
Bestia
Bestia Online è il gioco di carte italiane nato da una variante della Briscola, ma col tempo si è ritagliato il suo pubblico di veri intenditori. Ricco di strategie, "inviti", "dichiarazioni" ed eventuali "bestie" il gioco seguirà con le "prese". Quanto ci sai fare a Bestia? Non ti resta che scegliere la tipologia di tavolo a cui giocare e sfidare un avversario...!
Bestia Online
La Bestia, con un sistema di regole che deriva in gran parte dalla Briscola, è uno dei giochi di carte più conosciuti in Italia. Solitamente si gioca con un tradizionale mazzo da 40 carte italiane (come le napoletane o le piacentine) ma è possibile anche utilizzare un mazzo francese creando una specifica corrispondenza tra i semi. Come tutti i più popolari giochi di carte e giochi di carte classici la Bestia è presente anche in formato digitale nell’ampia offerta della piattaforma Eurobet. La Bestia online ovviamente riproduce in tutto e per tutto le dinamiche del gioco tradizionale, nato in Francia nel ‘700.
Come si gioca a Bestia: regole e fasi della partita
Il gioco della Bestia si divide essenzialmente in 4 fasi: distribuzione, dichiarazione, gioco della carta e spartizione del piatto. Per giocare alla Bestia viene utilizzato un mazzo regionale italiano da 40 carte. Il numero di partecipanti può essere compreso tra i 3 e i 10 giocatori. Il valore delle carte nella Bestia è lo stesso che si riscontra nella Briscola, dalla carta più alta alla più bassa: ciò vuol dire che la più importante è l’Asso, seguito nell’ordine dal Re, dal Cavallo, dal Fante (o donna) e quindi dal 7, dal 6, dal 5, dal 4 e dal 2.
Prima di capire nello specifico come si gioca a Bestia, bisogna tenere a mente l’ordine delle fasi di svolgimento di una partita: si inizia con la smazzata, ovvero la distribuzione delle carte (3 per ogni giocatore, consegnate in senso antiorario, dunque da destra verso sinistra); a turno, sono i partecipanti stessi ad occuparsi della smazzata. Il gioco procede poi con la dichiarazione (detta anche licitazione), in cui viene determinato il numero di giocatori intenzionati a prendere parte alla mano, per passare al gioco della carta (che inizia dal giocatore che ha bussato, situato alla destra del mazziere). Il gioco procede in senso antiorario (da sinistra a destra). La presa riguarda l'insieme delle carte giocate a turno dai giocatori.
Per ogni smazzata bisogna preparare un piatto il cui importo va stabilito prima di iniziare a giocare e che viene suddiviso in funzione delle 3 prese. Il versamento del piatto è un’operazione che compete al mazziere di turno, il quale deve predisporlo in modo tale che si possa dividere in 3 quote ai fini della spartizione finale.
Quando arriva il proprio turno di giocare la carta, è necessario rispondere al seme (detto anche palo); nel caso in cui si possieda una carta dello stesso seme della prima carta che è stata giocata, si è obbligati a giocare anche quella, proprio come avviene nel Tresette e nella Briscola. Se non si possiede una carta del palo è obbligatorio giocare Briscola quando la si possiede. Per prendere parte al gioco della carta, le regole della Bestia impongono di bussare e impegnarsi ad effettuare almeno una presa.
A coloro che non hanno fatto la propria dichiarazione bussando è consentito prendere parte al gioco della carta a patto che cambino tutte le carte in loro possesso, così facendo annunciano automaticamente il loro impegno ad effettuare minimo una presa.
Concluso il gioco della carta, il piatto deve sempre essere oggetto di divisione tra i giocatori in base alle loro prese (dunque 1/3 per presa). Nel momento in cui un giocatore viene meno all'impegno di effettuare almeno una presa, perde e si dice che "va in Bestia" (da qui il nome del gioco). Chi va in Bestia è obbligato a versare nel piatto il corrispettivo integrale del piatto precedente. Dovesse verificarsi una situazione in cui nessuno va in Bestia, si ripartirebbe con il giro obbligatorio.
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Bestia: le varianti del gioco
Alcune versioni alternative del gioco permettono di seguire regole leggermente differenti. Ad esempio, è possibile decidere se consentire o meno lo scarto delle carte. A inizio partita si può scegliere se distribuire 4 carte invece delle solite 3 e quante se ne possono cambiare dopo aver bussato. Se si prelevano 4 carte nuove è obbligatorio procedere con uno scarto prima di accedere alla fase del gioco della carta. Alcune varianti differiscono tra loro per la tipologia di smazzata. Quella con briscola dominante vuole che accanto alla briscola venga posizionata una seconda carta coperta, da scoprire solo dopo che tutti avranno bussato o cambiato le proprie carte. Se il valore di questa carta aggiuntiva è inferiore a quello della briscola principale la si copre e si prosegue a giocare, altrimenti prenderà il posto della briscola, che verrà a sua volta coperta. Se il valore delle 2 carte è il medesimo bisognerà prelevare una terza carta dal mazzo, che diventerà una nuova briscola. Con la modalità del “giro cieco”, il piatto viene composto unicamente dalle quote del mazziere e tutti i partecipanti possono accedere al gioco della carta. Con la modalità del “buio”, invece, il piatto rimane costituito dalle quote del mazziere, che però può incrementare la posta in palio imponendo ai giocatori di versare un’ulteriore quota pari a quella corrisposta da lui stesso. Nella modalità “cucù” si gioca senza conoscere il seme della briscola, in quella “a perdere” i giocatori non effettuano puntate e chi esegue delle prese mette la Bestia stabilita in precedenza dal mazziere. Infine, nel “giro della morte” i partecipanti al netto del mazziere puntano una quota iniziale e nel primo giro sono tutti tenuti a prendere parte al gioco della carta, scegliendo se bussare e cambiare le carte o in alternativa prendere un buco. Il gioco prosegue finché non si esaurisce la Bestia.
Bestia: breve storia e origini del gioco
Diversamente da quanto si potrebbe dire per altre attrazioni, le origini della Bestia non sono incerte. Le radici del gioco si devono infatti alla Francia settecentesca, stando a quanto si evince dal libro "Académie Universelle des Jeux - Paris 1739" all’interno del quale si ritrova una particolareggiata descrizione del gioco. In Italia, invece, le prime notizie sulla Bestia si possono rintracciare ne "Il giuoco pratico" di Raffaele Bisteghi, datato 1753. Si può affermare che la Bestia settecentesca fosse un gioco abbastanza diverso da quello odierno: dell’originale sono rimasti solo alcuni tratti caratteristici come il mazzo ridotto, il numero limitato di prese, l'obbligo di risposta e di taglio.