Scommesse Ciclismo

Il ciclismo è una delle discipline più amate e praticate dagli sportivi di tutto il mondo. A livello professionistico, lo sport della bicicletta viene controllato e amministrato dall'UCI (Unione Ciclistica Internazionale). Nell'ambito del ciclismo sportivo classico esistono tre specialità principali: il ciclismo su pista, il ciclismo su strada e il ciclocross. Più recente, invece, è la diffusione del ciclismo fuoristrada e del mountain biking, oltre alle competizioni di BMX, trial, e ciclismo indoor (suddivise in ciclismo artistico e cycle ball), senza dimenticare il paraciclismo. Sono queste le otto discipline ciclistiche ufficialmente riconosciute dall'UCI.

Quote ciclismo: i principali appuntamenti

Come tutti gli sport più popolari il ciclismo non può non catturare l’attenzione del mondo del betting. Il palinsesto delle quote scommesse sul ciclismo è ampio e include tutti i maggiori appuntamenti a livello nazionale e internazionale. Per quel che riguarda il ciclismo su strada, certamente la disciplina più seguita in assoluto, il circuito mondiale organizzato dall'Unione Ciclistica Internazionale prende il nome di UCI World Tour

Dal 1989 al 2004 le principali corse di un giorno del calendario internazionale formavano il programma della Coppa del Mondo, mentre nel 2005 la Coppa del mondo è stata sostituita dall'UCI ProTour, manifestazione comprendente tutte le principali corse del calendario, sia di un giorno che a tappe. Nel 2011 è poi nato l'UCI World Tour, che ha preso il posto di UCI ProTour e Calendario mondiale UCI.

Nel calendario dell’UCI World Tour per fascino e importanza spiccano le tre grandi corse a tappe, dette Grandi Giri, ovvero Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta a España, e le cinque Classiche monumento (Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi, Giro delle Fiandre e Giro di Lombardia). Le gare su cui gli scommettitori possono piazzare il proprio pronostico, ad ogni modo, sono ben più numerose: oltre ai Grandi Giri e alle Classiche monumento, il ciclismo professionistico vede disputarsi altri eventi di grande rilievo come ad esempio i Mondiali di ciclismo, che si tengono con cadenza annuale in una località sempre diversa. Il ciclismo è anche una delle discipline più seguite alle Olimpiadi estive che si svolgono ogni 4 anni. Altre gare ciclistiche di rilievo sono corse a tappe come il Giro di Romandia, la Tirreno-Adriatico, la Parigi-Nizza, il Giro del Delfinato e il Giro di Svizzera, il Giro di Polonia. Tra le corse di un giorno oltre alle classiche monumento vale la pena menzionare le Strade Bianche, la Gand-Wevelgem, l’Amstel Gold Race, la Classica di San Sebastián e la Freccia Vallone.

Naturalmente su Eurobet è disponibile un ampio palinsesto continuamente aggiornato di quote sul ciclismo per puntare su tutti i maggiori eventi nazionali e internazionali in calendario, dai Grandi Giri, alle corse a tappe più brevi, fino alle classiche che si svolgono in una singola giornata. Nella sezione dedicata alla disciplina nel corso dell’anno è possibile piazzare ad esempio scommesse sui Mondiali, scommesse sul Giro d’Italia, scommesse sul Tour de France o scommesse sulla Vuelta. Le quote per scommettere sul ciclismo riguardano insomma tutte le gare che ogni anno catalizzano l’attenzione di milioni di appassionati in tutto il mondo.

Scommesse ciclismo: le date della stagione 2024

L'UCI World Tour 2024 consisterà di 35 eventi (20 corse di un giorno e 15 corse a tappe) che si svolgeranno nel periodo compreso tra il 16 gennaio e il 20 ottobre. Il tour si aprirà con i due appuntamenti iniziali in Australia, ossia il Tour Down Under (16-21 gennaio) e il Cadel Evans Great Ocean Road Race (28 gennaio).

Come sempre anche nel 2024 è in primavera che avranno avranno luogo la maggior parte delle "Classiche monumento": la Milano-Sanremo è prevista sabato 16 marzo, il Giro delle Fiandre domenica 31 marzo, seguito dalla Parigi-Roubaix domenica 7 aprile e dalla Liegi-Bastogne-Liegi domenica 21 aprile, mentre il Giro di Lombardia si correrà sabato 12 ottobre.

L'estate come di consueto sarà il momento della stagione ciclistica in cui si disputeranno i tre Grandi Giri: il primo sarà il Giro d'Italia, in programma dal 4 al 26 maggio. A seguire ci sarà il Tour de France, tra il 29 giugno e il 21 luglio, mentre la Vuelta a España è in programma tra il 17 agosto all’8 settembre. Dal 21 al 29 di settembre verranno disputati Mondiali di Ciclismo 2024, che quest'anno si disputeranno a Zurigo, in Svizzera.

Altre corse a tappe interessanti, meno lunghe rispetto ai Grandi Giri, sono la Parigi-Nizza (3-10 marzo), la Tirreno-Adriatico (4-10 marzo), il Giro di Svizzera (9-16 giugno) e il Giro del Delfinato (2-9 giugno). Tra le corse di un giorno, oltre le già citate classiche "monumento" potrebbero catturare la vostra attenzione eventi come la Gent-Wevelgem (mercoledì 24 marzo), la celebre Freccia Vallone (mercoledì 17 aprile), l'Amstel Gold Race (domenica 14 aprile) e la Classica di San Sebastian (sabato 10 agosto). La stagione si concluderà con il Tour di Guangxi (15-20 ottobre).

Quote ciclismo: com'è andata la stagione 2023

Facciamo un passo indietro e ripercorriamo i principali appuntamenti della scorsa stagione e i rispettivi vincitori. Ad aggiudicarsi il Giro d'Italia 2023 è stato lo sloveno Primož Roglič, seguito dal britannico Geraint Thomas e dal portoghese João Almeida. Il Tour de France è stato vinto dal danese Jonas Vingegaard, con Tadej Pogačar secondo e Adam Yates terzo, mentre la Vuelta a España è andata allo statunitense Sepp Kuss (vincitore anche della Liegi-Bastogne-Liegi e della Classica di San Sebastian), seguito da Vingegaard e Roglič.

Lo sloveno Roglič ha vinto anche la Tirreno-Adriatico, la Volta a Catalunya e la Vuelta a Burgos e il Giro dell’Emilia. La bandiera slovena ha sventolato anche al Giro di Lombardia, al Giro delle Fiandre e alla Freccia Vallone, tutti vinti da Pogačar, mentre alla Milano-Sanremo ha trionfato l'olandese Mathieu van der Poel.

Storia del ciclismo

Le prime competizioni ciclistiche ebbero luogo nella seconda metà dell'Ottocento. La prima in assoluto fu organizzata a Parigi, nel 1868 dal Vélo Club Parisien. Il percorso era lungo circa un migliaio di metri e attraversava il Parco di Saint-Cloud. Ad aggiudicarsi la vittoria fu un ciclista inglese e questa impresa ebbe un’eco così grande che in seguito furono fondati moltissimi club che si cimentavano nelle varie gare di resistenza e di velocità.

A livello italiano, la prima competizione ciclistica fu una gara internazionale organizzata nel 1870 sul percorso Firenze-Pistoia lungo circa 35 km. In quell’occasione a trionfare fu un ciclista americano. Nel 1880 a Londra fu fondata la Bicycle Union mentre nel 1883 furono disputati i primi campionati mondiali per bicicli, a Leicester. Nel 1885 in Italia fu fondata l'Unione Velocipedistica Italiana, mentre il 1892 fu l’anno in cui nacque l'International Cyclist Association, organismo internazionale atto a disciplinare i rapporti tra le varie federazioni ciclistiche nazionali.

Fu agli inizi del 1900 che iniziarono a disputarsi alcune competizioni classiche che si corrono ancora oggi. Nel 1892 ebbe luogo la prima edizione della Liegi-Bastogne-Liegi (che per la sua antichità è detta la Doyenne, la decana delle corse), nel 1893 la Parigi-Bruxelles, nel 1896 la Parigi-Roubaix, nel 1905 il Giro di Lombardia, nel 1907 la Milano-Sanremo. Per quanto concerne le corse a tappe, nel 1903 nacque il Tour de France, nel 1908 il Giro del Belgio, nel 1909 il Giro d'Italia, nel 1911 la Volta a Catalunya.

Le gare si svolgevano allora su percorsi molto lunghi, anche oltre i 500 km, e potevano durare 24 ore e più. Nelle corse a tappe si correva ogni due-tre giorni, per dare ai corridori il tempo di riposare. All’epoca le strade su cui si correvano queste competizioni non erano asfaltate, perciò guasti e forature erano molto comuni e i corridori dovevano riparare le biciclette da soli. Le biciclette non erano dotate di cambio di velocità: salite e discese si affrontavano con lo stesso rapporto. Tra i protagonisti di quest'era eroica vi sono Giovanni Gerbi, Luigi Ganna (vincitore del primo Giro d'Italia) e il francese Lucien Petit-Breton.

Rispetto agli inizi, con il passare del tempo gli organizzatori delle corse iniziarono a ridurre le distanze che diventarono in media di 200–300 km, e le corse a tappe presero a essere disputate in giorni consecutivi. Negli Anni ‘20 si assisté alla nascita di uno dei primi dualismi tra i campioni dell’epoca con Costante Girardengo e Alfredo Binda: i due infiammarono la passione dei tifosi con i loro accesissimi duelli. Dal 1927 iniziarono a essere disputati i campionati del mondo di ciclismo e la prima edizione fu vinta proprio da Binda.

Il periodo aureo del ciclismo si può datare tra gli anni ’30 e ‘50, nonostante l'interruzione imposta dalla Seconda Guerra Mondiale. In questo periodo lo sport della bicicletta aveva nel calcio il suo rivale principale: entrambe le discipline, infatti, richiamavano grandissime folle. In quegli anni emersero alcuni dei più grandi protagonisti come Learco Guerra, Gino Bartali, Fausto Coppi, Louison Bobet, Hugo Koblet, Ferdi Kübler, Fiorenzo Magni, Rik Van Steenbergen, diventati celebri al pari delle montagne su cui erano soliti sfidarsi. Si pensi alle salite leggendarie delle Dolomiti, il Galibier, l'Izoard, lo Stelvio o l'Alpe d'Huez. Nel 1949 Coppi vinse per la prima volta Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno, impresa che molti giudicavano impossibile e che ne alimentò il mito. Gli anni ‘50 e ‘60 ebbero tra i protagonisti Jacques Anquetil, Federico Bahamontes, Charly Gaul, Gastone Nencini e Rik Van Looy mentre a cavallo tra i ‘60 e ‘70 s’impose il corridore belga Eddy Merckx, da molti considerato il più grande di tutti i tempi (non a caso soprannominato Il Cannibale per la sua fame insaziabile di vittorie, oltre 500 in carriera). I suoi antagonisti furono soprattutto Felice Gimondi, Luis Ocaña, José Manuel Fuente e Roger De Vlaeminck. Nei decenni successivi emersero corridori come Francesco Moser, Giuseppe Saronni, Bernard Hinault, Laurent Fignon, Greg LeMond, Gianni Bugno, Miguel Indurain, Marco Pantani.

Il ciclismo moderno, via via, ha evidenziato una tendenza sempre più marcata alla specializzazione: mentre i grandi campioni del passato vincevano tutti i tipi di corse, oggi i corridori si concentrano sempre più spesso solo sulle corse in linea, o solo su quelle a tappe, sugli arrivi in volata, o addirittura sulle sole gare a cronometro. Emblematico il caso di Lance Armstrong, che dal 1999 al 2005 ha vinto sette edizioni consecutive del Tour de France (successi poi revocati per doping) e per tutto questo periodo non ha praticamente disputato altre corse, se non per allenamento. Tra gli altri grandi specialisti si possono citare Marco Pantani, grande nelle corse a tappe e quasi assente in quelle di un giorno, e Mario Cipollini, plurivittorioso allo sprint.