Il Motomondiale 2024 volge verso la fine. A poche gare dal termine della stagione le quote per le scommesse sulla MotoGP sono utili per fornire un’indicazione chiara per scoprire quali tra i piloti e i team in gara abbiano le maggiori possibilità di successo sia nelle singole gare che nell’intero campionato
In particolare, osservando le quote vincente mondiale piloti di MotoGP si può vedere come il duello per il titolo riguardi ormai due piloti in particolare, ossia Jorge Martín, centauro della Ducati del team Pramac, quotato a 1.45, e Francesco Bagnaia, bicampione della team Ducati ufficiale, offerto a 2.75. Dopo i due piloti che erano indicati come ampiamente favoriti nei pronostici sulla MotoGP d'inizio stagione, vengono nell'ordine Enea Bastianini, anche lui in sella alla Ducati ufficiale, indicato a 26.00, Marc Márquez, su Ducati del team Gresini, dato a 51.00, e Pedro Acosta sulla KTM del team GasGas, il cui trionfo potrebbe valere 1001.00 volte la posta, mentre per gli altri piloti non ci sono più speranze.
Nel mondiale costruttori, invece, c’è stato il trionfo della Ducati che ha festeggiato il titolo a Misano nel GP dell’Emilia-Romagna, con 6 gare d’anticipo rispetto alla conclusione della stagione.
Anche nella stagione di MotoGP 2024 ci sono stati alcuni cambiamenti che hanno interessato sia i team che i piloti.
Per quanto riguarda le scuderie, l’unica novità è rappresentata dall’esclusione del team RNF decretata da Irta, Dorna e FIM per gravi inadempienze finanziarie: al posto del team malese, come partner clienti di Aprilia, è entrato Trackhouse Racing, team statunitense che possiede anche una squadra Nascar.
Per ciò che concerne i cambi di sella tra i piloti, Álex Rins si è trasferito dalla LCR Honda alla Monster Energy Yamaha al posto di Franco Morbidelli che, invece, si è accasato al team Prima Pramac Racing al posto di Johann Zarco. Il francese ha fatto il percorso inverso, passando al team LCR Honda per cui aveva già guidato come pilota sostitutivo nel 2019. Marc Márquez, dopo 11 stagioni impreziosite da 6 mondiali piloti, lascia la Honda ufficiale per raggiungere il fratello Alex nel team Gresini, prendendo il posto di Fabio Di Giannantonio. Il centauro romano si è trasferito al VR46 Racing Team al posto di Luca Marini, che a sua volta prende il posto di Márquez in Honda. Pedro Acosta passa dalla Moto2 alla MotoGP approdando al team Red Bull Gas Gas Tech3 al posto di Pol Espargaró che lascia la classe regina dopo 10 stagioni.
Anche il calendario del Motomondiale 2024 presenta alcune novità rispetto alla passata stagione. Inizialmente il programma prevedeva che le gare fossero 22 grazie all’aggiunta del GP del Kazakistan che era stato annullato nel 2023 e al ritorno del GP d’Aragona, tuttavia, il numero è stato ridotto a 21 dopo la cancellazione del GP d’Argentina, vista la grave situazione di crisi economica del Paese sudamericano e i tagli imposti dal neoeletto presidente Javier Milei. Successivamente è stato annullato anche il GP d’India, rimandato al 2025 e del suo sostituto GP del Kazakistan, definitivamente rimpiazzato dal Gran Premio dell'Emilia-Romagna
Queste le 21 tappe e le date della MotoGP 2024:
● 9 e 10 marzo - GP del Qatar - Losail
● 23 e 24 marzo - GP del Portogallo - Portimão
● 13 e 14 aprile - GP delle Americhe - Austin
● 27 e 26 aprile - GP di Spagna - Jerez de la Frontera
● 11 e 12 maggio - GP di Francia - Le Mans
● 25 e 26 maggio - GP di Catalogna - Montmeló
● 1 e 2 giugno - GP d’Italia - Mugello
● 15 e 16 giugno - GP del Kazakistan - Sokol
● 29 e 30 giugno - GP d’Olanda - Assen
● 6 e 7 luglio - GP di Germania - Sachsenring
● 3 e 4 agosto - GP di Gran Bretagna - Silverstone
● 17 e 18 agosto - GP d’Austria - Spielberg
● 31 agosto e 1° settembre - GP d’Aragona - Alcañiz
● 7 e 8 settembre - GP di San Marino - Misano
● 21 e 22 settembre - GP d’India - Buddh
● 28 e 29 settembre - GP d’Indonesia - Mandalika
● 5 e 6 ottobre - GP del Giappone - Motegi
● 19 e 20 ottobre - GP d’Australia - Phillip Island
● 26 e 27 ottobre - GP della Thailandia - Buriram
● 2 e 3 novembre - GP della Malesia - Sepang
● 16 e 17 novembre - GP della Comunità Valenciana - Valencia
Di seguito la griglia completa degli 11 team e i 22 piloti impegnati nel campionato mondiale di MotoGP 2024 iniziato il 10 marzo.
Quando è nata la MotoGP?
Ufficialmente, la MotoGP è stata istituita nel 2002. La precedente classe regina era la classe 500, che nel nome indicava il limite di cm³ consentiti per i propulsori della cilindrata. Con la MotoGP tale limite è stato di fatto raddoppiato, anche se nel tempo ha subito più di qualche variazione. La denominazione deriva semplicemente dall’unione del termine “moto” con la sigla “GP”, che sta per “Gran Premio”. Il primo vero campionato mondiale, in ogni caso, risale al 1948.
Quanti punti spettano ai classificati di una gara di MotoGP?
L’attuale sistema di punteggi del Motomondiale prevede che solo i primi 15 piloti che tagliano il traguardo abbiano diritto ai punti. Il vincitore di una corsa ne guadagna 25, il secondo classificato 20, il terzo 16 e il quarto 13. Al quinto in graduatoria spettano invece 11 punti, al sesto 10, al settimo 9, all’ottavo 8, al nono 7 e al decimo 6. Infine, 5 punti vanno a chi arriva undicesimo, 4 al dodicesimo, 3 al tredicesimo, 2 al dodicesimo e uno solo al quindicesimo.
Nella MotoGP esiste il giro veloce?
No. Sebbene molte regole siano simili a quelle adottate dalla Formula 1, nella MotoGP non viene calcolato il giro più veloce e di conseguenza non vengono assegnati punti aggiuntivi a quelli offerti dalla classifica finale. Il giro veloce fu preso in considerazione esclusivamente per la prima edizione del Motomondiale, datata 1949.
Anche le donne corrono nella MotoGP?
Sebbene il regolamento non lo vieti, nella storia del motociclismo professionistico sono state davvero pochissime le donne che sono riuscite ad arrivare ad alti livelli. L’unica che ha gareggiato in classe 500 è stata l’americana Gina Bovaird.
Che succede se due piloti pareggiano nella classifica generale?
In caso di parità nella classifica mondiale tra due piloti di MotoGP si prende in considerazione il maggior numero di Gran Premi vinti nell’arco del campionato. Sulla carta, comunque, è possibile vincere il titolo mondiale senza trionfare in nessuna corsa singola.
Com’è organizzato un Gran Premio di MotoGP?
Quando è in calendario un Gran Premio, piloti e rispettive scuderie si ritrovano impegnati per tutto il weekend. La gara si svolge di domenica, mentre dal 2023 è stata introdotta la Sprint Race, una gara breve di 100 km che si corre di sabato. Di solito, nei 2 giorni antecedenti la corsa vengono svolte prove libere e qualifiche.
Che tipi di moto si utilizzano nella MotoGP?
Le moto sulle quali salgono i piloti sono dei prototipi che non vengono messi in commercio per uso stradale, al contrario di quanto avviene nella Superbike. Le uniche eccezioni sono state rappresentate in passato dalla Ducati Desmosedici RR e dalla Honda RC213V-S, rispettivamente nel 2007 e nel 2015. Le moto presentano un peso inferiore ai 160 kg.
Cos’è il warm up in MotoGP?
Si tratta di un giro di prova che i piloti eseguono a mo’ di riscaldamento. Il giorno della gara, nella MotoGP vengono dedicati circa 20 minuti per provare le moto sulla pista e prendere la mano. Il numero di giri previsto varia a seconda della lunghezza del tracciato, ma in genere si percorre almeno un centinaio di km. In passato il warm up veniva eseguito anche in Moto2 e in Moto3.
Sono previste penalità nella MotoGP?
Sì. In caso di scorrettezze particolari e manovre estremamente pericolose, i piloti di MotoGP possono vedere modificata la propria posizione sulla griglia di partenza o ricevere decurtazioni di punti in classifica.
Nella MotoGP esistono i pit stop?
No. Di norma i piloti di MotoGP non si fermano mai durante la gara, tuttavia sono contemplate delle eccezioni a salvaguardia della sicurezza e della salute in caso di problemi meccanici importanti. In qualche specifica circostanza è previsto persino un cambio di pilota.
Perché i piloti di MotoGp sono interamente rivestiti in una tuta?
Proprio per tutelare la propria sicurezza e ridurre al minimo i danni in caso di incidenti, i piloti vestono delle tute particolari, realizzate in pelle di canguro. Si tratta infatti del materiale più resistente e confortevole al tempo stesso per chi corre su due ruote e deve dimenarsi tra sorpassi e virtuosismi di ogni tipo.
Quale pilota ha vinto più titoli mondiali nella MotoGP?
A comandare l’albo d’oro dell’attuale classe regina del motociclismo, la MotoGP, sono Valentino Rossi e Marc Marquez, entrambi con 7 successi a testa. In generale, invece, ad aver vinto più volte il campionato mondiale di motociclismo è stato l’italiano Giacomo Agostini con 15 trionfi tra le vecchie classi.
Qual è la nazione più vincente nella MotoGP?
L’Italia. Sono ben 12 le case motociclistiche italiane che hanno conquistato almeno una volta il titolo mondiale di MotoGP.