Tresette

Tresette

Il gioco Tresette è molto probabilmente il gioco di carte italiano più diffuso nei bar e sotto agli ombrelloni: gioca a 3 sette online, che, grazie alle varianti "a perdere" o "a vincere", accende vere sfide infuocate. 

Come giocare a Tresette online

Il Tresette (spesso detto anche Tressette) è uno fra i giochi di carte classici della tradizione italiana più diffusi e praticati insieme ad altri evergreen come la Scopa, lo Scopone o la Briscola. La presenza di questo gioco è trasversale in tutto il Paese, un fattore che ha contribuito - come già avvenuto per molti altri giochi di carte - che si sviluppassero diverse varianti, differenti tra loro da regione a regione. Anche se le regole del Tressette restano pressoché le stesse, vedremo in cosa si differenziano le sue diverse varianti.

Nelle righe che seguono scopriremo di più su questo popolarissimo gioco, apprendendo di più sulle sue origini e sulle sue dinamiche di gioco, un passaggio fondamentale se ci si vuole confrontare con il gioco del Tresette online disponibile su Eurobet, la versione digitale del vero Tresette, fedelmente riprodotta come molti altri giochi di carte online, e presente anche nella variante Tresette Premio Matto, una versione caratterizzata dalla casualità del montepremi della partita.

Tresette: storia e origini del gioco

Analogamente a tanti altri giochi di carte, non è del tutto semplice reperire informazioni certe circa la nascita del Tresette. Tra gli scenari che vengono presi in considerazione, quello più accreditato sembra essere quello che riconduce questo gioco ad origini spagnole nel corso del Seicento, tuttavia, sembra certo che per la sua diffusione sia stato fondamentale il ruolo della città di Napoli. Proprio nel capoluogo campano, infatti, dopo lo sbarco dei marinai spagnoli, il gioco sarebbe stato finalmente codificato con regole riviste, diffondendosi inizialmente nelle zone limitrofe, per poi propagarsi nel resto d'Italia. Tra le evoluzioni alternative del Tresette, si segnala anche il gioco della Bestia, molto popolare nel Settecento.

C'è poi una versione più pittoresca relativa alle origini del Tresette, quasi una leggenda, la quale vorrebbe che ad inventare questo gioco siano stati quattro muti che non potendo comunicare attraverso le parole, avrebbero scelto di sfruttare i gesti per comunicare agli altri dei particolari scenari nel corso delle partite. Gesti che sono stati tramandati grazie alla tradizione orale e sono utilizzati ancora oggi da chi gioca.

Tresette: le regole del gioco 

Per giocare a Tresette, le regole del gioco sono il primo obbligatorio step attraverso il quale bisogna passare. Non temete, però, perché capire come si gioca a Tresette non è per niente difficile. Come avrete avuto modo di capire, trattandosi di un gioco che esiste da diverse centinaia di anni, le regole del gioco col passare del tempo sono state più volte oggetto di revisione, fino alla versione attuale, considerata quella definitiva.

L'ideale per iniziare una partita di Tresette è che vi siano quattro giocatori, divisi in due coppie, tuttavia, si può giocare anche in 2 giocatori (esistono anche altre varianti, tra cui una di Tressette in tre che scopriremo dopo). Per giocare a Tresette occorre un mazzo di carte italiane da 40

Nel Tresette è importante la disposizione dei giocatori: i due membri della stessa coppia devono essere uno di fronte all’altro, quindi i giocatori devono disporsi a croce. A questo punto, a uno dei giocatori viene affidato il ruolo di mazziere (ma il ruolo cambia ad ogni mano). Al mazziere spetta il compito di distribuire cinque carte alla volta ad ogni giocatore, e procede in senso antiorario, fino a che ciascun giocatore abbia dieci carte in mano.

Per determinare chi sarà il primo a compiere una mossa bisogna controllare le carte che si hanno in mano: il primo turno spetta infatti a chi ha in mano il 4 di denari. Questo giocatore prende il nome di palo e dovrà aprire il gioco mettendo a terra una carta a sua scelta.

Dopo la mossa del primo giocatore, ciascun partecipante al gioco (sempre in senso antiorario) dovrà calare una carta che sia dello stesso seme della carta giocata dal primo. Le carte sul tavolo saranno prese dal giocatore che avrà posato la carta dal valore maggiore, ovviamente del seme scelto dal palo.

Diamo ora uno sguardo al valore delle carte, un aspetto di fondamentale importanza. Nel Tresette, infatti, le carte sono così organizzate, dal valore più elevato al più basso:


·        Tre

·        Due

·        Asso

·        Re

·        Donna

·        Fante

·        Sette

·        Sei

·        Cinque

·        Quattro

 

Il gioco procede in questo modo, carta dopo carta, fino a che i giocatori non avranno terminato le 10 carte a loro disposizione.

Naturalmente è impossibile che i giocatori abbiano sempre carte dello stesso seme di quello scelto dal palo, ciò vuol dire che si troveranno a dover calare carte di un altro seme, perdendo così l’opportunità di raccogliere. In questo caso, è preferibile giocare carte di seme diverso ma dal valore più basso possibile, perché queste avrebbero comunque dato minime probabilità di raccogliere pure se fossero state dello stesso seme.

Tresette: come si contano i punti

Dopo aver visto come si svolge il gioco, occupiamoci ora di come si calcolano punti nel Tresette. Quando le carte del mazzo terminano, si arriva al momento della conta dei punti. Per effettuare il conteggio dei punti nel Tresette, bisogna conoscere il valore delle carte:

 

·        Asso = 1 punto

·        Due e Tre e Figure = 1/3 di punto

·        Altre carte o scartine = 0 punti

 

Per ottenere punteggio a Tresette che ci faccia vincere bisogna raggiungere la soglia stabilita all’inizio della partita, solitamente indicata a 11, a 21 o a 31 punti. I punti massimi in gioco in una singola smazzata di Tresette sono 11. Nel caso di punteggio pieno si verifica il cosiddetto 'cappotto' e la squadra che lo realizza vince direttamente la partita.

Varianti del Tresette

Come abbiamo già sostenuto in precedenza parlando del Tresette, di questo gioco esistono numerose varianti. Tra le più note c'è quella del Tresette a non prendere, in cui lo scopo non è raccogliere più carte possibili, ma l'esatto opposto, infatti vince chi totalizza meno punti.

Tressette in due

Una delle ricerche più ricorrenti riguardo al gioco del Tresette sono le regole del Tresette in due. Come detto in precedenza, idealmente il Tressette è un gioco da praticare in 4 giocatori ma si può giocare anche in 2. Quando si gioca uno contro uno, il Tressette è comunemente conosciuto come "Spizzichino" (o anche Pizzichino). Il regolamento è uguale a quello del classico Tresette, a variare è lo svolgimento di ogni mano: con 10 carte distribuite per ciascuno dei due partecipanti, nel mazzo restano 20 carte.

Tressette in tre

C'è anche una variante del Tressette in tre giocatori, detta "Tocca" (o Terziglio). Questa variante del Tressette si gioca togliendo un 4 dal mazzo di 40 carte, distribuendo 13 carte a ciascuno dei tre giocatori. Chi nella prima partita è in possesso dell'asso di denari (chiamato Tocca), proseguirà la partita da solo contro gli altri due, che invece giocano in coppia. Vince chi raggiunge per primo i 31 punti.

Faq Tresette

Che carte si usano per il Tressette?

Per giocare a Tresette si utilizza un mazzo di carte italiane da 40.

In quanti bisogna essere per giocare a Tressette?

L'ideale per giocare a Tressette è essere in quattro, così da poter formare due coppie, tuttavia, si può giocare anche in due, uno contro uno.

Quali sono le origini del gioco del Tresette?

Il Tressette è un gioco di probabile origine spagnola, che ha riscosso però successo soprattutto in Italia e viene praticato altresì in Croazia e in Slovenia. Il gioco fu ampiamente descritto per la prima volta in un poema latino datato 1726, ad opera di Gaetano Biondelli. L'origine del nome non è del tutto certa, ma sembra che in passato i 7 del mazzo fornissero un minimo di punti e che quindi “Tresette” indicasse che le carte più importanti del gioco andassero dal 3 al 7. Per scongiurare il più possibile l’ipotesi di pareggi al termine delle partite, i 7 sarebbero stati poi depauperati della loro valenza.

Come viene stabilito chi è il mazziere nel Tresette?

Il mazziere, ossia il giocatore incaricato di distribuire le carte, viene deciso ancora prima di avviare la partita. A ricoprire tale ruolo sarà chi si ritroverà in mano il 4 di denari. Al termine di ogni round, la carica passerà al giocatore seduto alla destra del mazziere precedente.

In che senso procede il giro nel Tresette?

Distribuzione delle carte e giro vanno svolti in senso antiorario.

Si può parlare col proprio compagno nel Tressette?

No, in questo gioco è vietato parlare, ci si possono solo scambiare gesti.

Che significa “mandare una partita a monte” nel Tresette?

Quando una partita viene “mandata a monte” significa che bisogna procedere con una ridistribuzione delle carte per quella manche, che va quindi annullata e ripetuta. A seconda delle regole scelte, tale scenario si verifica quando ad esempio un giocatore non consegue nemmeno un punto con le carte possedute in quel frangente della partita.

Quali sono i termini tipici del gioco del Tresette?

Come in molti altri giochi di carte, anche nel Tresette è possibile imbattersi in qualche vocabolo tecnico che assume significati particolari nel corso di una partita. La “smazzata” non è altro che un round o una manche, che parte dalla distribuzione delle carte per terminare con il calcolo dei punti. Gli “onori”, invece, sono l'Asso, il 2 ed il 3 di ogni seme, vale a dire le carte che possiedono maggiori capacità di presa.

Cosa sono le “dichiarazioni” nel Tresette?

Dalla seconda mano in avanti è possibile fare delle "dichiarazioni", utilizzando delle specifiche espressioni. Dicendo "Busso" si chiede al proprio compagno di squadra di calare la carta con la quale potrebbe effettuare la miglior presa. Con "Volo" si comunica che si sta giocando l’ultima carta di quelle a propria disposizione riferite a un determinato seme, mentre con "Striscio” o “Liscio” si indica di possedere anche altre carte di quel seme, che non sono però l’Asso, il 2 o il 3.

Cos’è il gioco muto nel Tresette?

Il gioco muto prevede che non si dichiarino le uscite. I giocatori che compongono una coppia devono essere particolarmente affini per riuscire a capirsi senza comunicare, facendo l’uno intendere all’altro quali carte possiede a seconda di come risponde agli avversari. Il gioco muto viene adottato dagli esperti specialmente nelle situazioni di incertezza, quando non si ha idea delle carte del compagno.

Cos’è l’accuso nel Tresette?

I giocatori possono comunicare alcune delle carte hanno in mano solo se possiedono una combinazione utile per ottenere punti, formulando così l'accuso (o accusa), che va dichiarato entro le prime 3 mani del round. Esistono vari tipi di accuso: il “Bongioco” si compone di un tris di Assi, di 2 o di 3 e attribuisce 3 punti, il “Superbongioco” è composto da 4 Assi, 2 o 3 e vale 4 punti, mentre la “Napoli” è formato da Asso, 2 e 3 del medesimo seme e vale 3 punti. Gli accusi possono essere anche multipli.

Cosa succede se si pareggia nel Tresette?

Se una partita termina in parità bisognerà procedere ad oltranza finché non prevarrà una coppia che avrà totalizzato più punti dell’altra.

Esistono delle versioni alternative del Tresette?

Sì. Lo “spizzichino”, ad esempio, prevede partite uno contro uno, nelle quali si distribuiscono 10 carte ad ogni giocatore. La variante “con chiamata fuori” vuole invece che la partita si concluda non appena una delle coppie raggiunge il punteggio stabilito, anche se il round è ancora in corso, in modo da evitare rimonte o di superare eccessivamente l’ammontare di punti richiesti. Nelle varie regioni d’Italia è comunque possibile assistere a partite che si basano su regole diverse. Di fatto non esiste un regolamento standard per il Tresette e in molti si limitano ad osservare le norme imposte negli ambienti locali.