Scopa

Scopa

Scopa è la proposta di Eurobet del popolare gioco di carte italiano. Gioca a scopa online e divertiti collezionando Settebello, Primiera, Denari e Carte. Poche semplici regole e tanto divertimento!
Prenditi tutte le carte in tavola e grida Scopa!

Scopa Online

La Scopa è indubbiamente uno dei giochi di carte classici della tradizione italiana, un’attrazione diffusa e praticata in tutto il Paese, proprio come lo Scopone, la Briscola, il Tresette e il Sette e Mezzo. Una delle ragioni che hanno reso la Scopa un gioco così popolare risiede nella semplicità delle sue regole, che consentono anche a chi non è abituato a maneggiare le carte a di trovare scoprire un simpatico passatempo. Per giocare a Scopa si utilizza un mazzo da 40 carte napoletane. Con l'avvento delle piattaforme di gioco online, al giorno d’oggi la maggior parte dei giochi di carte è stata riproposta in versione digitale e naturalmente non poteva fare eccezione la Scopa, trasposta nel gioco della Scopa online per permettere agli appassionati di giocare comodamente anche a distanza.

Su Eurobet oltre a tanti altri giochi di carte online è possibile giocare a Scopa online da desktop e device mobili come tablet e smartphone. Su questa piattaforma, inoltre, si possono trovare due versioni della Scopa online, quella classica e la Scopa Premio Matto, ovvero la variante in cui il montepremi si conosce solo dopo essersi iscritti alla partita.

Scopa: come si gioca

Le regole della Scopa online sono esattamente identiche a quelle della tradizionale Scopa. Si può giocare da un minimo di 2 a un massimo di 6 persone, ciò vuol dire che si può partecipare individualmente o a squadre. Quando inizia la partita, a ciascun giocatore vengono distribuite tre carte, mentre quattro vengono lasciate a terra scoperte. Una volta completate queste operazioni ha inizio la mano e ciascun partecipante ha a disposizione tre opzioni:

1)     Prendere le carte la cui somma equivale al numero presente sulla carta che il giocatore intende buttare;

2)     Prendere una carta di numero uguale a quella che il giocatore sta buttando a terra ma di seme diverso;

3)     Scartare una carta se non si ha la possibilità di raccogliere nulla da terra.

L’obiettivo dei giocatori in ogni mano è cercare di fare scopa, provando a raccogliere quante più carte possibili tra quelle presenti sul tavolo. Se non c'è la possibilità di fare scopa, tuttavia, i giocatori devono cercare di raccogliere ugualmente il maggior numero di carte a disposizione, così da avvantaggiarsi al momento della conta dei punti. Esaurite le carte da distribuire, la partita è conclusa e nel caso per terra siano rimaste altre carte, queste vanno di diritto all’ultimo giocatore che ha raccolto. Si passa dunque al calcolo del punteggio.

Giocare a Scopa: il calcolo dei punti

Come si calcola il punteggio nella Scopa? Oltre alle scope che valgono un punto ciascuna, nella Scopa ci sono alcune carte che valgono più di altre e che sono molto ambite per aumentare i propri punti: il riferimento è a tutte le carte del seme di denari, ai Sette e soprattutto al Settebello, vale a dire al Sette di denari.

Punteggio nella Scopa

Il regolamento della Scopa prevede che si continuino a disputare mani fino a quando il singolo giocatore o la squadra non arrivano a un punteggio stabilito: solitamente a 11 o a 21, ma in alcuni casi anche a 16. Chi raggiunge per primo quel punteggio vince la partita.

Tipologia di punto

Valore

Scopa

1 punto

Carte (o Lunga)

1 punto

Settebello

1 punto

Denari

1 punto

Primiera

1 punto

Glossario dei termini nella Scopa

Come ogni gioco di carte che si rispetti anche la Scopa gode di una suo specifico lessico, con diversi termini noti ai giocatori abituali. Questo il glossario:

●      Scopa: quando tutte le carte vengono prese da terra da un giocatore;

●      Carte o Lunga: punto che va a chi possiede il maggior numero di carte prese da terra;

●      Settebello: così viene chiamato il Sette di denari;

●      Denari: punto che va a chi possiede il maggior numero di carte del seme di denari;

●      Primiera: punto che viene realizzato dal giocatore che ha i Sette di tutti i semi.

Come si vince nella Scopa

Come anticipato, per vincere a Scopa bisogna raggiungere una determinata soglia di punti prima dell’avversario e potrebbero essere necessarie più mani per giungere alla fine di una partita. Naturalmente i punti maturati ogni volta sono da sommare a quelli delle mani precedenti. Il totale dei punti che decretano la vittoria è variabile e a discrezione dei giocatori; in linea generale, comunque, sono sufficienti 11 punti quando si gioca in due e 16 se si è in tre, mentre i 21 punti sarebbero previsti quando si opera in squadra.

Nella Scopa non esiste il pareggio, pertanto bisognerà continuare a giocare finché uno dei giocatori o delle squadre non prevarrà con almeno un punto di vantaggio. Anche se sono soltanto due giocatori su tre a pareggiare tra di loro con un miglior punteggio del terzo si dovrà procedere con almeno un’altra mano. Il totale dei punti conseguibili ad ogni mano è indubbiamente variabile, ma in qualche rara circostanza è possibile chiudere una partita dopo pochi minuti se si ha la fortuna di piazzare numerose scope. Ad ogni buon conto, realizzare delle scope non è assolutamente obbligatorio per perseguire la vittoria.

Scopa online: le strategie per vincere

Nella Scopa, come in ogni gioco di carte, la componente della fortuna gioca un ruolo importante per quanto riguarda la possibilità di vincere la partita. Ad ogni modo, anche per questo gioco esistono strategie utili a massimizzare le possibilità di vittoria. Un particolare da ricordare è che bisogna impedire che gli avversari facciano scopa. Come riuscirci? Una soluzione è fare in modo che sul tavolo rimangano carte la cui somma di punti sia superiore a 10, motivo per cui è bene scartare sempre carte di valore alto, se non si ha la possibilità di prendere nulla. Ci vuole poi una discreta attenzione ad alcune carte che vanno prese a tutti i costi impedendo che a farlo siano gli avversari. Parliamo ovviamente del Sette di denari (il Settebello) ma anche degli altri Sette e delle carte del seme denari: più se ne possiedono, più alla fine il punteggio sarà alto.

In sostanza, i giocatori non devono fare attenzione solo al proprio punteggio, ma anche ai presupposti che potrebbero favorire l'aumento dello score degli altri. Precludere ogni situazione che possa concedere il conseguimento di una scopa all’avversario è la base, quindi si tende a lasciare sul tavolo qualche carta di valore elevato per evitare che un eventuale Dieci possa fare man bassa. In varianti come lo Scopone, però, non viene disposta alcuna carta sul tavolo e il rischio di concedere una scopa è più concreto; tuttavia, se si possiedono 4 carte dello stesso valore è sicuro che tirandone una all’inizio sarà impossibile essere colti in contropiede. Naturalmente, è bene provare a ricordare quali carte siano già state giocate per intuire l’entità di quelle rimaste agli altri giocatori, così da poter tirare liberamente carte di scarso valore, senza correre il rischio di regalare una scopa.

Nel gioco a coppie si tende a comunicare tramite gesti o espressioni facciali con i propri compagni per ottenere un determinato risultato: ad esempio, se sul tavolo è presente un Tre, uno dei giocatori può liberarsi di un Quattro per favorire la successiva raccolta di un Sette al compagno.

Gioco della Scopa: storia e curiosità

Secondo alcune testimonianze le prime notizie sul gioco della Scopa in Italia risalgono al XVIII secolo, sebbene attorno alle sue origini aleggi una coltre di mistero difficile da diradare. La versione praticata attualmente è derivata da quella napoletana, ma esiste una buona convinzione relativamente al fatto che il gioco da cui deriva la Scopa provenga dalla Spagna. Molte sono infatti le similitudini (a partire dal nome) con le regole dell'Escoba, o con Primiera e Scarabución, tre giochi di carte spagnoli molto antichi, diffusi anche in Italia (in particolare nel Sud) grazie ai marinai. I continui viaggi navali dei commercianti potevano durare anche giornate intere, di conseguenza chi si trovava a bordo era solito divertirsi e trascorrere il tempo con i giochi di carte come la Scopa. Una conseguenza di tale fenomeno si è tradotta nella nascita di più versioni alternative della Scopa, in quanto le diverse popolazioni che venivano a contatto con i marinai e hanno scoperto il gioco hanno poi deciso di rimaneggiarne alcune regole, poi diffusesi su larga scala.

Anche a livello regionale la Scopa ha dato origine a innumerevoli varianti che, pur mantenendo quasi del tutto l'impianto di gioco principale, aggiungono altre regole per rendere più frizzante il gioco: tra questi vanno segnalati Rubamazzo, Asso Pigliatutto, Maresciallo e lo Scopone.

FAQ: domande e risposte sulla Scopa

Qui domande e risposte sul gioco della Scopa, dal regolamento al glossario.

Con quali tipi di carte si gioca a Scopa?

Per giocare a Scopa si deve utilizzare un mazzo di 40 carte italiane, siano esse napoletane, piacentine o bergamasche. Eventualmente, è possibile giocare anche con le carte francesi, escludendo dal mazzo gli Otto, i Nove e i Dieci.

Chi ha inventato la Scopa?

L’origine della Scopa è ancora oggi incerta. Per quanto la paternità del gioco venga attribuita all’Italia, si suppone che la Scopa sia di fatti ispirata ad altri giochi di matrice spagnola. Molto probabilmente il gioco sarà stato inventato per dilettare la mente di qualche sovranità iberica, ma l’unico dato sicuro è che non si possiedono testimonianze dell’esistenza della Scopa antecedenti al XVIII secolo.

In quante persone si può giocare a Scopa?

Per giocare a Scopa bisogna essere almeno in due, ma si può giocare a Scopa anche in tre. Giocare a Scopa in quattro, inoltre, è possibile se si gioca in coppie (nella variante a squadre si può arrivare fino a un massimo di tre coppie di giocatori).

Quante carte si danno a Scopa?

Quando si gioca a Scopa il mazziere distribuisce 3 carte ad ogni giocatore e ne dispone altre 4 scoperte al centro del tavolo.

Come si sceglie il mazziere a Scopa?

Nel gioco della Scopa il mazziere viene scelto in maniera totalmente casuale all’inizio della partita. Di norma, prima di iniziare a giocare si fa estrarre ad ogni partecipante una carta e colui che si ritroverà con quella dal valore più elevato ricoprirà il ruolo il mazziere, che avrà il compito di distribuire e rimescolare di volta in volta le carte.

Come si distribuiscono le carte a Scopa?

Nella Scopa le carte vengono consegnate partendo dal giocatore alla destra del mazziere, procedendo dunque in senso antiorario. Ad ogni giro i giocatori ricevono una singola carta, fino ad arrivare a un totale di 3.

Che cos'è la “Napola” a Scopa?

Nel calcolo dei "punteggi a Scopa" si tiene conto anche della "Napola". Ma che cos'è la Napola e quanto vale la Napola? Essa si verifica quando un giocatore (o una coppia) è in possesso di Asso, Due e Tre di Denari. La Napola vale almeno 3 punti, ma può arrivare a 4 se un giocatore ha anche il Quattro, 5 se c'è anche il Cinque e così via.

Cosa si intende per “Lunga” nel gioco di carte Scopa?

Il calcolo dei "punti nella Scopa tradizionale" prevede che si tenga conto anche della "Lunga", vale a dire quel punto extra che viene attribuito al giocatore (o alla coppia) che a fine partita hanno più carte rispetto agli avversari.

Come si calcola la Primiera a Scopa?

Le regole della Scopa prevedono che al momento di contare i punti si valuti la presenza di carte utili per la composizione della Primiera (detta anche Primavera). Ma cos'è e come influisce nel "punteggio della Scopa la Primiera"? Chi forma la Primiera guadagna un punto extra al momento del conteggio. La Primiera viene ottenuta estraendo una carta (quella dal valore più alto) per ogni seme dalle carte prese.

Il valore delle carte a Scopa si attribuisce in questo modo: Sette = 21 punti; Sei = 18 punti; Asso = 16 punti; Cinque, Quattro, Tre e Due = 15, 14, 13 e 12 punti; Figure (Re, Cavallo e Fante) = 10 punti.

Cos'è la “Settanta” e quanti punti vale a Scopa?

A seconda delle regole adottate, la "Settanta" può rappresentare un’ulteriore soluzione per ottenere un punto a Scopa grazie alle carte possedute a fine partita. Nello specifico le regole della Scopa stabiliscono che la “Settanta” si realizza quando si possiedono tutti e quattro i Sette (per ogni seme). 

Quanto vale il Settebello nella Scopa?

Con "Settebello" nella Scopa si indica il Sette di Denari. Noto anche come “Piricchio”, se presente nel mazzo di carte raccolto alla fine di una partita vale 1 punto da sommare al conteggio finale.

Cos’è il “Re bello” nella Scopa?

Con "Re bello" nella Scopa si intende il Re di Denari, che in alcune varianti del gioco assegna 1 punto, sostituendo però la Primiera.

Cos’è il “Rosmarino” nella Scopa?

Con "Rosmarino" nella Scopa si indica la donna di spade, che attribuisce 1 punto.

Che succede se si pareggia nella Scopa?

Nel caso in cui i due giocatori o le due coppie dovessero totalizzare lo stesso numero di punti una volta raggiunta la soglia stabilita per la vittoria, si dovrà andare ad oltranza giocando altre mani, finché un partecipante o una squadra non avrà ottenuto un punteggio migliore.