Valencia e Atalanta si affronteranno allo stadio Mestalla di Valencia il prossimo 10 marzo 2020 alle 21:00. La sfida di Champions League, in ottica scommesse, è considerata abbastanza equilibrata a giudicare dalle quote Valencia-Atalanta stilate da Eurobet.it. I quotisti ritengono favoriti i padroni di casa, che sono costretti a vincere per cercare di rimontare il pesante passivo della gara d’andata: l’1 è quotato a 2,45. Il 2 dell’Atalanta, invece, paga a 2.75. Tra le quote Valencia-Atalanta, l'eventuale pareggio è quotato a 3,65. Gli addetti ai lavori sono abbastanza sicuri del fatto che in relazione alle scommesse Valencia-Atalanta, il match possa essere da goal-goal, come dimostra la quota di 1,40 per questo scenario. Più bassa rispetto all'under, anche la quota dell'over 2,5, offerto a 1,45.
I precedenti totali tra Valencia e Atalanta sono ben pochi. Escludendo la gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League disputata lo scorso 19 febbraio a San Siro, le due squadre non si sono mai incontrate in match ufficiali. L’unico precedente che si può prendere in considerazione è quello di un’amichevole estiva dell’agosto del 2017. All’epoca l’Atalanta stava già volando sulle ali dell’entusiasmo e ambiva a raggiungere le zone europee della classifica del campionato italiano. Il test terminò con il risultato di 1-2 a favore dei bergamaschi. Nel primo tempo fu Toloi a sbloccare il risultato al minuto 12, ma Vezo riacciuffò il risultato appena 7 minuti più tardi. Una rete di Palomino al 64’ consegnò la vittoria alla Dea. Insomma, i precedenti sono tutti a favore dell’Atalanta. Anche perdendo il prossimo match con due goal di scarto, i nerazzurri si assicurerebbero il passaggio del turno e la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Si tratterebbe di un risultato storico, ma il bello è che la sensazione è che questa squadra non possa davvero porsi limiti e sia pronta a scrivere una favola di grande calcio che potrebbe rimanere impressa negli annali.
La scorsa stagione è stata più che buona per il Valencia, con il club che ha raggiunto il quarto posto in classifica, accedendo così alla Champions League. In Europa League, invece, gli spagnoli si sono fermati in semifinale, vincendo però la Coppa del Re sotto la guida del mister Marcelino, poi esonerato a settembre 2019 e sostituito da Albert Celades. Attualmente, invece, il campionato parla di un settimo posto con 41 punti, in Coppa del Re l’eliminazione è giunta ai quarti di finale e in Champions la favola rischia di finire bruscamente dopo il 4-1 subito per mano dell’Atalanta nell’andata degli ottavi.
La storia recente dell’Valencia ha visto una lenta risalita verso i palcoscenici europei dopo un calo coinciso con le dimissioni del presidente esecutivo Amadeo Salvo avvenute all’alba della stagione 2015/2016. Il Valencia, chiamato al salto di qualità, non rispettò le aspettative ed Espírito Santo venne esonerato nel corso della stagione per far spazio a Gary Neville. La squadra si ritrovò addirittura a lottare per non retrocedere. In Coppa del Re arrivò in semifinale, dove subì una goleada contro il Barcellona. L’annata si chiuse con un dodicesimo posto e il club avviò cessioni importanti come quelle di André Gomes, Mustafi e Paco Alcácer. Dovendo coprire un ampliamento di capitale di 100 milioni di Euro, Lim preferì non investire e la squadra si trovò subito in difficoltà. Arrivò dunque l’ex ct azzurro Cesare Prandelli, ma il cambio di allenatore servì a poco e il 30 dicembre 2016, dopo 8 partite con una sola vittoria, il mister si dimise chiedendo la rescissione del contratto per via di screzi sul mercato. Un vero colpo di scena: Prandelli si era lamentato per lo scarso impegno di alcuni giocatori in una conferenza stampa che è rimasta memorabile negli anni, nella quale invitava chi non amava la maglia ad andare via. Non si può non dire che l’allenatore italiano ebbe la sfortuna di capitare in uno dei peggiori momenti storici del club. Gli subentrò quindi Voro, con la squadra al diciassettesimo posto, in piena zona retrocessione. I risultati con il nuovo tecnico migliorarono, poi nella stagione 2017/2018 il Valencia trovò Marcelino e arrivò quarto in campionato, a soli tre punti dal Real Madrid che da lì a breve avrebbe vinto la terza Champions League consecutiva al seguito di Zinedine Zidane. La più grande gioia recente per il Valencia risiede nella Coppa del Re vinta nel 2019 battendo in finale il Barcellona per 2-1 allo Stadio Benito Villamarín di Siviglia. Oggi la squadra spagnola è allenata da Albert Celades.
Il Valencia ha vinto il proprio girone nell’edizione attuale della Champions League davanti a Chelsea, Ajax e Lilla. Prima la vittoria per 0-1 in casa degli inglesi, poi la sconfitta in Spagna contro l’Ajax, dunque il pari e la vittoria con il Lilla che hanno preceduto il pari col Chelsea e l’ultima vittoria sull’Ajax: questo il ruolino di marcia europeo. Il mercato di gennaio conclusosi prima degli ottavi di finale ha portato in Spagna, tra i tanti, un nome illustre del campionato italiano come Alessandro Florenzi, che era diventato capitano della Roma dopo l’addio di Daniele De Rossi. Il terzino, però, ha dovuto saltare il match d’andata contro l’Atalanta a causa della varicella.
La Atalanta ha condotto l’anno scorso un campionato al di sopra delle aspettative, che ha fruttato addirittura un terzo posto e la conseguente storica qualificazione in Champions League. Per gli orobici, il cammino in Europa non è stato soddisfacente nella fase iniziale, contemplando solo sconfitte nelle gare d’andata del girone. L’esperienza dei bergamaschi, però, ha insegnato a molte squadre della Serie A, anche più blasonate, che alla fine è sempre il campo a determinare il vero valore di un club. Così, i nerazzurri si sono rimboccati le maniche e sono riusciti a conseguire un miracoloso passaggio del turno agli ottavi di finale. Il sorteggio ha messo la Dea a confronto col Valencia e nella gara di andata a San Siro i padroni di casa hanno schiantato gli spagnoli per 4-1. Sulla falsa riga del Leicester del 2017, l’Atalanta può andare ai quarti nella sua prima partecipazione all’Europa che più conta. Un risultato incredibile se si pensa che altre formazioni molto quotate come il Napoli non sono mai riuscite a raggiungere questo obiettivo, nemmeno negli anni d’oro. I nerazzurri si stanno godendo il giusto premio alla loro continuità: dopo la finale di Coppa Italia persa con la Lazio, ecco una consolazione bella e buona per i tifosi bergamaschi. Come se non bastasse, Duvan Zapata è tornato disponibile già da diverse settimane e i suoi goal si stanno già rivelando determinanti in campionato.
La fine degli anni novanta e gli anni duemila hanno visto un'alternanza di categoria tra Serie A e Serie B con tre promozioni e quattro retrocessioni. Dal 2011 il club è stabilmente nella massima serie e nel 2016-2017 ha conquistato l’accesso ai preliminari di Europa League. Oggi l’Atalanta è riconosciuta come una delle realtà più interessanti almeno a livello nazionale, tanto che all’inizio di questa stagione in tanti accarezzavano il sogno dello scudetto. Sotto la guida di Gian Piero Gasperini, tra l’altro, molti giocatori hanno fatto un bel salto di qualità. Gianluca Mancini, protagonista nella passata annata, si è trasferito alla Roma ed è entrato nel giro della Nazionale italiana, mentre il portiere Gollini ha di fatto soffiato il posto a Berisha ed è il principale candidato per la maglia di terzo portiere ai prossimi Europei. Masiello e Ilicic si sono confermati a buoni livelli, ma l’ultima sessione di mercato estiva ha portato a Bergamo un nuovo gioiellino che risponde al nome di Luis Muriel. Dopo un avvio scoppiettante, l’attaccante è tornato in panchina per far spazio a Duvan Zapata, ma quando impiegato è spesso letale. A gennaio, invece, Mattia Caldara si è trasferito nuovamente a Bergamo dopo due anni al Milan.
Nonostante le tante proposte allettanti pervenutegli anche dalle più grandi società italiane, Gasperini è rimasto sulla panchina dell’Atalanta Bergamasca Calcio e sta continuando tranquillamente col suo progetto. Il rendimento della Dea è rimasto notevole nonostante la rosa sia stata un po’ rimaneggiata tra le varie sessioni di mercato. Il campionato sta confermando che l’Atalanta è una delle migliori formazioni di Italia e detiene il miglior attacco. Insomma, se si vuole provare a indicare una formazione che possa fungere da outsider e spaventare le superpotenze della Serie A nel decennio appena cominciato, questa non può che essere l’Atalanta.
Finora gli orobici hanno raccolto 48 punti arrivando al quarto posto nella classifica di Serie A, frutto di 70 goal realizzati e 34 incassati, ma c’è ancora da recuperare la partita col Sassuolo rinviata per l’emergenza Coronavirus. In Champions League, invece, l’Atalanta aveva perso per 4-0 la prima partita del girone in casa della Dinamo Zagabria, venendo sconfitta poi tra le mura amiche dallo Shakhtar e a Manchester dal City. Dopo il pareggio con gli inglesi a San Siro, i bergamaschi hanno vinto per 2-0 contro la Dinamo Zagabria e infine per 0-3 in casa dello Shakhtar.