Un’altra entusiasmante stagione di NBA è alle porte, con l’inizio della regular season previsto per il 23 ottobre. Lo scorso anno a vincere il torneo di basket più seguito al mondo sono stati i Boston Celtics: per la squadra proveniente dalla Eastern Conference è stato il diciottesimo trionfo, che l’ha resa la franchigia più titolata dell’NBA, staccando di un anello i Los Angeles Lakers. Decisivo il successo in finale sui Dallas Mavericks della Western Conference per 4-1. Come di consueto, anche quest’anno su Eurobet sono disponibili le quote aggiornate alla nuova stagione per piazzare scommesse sull’NBA in ogni fase del torneo, che si articola in stagione regolare, playoff e finali.
Gli appassionati che lo vorranno, avranno la possibilità di pronosticare l’esito delle gare e giocare la loro schedina NBA potendo scegliere tra le molteplici di opzioni di giocata che svariano da quelle sui singoli match alle quote NBA antepost sui vincitori di Division, di Conference e dell’intera manifestazione. A seconda dei momenti della stagione sono disponibili anche giocate sui singoli come ad esempio il vincitore del titolo di MVP, il Rookie dell’anno, il miglior coach della stagione e tanto altro ancora. Ovviamente su Eurobet è presente un palinsesto di quote particolarmente ampio dedicato agli eventi della pallacanestro nazionale e internazionale: nella sezione delle quote sul basket e in quella dei pronostici sul basket è possibile reperire tutti gli strumenti per farsi un’idea delle previsioni e delle giocate da effettuare.
Consultando le quote antepost sulla vincente dell’NBA 2024-2025 si apprende che i favoriti per la vittoria dell’anello sono ancora i Boston Celtics, quotati a 6.00. Subito dopo nella lista dei potenziali vincitori dell’NBA si trovano gli Oklahoma City Thunder a 8.00, seguiti dai Milwaukee Bucks e dai Minnesota Timberwolves a 9.00. New York Knicks e Philadelphia 76ers vengono dati a 11.00, poi troviamo Denver Nuggets a 17.00, Dallas Mavericks e Phoenix Suns a 21.00, Los Angeles Lakers a 23.00, Cleveland Cavaliers, Indiana Pacers e Sacramento Kings a 26.00 e Orlando Magic a 28.00. Nell’ordine ci sono poi New Orleans Pelicans a 31.00, Memphis Grizzlies a 36.00, Golden State Warriors, Los Angeles Clippers e Miami Heat a 41.00 e Houston Rockets a 51.00. Le quote iniziano a salire in maniera consistente a partire dai San Antonio Spurs a 81.00, seguiti da Atlanta Hawks a 126.00, Charlotte Hornets a 201.00, Brooklyn Nets, Chicago Bulls, Toronto Raptors e Utah Jazz a 251.00. Le quote più alte spettano ai Detroit Pistons e ai Portland Trail Blazers a 301.00.
La 79ª stagione di NBA avrà inizio il 22 ottobre 2024. La stagione regolare seguirà il classico format da 82 partite e si è conclusa il 13 aprile 2025. Dal 15 al 18 aprile sono previsti i play-in, mentre i playoff cominceranno il 19 aprile 2025. L’inizio delle NBA Finals è previsto a giugno. Dal 4 al 15 ottobre sono previste 10 partite di preseason in città che non ospitano franchigie e altri 2 match all’Etihad Arena di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Per il secondo anno di fila si giocherà anche l'NBA Cup (conosciuta come Emirates NBA Cup per scopi di sponsorizzazione), torneo annuale che si svolge durante la stagione regolare, istituito nel 2023, che ha debuttato durante la stagione NBA 2023-24.
Tra i campionati sportivi più seguiti al mondo, l’NBA occupa un posto speciale. È davvero raro, infatti, che qualcuno non abbia mai sentito nominare la lega di pallacanestro più celebre in assoluto che può fregiarsi di un seguito divenuto planetario nel corso degli anni. Le tre lettere che compongono l’acronimo NBA stanno a significare National Basketball Association, ossia il nome che identifica la principale lega professionistica di pallacanestro degli Stati Uniti d'America e del Canada. La sua fondazione avvenne a New York, il 6 giugno 1946, inizialmente però la denominazione era Basketball Association of America (BAA). La denominazione NBA fu adottata dall'autunno ’49, dopo l’avvenuta fusione con la lega rivale National Basketball League. Al momento della sua fondazione, la National Basketball Association contava 11 squadre. Successivamente il numero di squadre subì espansioni, riduzioni, e cambi di sede, fino a raggiungere le 30 squadre attuali (29 degli USA e una canadese). La lega divide le squadre in due Conference, la Western (Occidentale) e la Eastern (Orientale), ognuna delle quali è a sua volta divisa in tre Division, composte da 5 squadre. Questo tipo di suddivisione è stato adottato partire dalla stagione 2004-2005.
La struttura del torneo si articola su tre fasi, regular season, playoff e Finals, dopo cui avviene l'assegnazione del titolo di campioni NBA. Di solito la stagione regolare dell’NBA ha inizio l'ultima settimana di ottobre, dopo che le squadre hanno affrontato tra metà settembre e metà ottobre il training camp e la preseason. Nel corso del training camp, i coach delle squadre hanno modo di valutare i rookie (come vengono chiamati gli esordienti), preparare i giocatori per la regular season, e definire il roster dei 12 giocatori con affronteranno la stagione (a cui vanno aggiunti 3 giocatori nella lista degli “inattivi”). Per ogni franchigia, inoltre, esiste la possibilità di mandare giocatori con meno di due anni di esperienza in NBA a giocare nella propria squadra affiliata di NBA D-League, la lega professionistica di sviluppo della NBA (la D, infatti, sta per development).
Terminato il training camp, le franchigie giocano 7 gare di esibizione contro altre squadre della lega nella cosiddetta preseason, dopo la cui conclusione ha inizio il campionato vero e proprio.
Nella regular season, in cui tra casa e trasferta ogni squadra gioca 82 partite e affronta:
● 4 volte tutte le altre 4 squadre della propria Division (16 partite);
● 4 volte 6 squadre delle altre due Division della propria Conference (24 partite);
● 3 volte tutte altre 4 squadre delle due Division della propria Conference (12 partite);
● 2 volte tutte le squadre dell'altra Conference (30 partite).
Ogni anno nel mese di febbraio l'NBA organizza l'NBA All-Star Game, un evento che dura tutto il weekend (detto NBA All-Star Weekend) e che vanta un seguito planetario. Questo momento della stagione è utile per concedere una pausa ai giocatori non coinvolti nell'evento e al tempo stesso è l’ultima occasione per le dirigenze delle squadre di scambiare giocatori sul mercato, poiché la scadenza per le contrattazioni è generalmente stabilita subito dopo la fine dell'All-Star Weekend.
La regular season termina a metà aprile. In questo periodo si vota per decretare i riconoscimenti annuali di cui vengono insigniti giocatori, allenatori e general manager. Dopo una settimana di riposo ha inizio lo spettacolo dei playoff NBA, fase della stagione che serve per decretare quali saranno le due franchigie che si contenderanno l’anello NBA. I playoff della NBA hanno inizio tra i mesi di aprile e maggio: si scontrano le prime 8 squadre di ognuna delle due Conference. In base alla posizione in classifica e ai risultati ottenuti nella regular season, le squadre con il miglior record rispetto alle avversarie hanno il vantaggio di disputare le prime due sfide della serie in casa, come anche le eventuali “gara 5” e “gara 7”. Dalla stagione 2006-2007, i campioni di Division e la miglior seconda delle Division, si aggiudicano i primi 4 posti in classifica nella Conference, mentre i restanti 4 vengono definiti in base al numero di vittorie e di sconfitte, a prescindendo dal posizionamento in classifica nelle Division. Nel primo turno, la prima classificata di ogni Conference affronta l'ottava, la seconda si scontra con la settima, la terza con la sesta e la quarta con la quinta. Le vincenti delle serie accedono al secondo round, e così via, fino alle finali di Conference, che decretano i campioni delle rispettive Conference, e le due franchigie che si sfideranno nelle Finals per il titolo.
Le NBA Finals sono l'evento che conclude la stagione. I campioni della Eastern Conference e della Western Conference si sfidano in una serie finale al meglio dei 7 incontri. Nelle finali NBA la squadra col miglior record disputerà in casa le prime due partite, come anche le eventuali “gara 5” e “gara 7”, decisive per conquistare il titolo. La squadra che vince le Finals si laurea campione NBA, e ottiene il Larry O'Brien Championship Trophy, il trofeo NBA, mentre il miglior giocatore della serie finale si aggiudica il premio di MVP (Most Valuable Player) delle Finals, il Bill Russell Trophy.
Diversi aspetti differenziano radicalmente il sistema sportivo professionistico del Nord America da quello europeo e del resto del mondo. Le leghe professionistiche statunitensi (tra cui anche NFL, MLB e MLS) non fanno capo ad alcuna federazione sportiva nazionale e non contemplano il sistema promozioni e retrocessioni. Le squadre della NBA, dette franchigie, sono molto flessibili in termini di simbologia, colori e identità territoriale. Non è raro, infatti, che esse possano essere spostate in altre città, a discrezione della lega e degli investitori, fatto che si verifica quasi sempre per ragioni puramente commerciali. Se una franchigia cambia città, porta con sé tutta la sua tradizione sportiva conservando i titoli vinti, i numeri di maglia ritirati, il nome della franchigia e quant'altro.
Le squadre che disputano l’NBA, dunque, sono sempre le stesse ogni stagione, a meno che non vengano aggiunte nuove franchigie o qualcuna di esse cessi l'attività. L'Assemblea che gestisce la lega (anche per ciò che concerne eventuali espansioni) è l’NBA Board of Governors. Decisioni come il trasferimento di una franchigia già esistente da una città all’altra, o l'istituzione di un expansion team (ossia una nuova franchigia) viene studiato a tavolino, prendendo in considerazione diversi parametri (ad esempio posizione e numero di abitanti della città, dimensioni dell'impianto sportivo destinato a ospitare le gare). In buona sostanza, si fa una stima del valore del mercato di quella città e dei benefici che una squadra potrebbe portare alla lega. Tra le altre curiosità, tipiche delle leghe americane, ce n’è anche una relativa al fattore campo: in NBA esso è infatti invertito rispetto agli standard europei, il primo nome indica la squadra in trasferta, mentre il secondo la squadra in casa.