Quote Parma-Roma: le migliori scommesse

Scommesse Parma-Roma: scopri le quote di Eurobet

Parma e Roma si affronteranno allo stadio Ennio Tardini di Parma il prossimo 10 novembre 2019 alle 18:00. La sfida di domenica, in ottica scommesse, non è tra le più equilibrate a giudicare dalle quote Parma-Roma stilate da Eurobet.it. I quotisti ritengono favorita la Roma, probabilmente per via delle ultime vittorie importanti dalle quali è reduce: il 2 è quotato a 1,90. L’1 del Parma del Parma, invece, paga a 3,85. Tra le quote Parma-Roma, l'eventuale pareggio, esito verificatosi non molto spesso quando queste due formazioni s'incontrano, è quotato a 3,75. Gli addetti ai lavori sono abbastanza sicuri del fatto che in relazione alle scommesse Parma-Roma, il match possa essere da goal-goal, come dimostra la quota di 1,65 per questo scenario. Più bassa rispetto all'under, anche la quota dell'over 2,5, offerto a 1,70.

Precedenti Parma-Roma

I precedenti totali tra Parma e Roma in Serie A sono una cinquantina. Nel testa a testa tra la formazione emiliana e quella romana sono in vantaggio i giallorossi con più di 30 vittorie contro le 9 affermazioni dei gialloblù. In 10 occasioni, invece, l'incontro è terminato in parità. La formazione capitolina è in vantaggio anche per ciò che concerne i goal realizzati, con circa 50 reti di differenza.

Prendendo in considerazione esclusivamente le partite giocate in casa dei ducali, è netto il predominio della Roma: 13 i successi giallorossi contro le 8 vittorie dei crociati, mentre i pareggi sono 4.

L'ultima partita tra le due squadre in ordine cronologico è la sfida giocata allo stadio Olimpico di Roma lo scorso 26 maggio 2019. In quell'occasione il match finì con il risultato di 2-1: fu la Roma a portarsi in vantaggio con un autogoal di Gagliolo nel primo tempo. Nella ripresa, invece, arrivò il pareggio degli ospiti firmato dall’ex Gervinho, che precedette di poco il goal della vittoria di Perotti. Nella gara del girone d'andata giocata a Parma fu sempre la Roma a imporsi, ma con il risultato di 2-0 grazie alle reti di Cristante e Under. Per i tifosi romanisti si tratta sempre di una partita memorabile: il 17 giugno 2001 Roma-Parma 3-1 consegnò alla capitale quello che è ancora oggi il suo ultimo scudetto, mentre proprio il 26 maggio 2019 ha segnato l’addio di De Rossi ai colori della Lupa.

L'ultima vittoria del Parma a Roma risale invece al 1997 ed è stata l’unica nella storia dei gialloblù in casa dei capitolini. Le statistiche parlano anche di 8 successi dei ducali a Parma, di cui l’ultimo nel 2012 per 3-2. In generale, il Parma non gode di una grande tradizione contro la Roma, nemmeno tra le mura amiche, ma può consolarsi con un piccolo dato: il calciatore giallorosso che ha segnato di più agli emiliani è stato Francesco Totti, ritiratosi più di due anni fa.

Parma

Lo scorso campionato si è concluso in maniera piuttosto tranquilla per il Parma, con il club che ha raggiunto la certezza della salvezza chiudendo al quattordicesimo posto in classifica. I ducali hanno dovuto faticare molto per tornare ai livelli di oggi. Nel 2015 la società era fallita e ha dovuto ricominciare il suo percorso calcistico dalla Serie D, non mancando mai una promozione negli anni successivi. Dopo le esperienze di Luigi Apolloni e Stefano Morrone, è stato Roberto D’Aversa a prendere in mano le redini della squadra, che sogna un ritorno in Europa negatole nell’ultima stagione in Serie A. Attualmente i crociati si trovano al decimo posto della classifica a 14 punti e portano in dote 16 goal realizzati a fronte di 15 incassati.

Era il 27 luglio 2015 quando una nuova società, la S.S.D. Parma Calcio 1913, fu affiliata alla FIGC e ammessa in sovrannumero in Serie D. Inizialmente il club era posseduto addirittura da due società: Nuovo Inizio srl, composta da 7 imprenditori locali, e Parma Partecipazioni Calcistiche spa, costituita dai tifosi più accaniti. Il campionato dilettantistico fu vinto senza ottenere alcuna sconfitta e registrando comunque un grande seguito, mentre nella stagione successiva il Parma non andò oltre il secondo posto nel girone di Lega Pro e conquistò comunque la Serie B vincendo i playoff contro l’Alessandria. In seguito il 60% delle quote del club è passato al gruppo cinese Desports e le restanti quote sono finite al gruppo imprenditoriale locale Nuovo Inizio e dell'azionariato popolare Parma Partecipazioni Calcistiche. Il 18 maggio 2018, vincendo in trasferta per 2-0 all'ultima giornata contro lo Spezia e grazie al pareggio interno del Frosinone contro il Foggia, il Parma è tornato in Serie A conquistando anche un record di promozioni consecutive. Circa un anno fa, un ultimo scossone della vita societaria ha fatto sì che il gruppo Nuovo Inizio riassumesse il controllo del club col 60% delle azioni, lasciando ai soci cinesi 30% e il 10% alla public company Parma Partecipazioni Calcistiche. Dal 9 novembre Pietro Pizzarotti è il presidente del Parma Calcio 1913, cancellando nella mente dei supporters il ricordo di Tommaso Ghirardi.

Il Parma di oggi non vanta giocatori eccelsi come Cassano o Paletta, che nel 2014 conquistarono la qualificazione ai Mondiali grazie alle loro prestazioni con la maglia dei ducali. Tuttavia, ci sono diversi elementi interessanti e pronti a restituire alla tifoseria parte della storia che ha reso grande il Parma in passato. Basti pensare all’ex Roma Gervinho, che è tornato in Italia dopo un’avventura non troppo entusiasmante in Cina. I pali dei gialloblù sono protetti invece da Luigi Sepe, da più di 10 anni nel giro del calcio professionistico, ma che ha iniziato a trovare continuità solo nelle ultime stagioni. Anche Roberto Inglese e Andreas Cornelius sembrano promettere abbastanza bene e hanno conquistato in breve tempo il cuore dei tifosi. Un altro elemento di spicco è sicuramente rappresentato da Andrea Darmian, terzino noto per la sua duttilità e per essere stato per lungo tempo titolare fisso della Nazionale azzurra fino alla mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018.

Dopo la sconfitta casalinga contro la Juventus alla prima giornata di questa Serie A, il Parma ha vinto contro l’Udinese, per poi cadere ancora contro Cagliari e Lazio. In seguito sono arrivati 6 punti contro Torino e Sassuolo, la sconfitta con la SPAL, il successo sul Genoa e il primo pareggio – di prestigio – contro l’Inter in lotta per lo scudetto. Gli ultimi due match hanno fruttato solo un punto ai ducali, battuti dal Verona, ma non dalla Fiorentina.

Roma

La Roma è reduce da un campionato a tratti deludente in cui non è stata all'altezza delle attese di inizio stagione. I giallorossi hanno chiuso la propria annata in Serie A piazzandosi al sesto posto in classifica, facendosi superare anche da una sorprendente Atalanta. Si è trattata di una stagione che i tifosi hanno preferito considerare come di transizione, che ha visto anche l’addio del capitano Daniele De Rossi, il quale si sarebbe trasferito poi al Boca Juniors. Come se non bastasse, a stagione già conclusa è arrivata anche la notizia delle dimissioni di Francesco Totti, insoddisfatto del proprio ruolo dirigenziale nel club. Insomma, per i capitolini era giunto il momento della rinascita, di ripartire da zero. La semifinale di Champions League conquistata un anno prima con la guida di Eusebio Di Francesco, poi esonerato, sembra già un lontanissimo ricordo.

A pesare in maniera determinante sull’umore della tifoseria giallorossa è la mancanza di trofei. L’ultimo successo della Roma nel proprio Palmarès risale al 2008. Nemmeno la presenza di un bomber come Dzeko, capocannoniere del campionato nella stagione 2016-2017, è bastata per interrompere il digiuno. Il bosniaco ha realizzato fino ad oggi 67 goal in 148 presenze, considerando solo il campionato nazionale. Ad oggi rappresenta chiaramente la superstar della rosa giallorossa, probabilmente l’unico calciatore dalla rinomata esperienza internazionale. Un leader sul quale riporre a ragione le proprie speranze.

Dopo la breve parentesi con Claudio Ranieri in panchina, insufficiente per recuperare terreno e raggiungere la qualificazione in Champions nelle ultime giornate dello scorso campionato, il club ha cambiato direzione tecnica. Oggi la squadra è affidata al portoghese Paulo Fonseca, che aveva affrontato la Roma di Di Francesco in Champions League, perdendo agli ottavi di finale con il suo Shakhtar Donetsk. Il mister era conosciuto per praticare un calcio piuttosto offensivo, ma sembra che dopo il primo approccio con il calcio italiano abbia adottato idee più equilibrate. Il tecnico ha già dimostrato la sua bravura nelle ultime uscite: nonostante la squadra si sia ritrovata falcidiata dagli infortuni, Fonseca ha pensato bene di inventarsi nuovi ruoli per alcuni degli elementi a disposizione. Così, Alessandro Florenzi è tornato a essere considerato un esterno alto, come accaduto già qualche volta in passato, mentre Gianluca Mancini ha iniziato ad affiancare Jordan Veretout a centrocampo. Per il momento, il successo più grande ottenuto dal nuovo tecnico sta nella riabilitazione di Javier Pastore, che dopo essere stato sul punto di partenza in estate si è riguadagnato a dovere la stima dei tifosi.

Il miglior acquisto della sessione di mercato estiva dell’Associazione Sportiva Roma risponde al nome di Chris Smalling, difensore centrale di proprietà del Manchester United e già provvidenziale in più di un’occasione. I tifosi, però, non vedono l’ora di assistere a pieno regime alle prodezze di Henrix Mkhitaryan, primo calciatore armeno della storia della Serie A, rimasto ai box dopo un primo goal ai danni del Sassuolo. Anche Spinazzola sembra comportarsi bene, rendendosi funzionale sia a destra sia a sinistra. Zappacosta, invece, ha dovuto alzare bandiera bianca quasi subito a causa della rottura del crociato, rischiando di lasciare ai tifosi solo il ricordo di un goal sbagliato a porta vuota contro il Genoa, alla prima giornata di campionato.

Finora il rendimento della Roma è stato imperfetto, ma non deludente. I giallorossi sono terzi in classifica e hanno perso solo una volta. Dopo i pareggi con Genoa e Lazio sono arrivate le vittorie con Sassuolo e Bologna, quindi il k.o. con l’Atalanta. In seguito alla vittoria di Lecce e ai due pareggi con Cagliari e Sampdoria, i capitolini hanno ricevuto una bella spinta raccogliendo 9 punti contro Milan, Udinese e Napoli, a dispetto dei tanti impegni ravvicinati e dei pochi uomini a disposizione.