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Quote Torino Juventus, pronostico di Eurobet

Sabato 13 aprile 2024 si giocherà il derby Torino-Juventus valido per la 32ª giornata di Serie A 2023-2024 con fischio d’inizio alle 18:00 presso lo Stadio Olimpico Grande Torino. Come di consueto, anche per questo Derby della Mole sono i bianconeri, terzi con 62 punti, ad arrivare davanti in classifica, mentre i granata sono noni con 44 punti. I padroni di casa possono sognare ancora una qualificazione alle prossime coppe europee, dato che la settima piazza utile per accedere alla Conference League dista solo 6 lunghezze. La Juve, invece, deve conservare il margine di vantaggio di 7 punti sul quinto posto così da assicurarsi il tanto atteso ritorno in Champions League. I pronostici della Serie A dunque assegnano maggiori possibilità di vittoria alla formazione guidata da Massimiliano Allegri. Tra le quote di Torino-Juventus proposte tra le quote sulla Serie A di Eurobet si evince che gli ospiti sono favoriti:

Secondo i dati sul pronostico Torino Juventus i biancocelesti vantano il 42% di possibilità di vincere con quota 2.25, mentre per i granata la probabilità è del 27% con quota 3.55. Per il pareggio la percentuale ammonta al 31% con quota 3.05.

Pronostici Torino Juventus

Volendo provare a mettere insieme più quote tra loro, la combo 2 + Under 2,5 a 3.85 risulta tra le più suggestive, anche in considerazione del momento poco brillante della Juventus, che non sta esibendo una vena particolarmente prolifica.

In casa i granata hanno l’ottavo rendimento della categoria: in 15 gare tra le mura amiche hanno totalizzato 7 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte con 15 gol fatti e 8 subiti per un totale di 27 punti. In trasferta il rendimento dei bianconeri è invece il terzo della Serie A dopo Inter e Milan: 8 le vittorie, con 3 pareggi e 4 sconfitte, 22 gol fatti e 14 incassati, per uno score di 27 punti. Da febbraio ad oggi, però, il rendimento della “Vecchia Signora” è sensibilmente calato.

Il parziale/finale con quota inferiore è il 2-2 a 3.60, mentre per quanto riguarda la somma goal l’esito più probabile è quello che prevede nel complesso 2 reti realizzate. La possibilità che venga assegnato un rigore nel corso del match è quotata a 2.75, ma risulta più concreta la probabilità che non accada, con quota 1.32. L’eventualità che l’arbitro consulti il VAR per confermare o cambiare una decisione in campo è indicata invece a 3.85.

Scommesse vincenti Torino Juventus

Sul fronte del numero di reti, il palinsesto delle scommesse su Torino-Juventus indica come probabile un basso numero di marcature. Quindi, considerando l'analisi precedente, queste le scommesse suggerite da Eurobet per provare a vincere: 

Il segno Under 2.5 proposto a 1.45 e la combo 2 + Under 2.5 quotata a 5.80 

SCOMMESSA UNDER 1.45

SCOMMESSA OVER 2.5

Torino Juventus, i pronostici di Eurobet

Il Torino, nono con 48 punti frutto di 11 vittorie e 11 pareggi corredati da 9 sconfitte con 31 gol fatti e 29 subiti, nell’ultimo turno di campionato è finito al tappeto dopo quattro risultati utili, cadendo sul campo dell’Empoli. Nelle ultime cinque partite la squadra di Juric ha pareggiato in casa con la Fiorentina (0-0) e in trasferta a Napoli (1-1), poi ha vinto a Udine (0-2) e col Monza (1-0), prima di finire ko al Castellani (3-2).

La Juventus ha consolidato il terzo posto in classifica raggiungendo quota 62 punti grazie alla vittoria in casa con la Fiorentina. I bianconeri hanno vinto la partita numero 18 del loro campionato, a cui si sommano 8 pareggi e 5 sconfitte. Dopo la sconfitta di Napoli (2-1), gli uomini di Allegri hanno pareggiato due incontri con Atalanta (2-2) e Genoa (0-0), perdendo poi di misura con la Lazio (1-0), prima di ritrovare il successo contro i viola a Torino.

Analisi Torino Juventus

Le statistiche su Torino-Juventus raccontano di 157 precedenti totali in Serie A tra granata e bianconeri. Il bilancio del testa a testa vede in vantaggio la Vecchia Signora con uno scarto significativo: 77 i successi juventini, 35 quelli del Toro, mentre i pareggi sono 45. Nelle 80 partite disputate in casa del Torino il rapporto non cambia con 36 successi bianconeri, 24 pareggi e 20 vittorie granata.

L'ultima partita in campionato tra Juventus e Torino risale al girone di andata del campionato in corso, ovvero al match dell’8ª giornata all’Allianz Stadium, vinto 2-0 dalla squadra di Massimiliano Allegri con le reti di Federico Gatti e Arek Milik, al 47’ e al 62’.

L’ultima vittoria della Juventus in casa del Torino in Serie A risale al campionato 2022-2023, alla partita della 10ª giornata disputata il 15 ottobre 2022, in cui i bianconeri vinsero 0-1 con un gol di Dusan Vlahovic al 74’.

L'ultima vittoria del Torino in casa contro la Juventus in campionato è avvenuta il 26 aprile 2015. Si giocava la 32ª giornata della Serie A 2014-2015 con Gian Piero Ventura in panchina per i granata. Andrea Pirlo su punizione portò in vantaggio la Juve al 35’ ma dopo il gol del pari con Matteo Darmian al 45’, il Toro siglò il gol da tre punti con Fabio Quagliarella.

L’ultimo pareggio tra Torino e Juventus in casa dei granata in campionato risale alla 29ª giornata della stagione 2020-2021, disputata il 3 aprile 2021: vantaggio ospite con Federico Chiesa al 13’, pari di Antonio Sanabria al 27’. Lo stesso Sanabria a inizio primo tempo portò in vantaggio i padroni di casa, ma al 79’ Cristiano Ronaldo fissò il punteggio sul definitivo 2-2.

Analisi Torino

Il Torino è reduce da due campionati conclusi al decimo posto in classifica, entrambi con Ivan Juric alla guida. Il tecnico croato sogna di riportare i granata in Europa, dove mancano da una decina d'anni (nel 2019-2020 andarono fuori ai preliminari), l'obiettivo però sembra difficile da centrare anche nella stagione in corso.

In estate il Toro ha investito quasi una trentina di milioni di euro per riscattare Ivan Ilic e Nikola Vlasic da Verona e West Ham. Sono arrivati a titolo definitivo anche Raoul Bellanova e Valentino Lazaro da Cagliari e Inter. Sempre dal Verona è stato acquistato Adrien Tamèze, mentre dalla Dinamo Mosca è arrivato il georgiano Saba Sazonov. Dall'Atalanta è arrivato Duvan Zapata in prestito con obbligo di riscatto. Le cessioni estive hanno visto l'incasso più alto con la vendita di Wilfried Singo al Monaco per 10 milioni.

Armando Izzo è stato acquistato a titolo definitivo dal Monza per 3 milioni, Magnus Warming è andato in Norvegia al Brann. Ola Aina e Michel Adopo sono andati via a parametro zero firmando con Nottingham Forest e Atalanta. Nemanja Radonjic, che era stato preso a titolo definitivo dal Marsiglia in estate è stato poi ceduto a gennaio al Mallorca.

Nella stessa finestra sono arrivati a Torino Matteo Lovato in prestito oneroso dalla Salernitana, David Okereke in prestito dalla Cremonese, Adam Masina in prestito dall'Udinese e Uros Kabic in prestito dalla Stella Rossa. Sono andati via in prestito nella finestra invernale anche Yann Karamoh al Montpellier e Demba Seck al Frosinone.

Analisi Juventus

La Juventus in questa stagione ha come compito quello di provare a recuperare il proprio status di big dopo essersi messa alle spalle un’annata che definire complicata sarebbe eufemistico. La Vecchia Signora, com’è soprannominato il club torinese, nonostante il secondo posto ottenuto sul campo, è stata punita con 10 punti di penalizzazione in classifica, retrocedendo al settimo posto, ed è stata poi esclusa dalle coppe europee per un anno.

Il motivo di questi provvedimenti, presi a livello nazionale e internazionale, va ricercato nelle irregolarità dal punto di vista finanziario compiute dalla dirigenza juventina (l’ormai arcinoto caso delle plusvalenze fittizie e i parametri del fair play finanziario sforati). Il compito di guidare il vascello bianconero in questo mare in tempesta spetta a Massimiliano Allegri, al timone per il secondo anno da quando è tornato alla corte di Madama.

Il tecnico livornese, con la sua consueta personalità, sta provando imperterrito a riportare i suoi a giocarsela con le altre grandi del campionato italiano e come obiettivi ha la Coppa Italia e la qualificazione alla Champions (per entrambi è in corsa, visto che in coppa è in semifinale, avanti 2-0 con la Lazio, e in campionato è al terzo posto).

A inizio stagione, nonostante non figurasse come favorita nelle quote vincente della Serie A, la Juve ha dato l’impressione di poter essere la rivale dell’Inter, anche se dopo circa metà campionato è apparso abbastanza evidente che per tornare a sognare lo Scudetto c’è ancora da aspettare. Che ci sarebbero state difficoltà lo si era capito anche dal mercato estivo, inevitabilmente condizionato dai fattori extra-campo di cui abbiamo parlato in precedenza.

Non a caso alla Continassa è arrivato il solo Timothy Weah, acquistato dal Lille per 11 milioni di euro. In estate sono scattati anche i riscatti dei cartellini di Manuel Locatelli, Moise Kean e Arek Milik dai rispettivi club di appartenenza, ma hanno detto addio ai colori bianconeri alcuni nomi importanti tra i quali vanno citati Angel Di Maria, tornato al Benfica, Juan Cuadrado accordatosi con l’Inter, Leonardo Bonucci (prima all’Union Berlino e poi al Fenerbahce) e Marko Pjaca, tornato in patria al Rijeka. Nicolò Rovella e Luca Pellegrini sono andati entrambi alla Lazio in prestito con obbligo di riscatto, Arthur, invece, è stato spedito alla Fiorentina in prestito con opzione d'acquisto.

Nel mercato invernale i bianconeri hanno pescato ancora dal Lille comprando il centrale difensivo Tiago Djalò per 5 milioni di euro. Nel corso della finestra di riparazione è stato preso Carlos Alcaraz in prestito oneroso dal Southampton, mentre Filippo Ranocchia è stato ceduto a titolo definitivo al Palermo per 4 milioni e Dean Huijsen è andato in prestito oneroso alla Roma.