Scommesse Giro d’Italia

Quote vincente Giro d’Italia 2025: i favoriti

Chi sono i favoriti per la vittoria del Giro d’Italia 2025? Come sempre, una chiara e utile indicazione sui ciclisti con le maggiori chance di successo arriva dalle quote sulla corsa a tappe continuamente aggiornate. Ebbene, a pochi giorni dall’inizio della manifestazione ad avere più elevate probabilità di indossare la maglia rosa all’ultima tappa è uno dei protagonisti del ciclismo mondiale degli ultimi anni: Primoz Roglic. Stando alle quote sul Giro d'Italia disponibili su Eurobet il trionfo del campione sloveno del team Red Bull-Bora-Hansgrohe, già vincitore della corsa rosa nel 2023, viene proposto a 2.25. Il secondo grande favorito per i quotisti è lo spagnolo Juan Ayuso dell’UAE Team Emirates XRG, il cui successo viene offerto a 2.75. Segue il britannico Adam Yates dell’UAE Team Emirates XRG, indicato a 6.50. Nelle gerarchie dei bookmaker troviamo poi più partecipanti bancati a quota 21.00: si tratta dell’italiano Antonio Tiberi del team Bahrain Victorious, dello spagnolo Mikel Landa del team Soudal Quick-Step e dell’australiano Michael Storer della Tudor Pro Cycling Team.

I numeri per le scommesse sul Giro d’Italia alla vigilia dell’evento vedono leggermente più indietro l’olandese Thymen Arensman del team Ineos Grenadiers, nonché il colombiano Daniel Martinez e l’australiano Jai Hindley del team Red Bull-Bora-Hansgrohe. Il loro successo può valere 26.00 volte la posta iniziale. La lista delle quote sul vincente del Giro d’Italia di Eurobet prosegue con diversi corridori proposti a 34.00: il canadese Derek Gee del team Israel-Premier Tech, il britannico Simon Yates del Team Visma-Lease a Bike, l’ecuadoriano Richard Carapaz del team EF Education-EasyPost, il messicano Isaac Del Toro dell’UAE Team Emirates XRG, il colombiano Egan Bernal del team Ineos Grenadiers e l’italiano Giulio Ciccone del team Lidl-Trek. Per gli altri ciclisti in gara le possibilità di vittoria sono ancora più remote, come dimostrano le quote che vanno da 41.00 a salire. Tutte le opzioni di giocata relative alle scommesse sul Giro d’Italia 2025 sono comunque disponibili su Eurobet nello spazio specifico dedicato alle quote scommesse sul ciclismo, accessibile selezionando la voce Grandi Giri all’interno della quale si trova la sezione Giro d'Italia.

Giro d’Italia 2025: le date e i protagonisti

Inizio: 9 maggio - Durazzo
Fine: 1° giugno - Roma

Il Giro d'Italia 2025 è la 108ª edizione nella storia della Corsa Rosa e vale anche come prova dell'UCI World Tour 2025. La celebre competizione ciclistica si svolge da venerdì 9 maggio a domenica 1° giugno in 21 tappe articolate su un percorso totale di 3410,3 km, con partenza da Durazzo (Albania) e arrivo in programma a Roma. Sono previsti 3 giorni di riposo lunedì 12, lunedì 19 e lunedì 26 maggio. Il programma prevede poi 2 tappe a cronometro individuale.

A questa edizione del Giro d’Italia ci saranno 23 squadre con 184 partecipanti, tra cui figura soprattutto Primoz Roglic, considerato a gran voce il principale candidato al trionfo finale. Con buona probabilità si prospetterà un testa a testa con Juan Ayuso, ma ad oggi rimangono comunque poche le certezze su chi vincerà il Giro d’Italia. Saranno infatti assenti lo sloveno Tadej Pogacar, che ha trionfato nel 2024, e il belga Remco Evenepoel, che manca alla Corsa Rosa dal 2023. Senza ciclisti di questo calibro, la sfida potrebbe anche risultare più intrigante e livellata.

Giro d’Italia: la storia

Il Giro d'Italia (chiamato anche semplicemente Giro o Corsa Rosa) è una corsa a tappe di ciclismo su strada che si svolge ogni anno lungo le strade italiane, sebbene in alcune delle precedenti edizioni il percorso abbia interessato località fuori dai confini italiani (è il caso di alcuni sconfinamenti, arrivi o partenze di tappa o prime tappe).

Insieme al Tour de France (Giro di Francia) e alla Vuelta a España (Giro di Spagna), il Giro d’Italia è una delle tre corse a tappe più importanti del calendario del ciclismo professionistico, per questo l'Unione Ciclistica Internazionale ha inserito la corsa rosa nel suo circuito UCI World Tour. Si tratta certamente della principale manifestazione ciclistica del nostro Paese.

Il Giro d’Italia fu organizzato per la prima volta nel 1909, nato da un’idea del giornalista forlivese Tullo Morgagni. Da quell’anno in poi il Giro è stato un appuntamento fisso, interrotto soltanto a causa della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.  La competizione, che ha una durata di tre settimane, si svolge sempre nel mese di maggio. Il luogo di partenza del Giro è sempre diverso mentre l'arrivo di solito è previsto a Milano, città in cui ha sede La Gazzetta dello Sport, quotidiano sportivo che organizza la manifestazione fin dalla sua istituzione (quest’anno, tuttavia, la corsa terminerà all’Arena di Verona).

Tratto distintivo del Giro è la maglia rosa indossata dal leader della classifica del Giro d’Italia aggiornata. Il colore rosa è stato scelto in onore del giornale La Gazzetta dello Sport, le cui pagine sono stampate su carta di colore rosa.

La nascita del Giro fu annunciata sulla Gazzetta dello Sport il 24 agosto 1908, con un premio di 25.000 lire per il vincitore e la promessa di organizzare «una delle prove più ambite e maggiori del ciclismo internazionale». Organizzando la competizione, La Gazzetta dello Sport anticipò la testata rivale del Corriere della Sera, che era in procinto di lanciare una manifestazione del tutto simile.

Fu così che la prima edizione del Giro d'Italia ebbe inizio il 13 maggio 1909 da Milano. La prima tappa in assoluto fu vinta da Dario Beni a Bologna dopo 397 km ma a trionfare a conclusione delle 8 tappe (per un totale di 2.448 km) disputate fra il 13 e il 30 maggio fu Luigi Ganna che riuscì ad avere la meglio sui migliori ciclisti dell'epoca.  Le successive tre edizioni furono vinte da Carlo Galetti. Nel 1914 fu introdotta la classifica generale a tempo che sostituiva quella a punti in vigore i primi anni e quell’edizione fu vinta da Alfonso Calzolari.

In un momento storico segnato dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale si affermarono protagonisti come Costante Girardengo, Giovanni Brunero e Gaetano Belloni. Nel 1925 iniziò a brillare la stella del giovane Alfredo Binda che tra il 1925 e il 1933 trionfò ben cinque volte, rifilando spesso distacchi di diversi minuti agli avversari. In quel periodo l’unico a tenere testa a Binda fu Brunero. L’egemonia di Binda era tale che gli organizzatori della corsa presero la decisione di non farlo partecipare all’edizione del 1930, riconoscendogli ugualmente un premio pari a quello che sarebbe stato assegnato al vincitore, cioè 22.500 lire.

Nel 1931 per rendere riconoscibile il leader della corsa nel folto plotone di ciclisti fu introdotta la maglia rosa (il colore richiamava le pagine della Gazzetta dello Sport, quotidiano organizzatore della corsa). Il primo ciclista a vestire la maglia rosa fu Learco Guerra. A partire dal Giro 1933 fu istituito il Gran Premio della Montagna, con 4 salite che assegnavano punti.

Dal 1934 in poi vinsero Guerra, Bergamaschi, Bartali, Valetti, Fausto Coppi (vincitore di cinque giri come Binda e Merckx) e Fiorenzo Magni. Particolarmente spettacolare fu il Giro del 1949 in cui Fausto Coppi fu protagonista di un duello memorabile con Gino Bartali. Dopo una battaglia con continui capovolgimenti di fronte fu Coppi a trionfare con più di dieci minuti di vantaggio su Bartali e quasi venti su Alfredo Martini, terzo classificato. Il primo ciclista straniero a vincere il Giro d'Italia fu lo svizzero Hugo Koblet nel 1950.

Dal Giro d'Italia 1956 iniziò un dominio straniero che vide trionfare tra gli altri Charly Gaul e Jacques Anquetil. Alla fine degli anni ’60 la Corsa Rosa fu contraddistinta dalla grande rivalità tra Eddy Merckx e l'italiano Felice Gimondi: il belga, soprannominato il Cannibale, vincerà cinque Giri in sette anni mentre Gimondi trionferà in tre occasioni. Tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90 a prendersi la scena furono il giovane Giuseppe Saronni e Francesco Moser, la cui sfida fu inframezzata dalle tre vittorie in altrettante partecipazioni del francese Hinault.

In epoca più recente si può dire che gli anni '90 siano stati particolarmente soddisfacenti per il ciclismo italiano con le vittorie di Gianni Bugno e Franco Chioccioli nelle prime edizioni del decennio e i trionfi di Ivan Gotti, Marco Pantani e Stefano Garzelli. Un momento favorevole continuato nel decennio 2000-2010 grazie a corridori come Gilberto Simoni, Paolo Savoldelli, Damiano Cunego e Ivan Basso. Negli anni 2010, invece, al Giro d'Italia sono emersi altri grandi protagonisti del ciclismo mondiale come lo spagnolo Alberto Contador e lo Squalo Vincenzo Nibali. Il vincitore del Giro d’Italia 2024, l’ultima edizione disputata, è lo sloveno Tadej Pogacar, il secondo ciclista della storia del suo Paese a imporsi nella Corsa Rosa dopo Primoz Roglic, che aveva trionfato proprio l’anno precedente.

Vincitori Giro d’Italia: record, statistiche e curiosità

Il record di vittorie del Giro d’Italia è condiviso da 3 atleti, ognuno dei quali ha ottenuto 5 successi. Gli unici a riuscire in questa impresa fino a ora sono stati Alfredo Binda, trionfatore tra il 1925 e il 1933, Fausto Coppi, primo della classifica generale tra il 1940 e il 1953, e il belga Eddy Merckx, che s’impose tra il 1968 e il 1974. Per ciò che concerne le vittorie di tappa, a detenere il record (42 successi) è il velocista Mario Cipollini, che nel Giro 2003 riuscì a superare il record di 41 vittorie che dagli anni ‘30 apparteneva ad Alfredo Binda; a quest'ultimo rimangono i record di vittorie di tappa in una stessa edizione, 12 tappe su 15 conquistate nel 1927, nonché il primato di vittorie di tappa consecutive, ben 8 nel 1929.

Scommesse giro d'italia

Giro d’Italia 2025: il calendario delle 21 tappe

TAPPA DATA ITINERARIO DISTANZA
1 venerdì 9 maggio Durazzo > Tirana
160 km 
2 sabato 10 maggio
Tirana > Tirana
13,7 km (cron.)
3 domenica 11 maggio
Valona > Valona 160 km 
  lunedì 12 maggio GIORNO DI RIPOSO  
4 martedì 13 maggio
Alberobello > Lecce  187 km
5 mercoledì 14 maggio
Ceglie Messapica > Matera 145 km
6 giovedì 15 maggio
Potenza > Napoli 226 km
7 venerdì 16 maggio
Castel di Sangro > Tagliacozzo 168 km
8 sabato 17 maggio
Giulianova > Castelraimondo 197 km
9 domenica 18 maggio Gubbio > Siena
181 km
  lunedì 19 maggio
GIORNO DI RIPOSO
 
10 martedì 20 maggio
Lucca > Pisa 
28,6 km (cron.)
11 mercoledì 21 maggio
Viareggio > Castelnovo ne' Monti 185 km
12 giovedì 22 maggio
Modena > Viadana 172 km
13 venerdì 23 maggio
Rovigo > Vicenza
180 km
14 sabato 24 maggio
Treviso > Nova Gorica/Gorizia
186 km
15 domenica 25 maggio
Fiume Veneto > Asiago
214 km
  lunedì 26 maggio
GIORNO DI RIPOSO  
16 martedì 27 maggio
Piazzola sul Brenta > San Valentino (Brentonico)
199 km
17 mercoledì 28 maggio
San Michele all'Adige > Bormio
154 km
18 giovedì 29 maggio
Morbegno > Cesano Maderno
144 km
19 venerdì 30 maggio
Biella > Champoluc
166 km
20 sabato 31 maggio
Verrès > Sestriere
203 km
21 domenica 1° giugno
Città del Vaticano > Roma 141  km

FAQ sul Giro d’Italia

Quando è nato il Giro d’Italia?
Il Giro d’Italia si corre dal 1909. Partorita dalla mente dei giornalisti Tullo Morgagni, Eugenio Camillo Costamagna e Armando Cougnet, la Corsa Rosa oggi rappresenta una delle gare ciclistiche più seguite della storia dello sport, alla stregua della Vuelta a España e del Tour de France. In oltre 100 anni la manifestazione è stata interrotta solo in occasione della prima e della seconda guerra mondiale.

È più importante il Giro d’Italia o il Tour de France?
Il Tour de France è l’evento ciclistico più prestigioso e famoso al mondo e per questo più importante e seguito del Giro d’Italia. La corsa transalpina è considerata la gara di ciclismo per eccellenza a livello internazionale.

Quali sono i punti di partenza e di arrivo del Giro d’Italia?
I punti di partenza e di arrivo del Giro d’Italia cambiano di edizione in edizione. Ogni anno la corsa si sviluppa su percorsi diversi. La sede del traguardo comunque varia raramente e molto spesso è stata posta a Milano, dove è ubicata la redazione della Gazzetta dello Sport, ossia il giornale che ha dato vita all’evento.

Quante sono le tappe del Giro d’Italia?
Il numero di tappe del Giro d'Italia non è fisso ma può variare di anno in anno. Generalmente la corsa Rosa prevede 21 tappe, che si svolgono in un periodo di circa tre settimane. Di solito la gara dura 23 giorni con 2 giorni di riposo, di norma dopo una decina di tappe e prima delle ultime 5 o 6 frazioni.

Come vengono assegnati i punti del Giro d’Italia?
I punti validi per la classifica a punti del Giro d’Italia (la graduatoria che assegna la maglia ciclamino) sono legati al grado di difficoltà altimetrica delle singole tappe. Le frazioni pensate per i velocisti assegnano più punti di quelle ideate per gli scalatori. Le tappe vengono suddivise in 5 categorie: A, B, C, D, E. In una tappa di categoria A o B il vincitore ottiene 50 punti, il secondo 35 e il terzo 18, fino al quindicesimo che ottiene un solo punto. Nei traguardi di categoria C il vincitore di tappa ottiene 25 punti e il secondo 18, fino al decimo che ottiene un punto. Per le categorie D ed E chi vince guadagna 15 punti, fino al decimo che ne ottiene uno solo. Per i traguardi volanti sono in palio 12 punti per il vincitore.

Com’è formato il percorso del Giro d’Italia?
I ciclisti impegnati nel Giro devono attraversare più regioni tra tappe in linea e a cronometro, passando per pianure e zone montuose o collinari, solitamente dalle parti di Alpi e Appennini. In alcune edizioni si arriva a correre anche in molteplici nazioni diverse prima di tornare in Italia.

Quanto è lungo il percorso del Giro d’Italia?
Di solito la somma dei percorsi delle singole tappe del Giro restituisce un risultato di oltre 3.300 km.

Quanti sono i partecipanti del Giro d’Italia?
Di solito prendono parte alla gara più di 150 ciclisti. L’edizione più popolata è stata quella del 1928, che contava ben 298 ciclisti.

Le donne possono partecipare al Giro d’Italia?
L’unica ciclista di sesso femminile che ha ufficialmente gareggiato in un’edizione del Giro d’Italia è stata Alfonsina Strada, nel lontano 1928.

I ciclisti possono farsi aiutare da automobili e altri mezzi di locomozione?
No. I partecipanti devono esclusivamente pedalare. Curiosamente, però, ai tempi in cui non esistevano riprese televisive sufficienti, molti ciclisti sono stati pizzicati ad imbrogliare. Tra questi figura persino il vincitore del 1914, Alfonso Calzolari, che percorse una salita agganciandosi ad una macchina.

Quali sono i premi del Giro d’Italia?
Chi guida la classifica generale (a tempo) del Giro d’Italia ha diritto alla maglia rosa, che si presenta di questa tinta proprio in riferimento alla Gazzetta dello Sport. Al miglior scalatore spetta la maglia azzurra e al primo piazzato nella classifica a punti la maglia ciclamino. La maglia rosa è la più prestigiosa. Il miglior giovane, che deve avere non più di 25 anni, ottiene la maglia bianca. Dal 1946 al 1951 l’ultimo in classifica riceveva invece la maglia nera (oltre ad un premio di consolazione in denaro che spingeva in molti a sfoggiare apposta prestazione deludenti). Il “Trofeo senza fine” che riporta sulla base l’albo d’oro del Giro è accompagnato da altri riconoscimenti come il Premio della Combattività.

Quale ciclista ha vinto più volte il Giro d’Italia?
Sono ben 3 i ciclisti in testa all’albo d’oro della manifestazione. Si tratta degli italiani Alfredo Binda e Fausto Coppi e del belga Eddy Merckx, tutti a quota 5 successi. Coppi è ancora oggi il vincitore più giovane in assoluto della storia del Giro, avendo trionfato prima ancora di compiere i 21 anni.

Quale ciclista ha vinto più tappe del Giro d’Italia?
Mario Cipollini detiene il record di tappe conquistate al Giro d’Italia, avendone vinte addirittura 42 tra il 1989 e il 2003. È l’unico ciclista ad aver superato quota 40 insieme ad Alfredo Binda, che nel 1933 si è fermato a quota 41.

Qual è la nazione più vincente nel Giro d’Italia?
Il Paese che gode storicamente di più successi al Giro d’Italia è proprio l’Italia, che vanta più di 60 vittorie nella classifica generale e ha portato ad eccellere oltre 40 ciclisti fino ad oggi.