Chi è il favorito assoluto o chi sono i favoriti per la vittoria del Giro d’Italia 2024? Un’indicazione sui ciclisti con maggiori possibilità di successo arriva dalle quote continuamente aggiornate disponibili su Eurobet. Stando alle quote sul Giro d'Italia il trionfo dello sloveno Tadej Pogacar del team UAE Team Emirates viene proposto a 1,20. Il secondo grande favorito per i quotisti è il gallese Geraint Thomas del team Ineos Grenadiers, offerto a 7,00. Nelle gerarchie dei bookmaker troviamo poi diversi partecipanti bancati a quota 21,00: si tratta del colombiano Daniel Martinez del team Bora-Hansgrohe, degli italiani Damiano Caruso e Antonio Tiberi del team Bahrain Victorious, dell’australiano Ben O’Connor del Decathlon AG2R La Mondiale Team e del francese Romain Bardet del Team DSM-Firmenich PostNL.
I numeri per le scommesse sul Giro d’Italia vedono leggermente più indietro il belga Cian Uijtdebroeks del Team Visma-Lease a Bike e l’olandese Thymen Arensman del team Ineos Grenadiers, entrambi offerti a 31,00. La lista delle quote sul vincente del Giro d’Italia di Eurobet prosegue con il colombiano Einer Rubio del Movistar Team e l’irlandese Eddie Dunbar del Team Jayco AlUla, proposti a 101,00, mentre il colombiano Nairo Quintana del Movistar Team e l’australiano Luke Plapp del Team Jayco AlUla sono indicati a 151,00. Per gli altri ciclisti in gara le chance di vittoria sono ancora più remote, come dimostrano le quote che vanno da 201,00 a salire. Tutte le opzioni di giocata aggiornate per le scommesse sul Giro d’Italia 2024 sono comunque disponibili su Eurobet nello spazio specifico dedicato alle quote sul ciclismo, selezionando la voce “Grandi Giri” all’interno della quale si trova la sezione “Giro d'Italia”.
● Inizio: 4 maggio - Venaria Reale
● Fine: 26 maggio - Roma
Il Giro d'Italia 2024 è la 107esima edizione nella storia della Corsa Rosa e vale anche come prova dell'UCI World Tour 2024. La celebre competizione ciclistica si svolge da sabato 4 a domenica 26 maggio in 21 tappe articolate su un percorso totale di 3321,2 km, con partenza da Venaria Reale (Torino) e arrivo in programma a Roma. Sono previsti due giorni di riposo lunedì 13 e lunedì 20 maggio. Il programma prevede poi due tappe a cronometro individuale
A questa edizione del Giro d’Italia saranno ancora una volta 176 i partecipanti, tra cui figura in primis Tadej Pogacar, considerato il ciclista più accreditato per la vittoria finale. Con buona probabilità si prospetterà un testa a testa con Geraint Thomas, ma sono comunque poche le certezze su chi vincerà il Giro d’Italia. Saranno infatti assenti il belga Remco Evenepoel e lo sloveno Primoz Roglic, che ha trionfato nel 2023. Senza ciclisti di questo calibro, la sfida potrebbe anche risultare più livellata.
Il record di vittorie del Giro d’Italia è condiviso da 3 atleti, ognuno dei quali ha ottenuto 5 successi. Gli unici a riuscire in questa impresa fino a ora sono stati Alfredo Binda, trionfatore tra il 1925 e il 1933, Fausto Coppi, primo della classifica generale tra il 1940 e il 1953, e il belga Eddy Merckx, che s’impose tra il 1968 e il 1974. Per ciò che concerne le vittorie di tappa, a detenere il record (42 successi) è il velocista Mario Cipollini, che nel Giro 2003 riuscì a superare il record di 41 vittorie che dagli anni ‘30 apparteneva ad Alfredo Binda; a quest'ultimo rimangono i record di vittorie di tappa in una stessa edizione, 12 tappe su 15 conquistate nel 1927, nonché il primato di vittorie di tappa consecutive, ben 8 nel 1929.
Il Giro d'Italia (chiamato anche semplicemente “Giro” o “Corsa Rosa”) è una corsa a tappe di ciclismo su strada che si svolge ogni anno lungo le strade italiane, sebbene in alcune delle precedenti edizioni il percorso abbia interessato località fuori dai confini italiani (è il caso di alcuni sconfinamenti, arrivi o partenze di tappa o prime tappe).
Insieme al Tour de France (Giro di Francia) e alla Vuelta a España (Giro di Spagna), il Giro d’Italia è una delle tre corse a tappe più importanti del calendario del ciclismo professionistico, per questo l'Unione Ciclistica Internazionale ha inserito la corsa rosa nel suo circuito UCI World Tour. Si tratta certamente della principale manifestazione ciclistica del nostro Paese.
Il Giro d’Italia fu organizzato per la prima volta nel 1909, nato da un’idea del giornalista forlivese Tullo Morgagni. Da quell’anno in poi il Giro è stato un appuntamento fisso, interrotto soltanto a causa della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. La competizione, che ha una durata di tre settimane, si svolge sempre nel mese di maggio. Il luogo di partenza del Giro è sempre diverso mentre l'arrivo di solito è previsto a Milano, città in cui ha sede La Gazzetta dello Sport, quotidiano sportivo che organizza la manifestazione fin dalla sua istituzione (quest’anno, tuttavia, la corsa terminerà all’Arena di Verona).
Tratto distintivo del Giro è la maglia rosa indossata dal leader della classifica del Giro d’Italia aggiornata. Il colore rosa è stato scelto in onore del giornale "La Gazzetta dello Sport", le cui pagine sono stampate su carta di colore rosa.
La nascita del Giro fu annunciata sulla Gazzetta dello Sport il 24 agosto 1908, con un premio di 25.000 lire per il vincitore e la promessa di organizzare «una delle prove più ambite e maggiori del ciclismo internazionale». Organizzando la competizione, La Gazzetta dello Sport anticipò la testata rivale del Corriere della Sera, che era in procinto di lanciare una manifestazione del tutto simile.
Fu così che la prima edizione del Giro d'Italia ebbe inizio il 13 maggio 1909 da Milano. La prima tappa in assoluto fu vinta da Dario Beni a Bologna dopo 397 km ma a trionfare a conclusione delle 8 tappe (per un totale di 2.448 km) disputate fra il 13 e il 30 maggio fu Luigi Ganna che riuscì ad avere la meglio sui migliori ciclisti dell'epoca. Le successive tre edizioni furono vinte da Carlo Galetti. Nel 1914 fu introdotta la classifica generale a tempo che sostituiva quella a punti in vigore i primi anni e quell’edizione fu vinta da Alfonso Calzolari.
In un momento storico segnato dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale si affermarono protagonisti come Costante Girardengo, Giovanni Brunero e Gaetano Belloni. Nel 1925 iniziò a brillare la stella del giovane Alfredo Binda che tra il 1925 e il 1933 trionfò ben cinque volte, rifilando spesso distacchi di diversi minuti agli avversari. In quel periodo l’unico a tenere testa a Binda fu Brunero. L’egemonia di Binda era tale che gli organizzatori della corsa presero la decisione di non farlo partecipare all’edizione del 1930, riconoscendogli ugualmente un premio pari a quello che sarebbe stato assegnato al vincitore, cioè 22.500 lire.
Nel 1931 per rendere riconoscibile il leader della corsa nel folto plotone di ciclisti fu introdotta la maglia rosa (il colore richiamava le pagine della Gazzetta dello Sport, quotidiano organizzatore della corsa). Il primo ciclista a vestire la maglia rosa fu Learco Guerra. A partire dal Giro 1933 fu istituito il Gran Premio della Montagna, con 4 salite che assegnavano punti.
Dal 1934 in poi vinsero Guerra, Bergamaschi, Bartali, Valetti, Fausto Coppi (vincitore di cinque giri come Binda e Merckx) e Fiorenzo Magni. Particolarmente spettacolare fu il Giro del 1949 in cui Fausto Coppi fu protagonista di un duello memorabile con Gino Bartali. Dopo una battaglia con continui capovolgimenti di fronte fu Coppi a trionfare con più di dieci minuti di vantaggio su Bartali e quasi venti su Alfredo Martini, terzo classificato. Il primo ciclista straniero a vincere il Giro d'Italia fu lo svizzero Hugo Koblet nel 1950.
Dal Giro d'Italia 1956 iniziò un dominio straniero che vide trionfare tra gli altri Charly Gaul e Jacques Anquetil. Alla fine degli anni ’60 la corsa rosa fu contraddistinta dalla grande rivalità tra Eddy Merckx e l'italiano Felice Gimondi: il belga, soprannominato il Cannibale, vincerà cinque Giri in sette anni mentre Gimondi trionferà in tre occasioni. Tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90 a prendersi la scena furono il giovane Giuseppe Saronni e Francesco Moser, la cui sfida fu inframezzata dalle tre vittorie in altrettante partecipazioni del francese Hinault.
In epoca più recente si può dire che gli anni '90 siano stati particolarmente soddisfacenti per il ciclismo italiano con le vittorie di Gianni Bugno e Franco Chioccioli nelle prime edizioni del decennio e i trionfi di Ivan Gotti, Marco Pantani e Stefano Garzelli. Un momento favorevole continuato nel decennio 2000-2010 grazie a corridori come Gilberto Simoni, Paolo Savoldelli, Damiano Cunego e Ivan Basso. Negli anni 2010, invece, al Giro d'Italia sono emersi altri grandi protagonisti del ciclismo mondiale come lo spagnolo Alberto Contador e lo Squalo Vincenzo Nibali. Il vincitore del Giro d’Italia 2023, l’ultima edizione disputata, è lo sloveno Primoz Roglic.
TAPPA | DATA | ITINERARIO | DISTANZA |
1 | sabato 4 maggio | Venaria Reale > Torino |
136 km |
2 | domenica 5 maggio |
San Francesco al campo > Santurario di Oropa |
150 km |
3 | lunedì 6 maggio |
Novara > Fossano | 165 km |
4 | martedì 7 maggio |
Acqui Terme > Andora | 187 km |
5 | mercoledì 8 maggio |
Genova > Lucca | 176 km |
6 | giovedì 9 maggio |
Viareggio > Rapolano Terme | 177 km |
7 | venerdì 10 maggio |
Foligno > Perugia | 37,2 km |
8 | sabato 11 maggio |
Spolegno > Prati di Tivo | 153 km |
9 | domenica 12 maggio | Avezzano > Napoli |
206 km |
lunedì 13 maggio |
GIORNO DI RIPOSO |
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10 | martedì 14 maggio |
Pompei > Cusano Mutri |
141 km |
11 | mercoledì 15 maggio |
Foiano di Val Fortore > Francavilla al Mare | 203 km |
12 | giovedì 16 maggio |
Martinsicuro > Fano | 183 km |
13 | venerdì 17 maggio |
Riccione > Cento |
179 km |
14 | sabato 18 maggio |
Castiglione delle Stiviere > Desenzano del Garda |
31 km |
15 | domenica 19 maggio |
Manerba del Garda > Livigno |
220 km |
lunedì 20 maggio |
GIORNO DI RIPOSO | ||
16 | martedì 21 maggio |
Livigno > Santa Cristina Valgardena |
202 km |
17 | mercoledì 22 maggio |
Selva di Val Gardena > Passo Brocon |
154 km |
18 | giovedì 23 maggio |
Fiera di Primiero > Padova |
166 km |
19 | venerdì 24 maggio |
Mortegliano > Sappada |
154 km |
20 | sabato 25 maggio |
Alpago > Bassano del Grappa |
175 km |
21 | domenica 26 maggio |
Roma > Roma | 126 km |
Quando è nato il Giro d’Italia?
Il Giro d’Italia si corre dal 1909. Partorita dalla mente dei giornalisti Tullo Morgagni, Eugenio Camillo Costamagna e Armando Cougnet, la Corsa Rosa oggi rappresenta una delle gare ciclistiche più seguite della storia dello sport, alla stregua della Vuelta a España e del Tour de France. In oltre 100 anni la manifestazione è stata interrotta solo in occasione della prima e della seconda guerra mondiale.
È più importante il Giro d’Italia o il Tour de France?
Il Tour de France è l’evento ciclistico più prestigioso e famoso al mondo e per questo più importante e seguito del Giro d’Italia. La corsa transalpina è considerata la gara di ciclismo per eccellenza a livello internazionale.
Quali sono i punti di partenza e di arrivo del Giro d’Italia?
I punti di partenza e di arrivo del Giro d’Italia cambiano di edizione in edizione. Ogni anno la corsa si sviluppa su percorsi diversi. La sede del traguardo comunque varia raramente e molto spesso è stata posta a Milano, dove è ubicata la redazione della Gazzetta dello Sport, ossia il giornale che ha dato vita all’evento.
Quante sono le tappe del Giro d’Italia?
Il numero di tappe del Giro d'Italia non è fisso ma può variare di anno in anno. Generalmente la corsa Rosa prevede 21 tappe, che si svolgono in un periodo di circa tre settimane. Di solito la gara dura 23 giorni con 2 giorni di riposo, di norma dopo una decina di tappe e prima delle ultime 5 o 6 frazioni.
Come vengono assegnati i punti del Giro d’Italia?
I punti validi per la classifica a punti del Giro d’Italia (la graduatoria che assegna la maglia ciclamino) sono legati al grado di difficoltà altimetrica delle singole tappe. Le frazioni pensate per i velocisti assegnano più punti di quelle ideate per gli scalatori. Le tappe delle cronosquadre non assegnano alcun punto. Tutte le tappe vengono suddivise in 5 categorie.
Com’è formato il percorso del Giro d’Italia?
I ciclisti impegnati nel Giro devono attraversare più regioni tra tappe in linea e a cronometro, passando per pianure e zone montuose o collinari, solitamente dalle parti di Alpi e Appennini. In alcune edizioni si arriva a correre anche in molteplici nazioni diverse prima di tornare in Italia.
Quanto è lungo il percorso del Giro d’Italia?
Di solito la somma dei percorsi delle singole tappe del Giro restituisce un risultato di oltre 3.300 km.
Quanti sono i partecipanti del Giro d’Italia?
Di solito prendono parte alla gara più di 150 ciclisti. L’edizione più popolata è stata quella del 1928, che contava ben 298 ciclisti.
Le donne possono partecipare al Giro d’Italia?
L’unica ciclista di sesso femminile che ha ufficialmente gareggiato in un’edizione del Giro d’Italia è stata Alfonsina Strada, nel lontano 1928.
I ciclisti possono farsi aiutare da automobili e altri mezzi di locomozione?
No. I partecipanti devono esclusivamente pedalare. Curiosamente, però, ai tempi in cui non esistevano riprese televisive sufficienti, molti ciclisti sono stati pizzicati ad imbrogliare. Tra questi figura persino il vincitore del 1914, Alfonso Calzolari, che percorse una salita agganciandosi ad una macchina.
Quali sono i premi del Giro d’Italia?
Chi guida la classifica generale (a tempo) del Giro d’Italia ha diritto alla maglia rosa, che si presenta di questa tinta proprio in riferimento alla Gazzetta dello Sport. Al miglior scalatore spetta la maglia azzurra e al primo piazzato nella classifica a punti la maglia ciclamino. La maglia rosa è la più prestigiosa. Il miglior giovane, che deve avere non più di 25 anni, ottiene la maglia bianca. Dal 1946 al 1951 l’ultimo in classifica riceveva invece la maglia nera (oltre ad un premio di consolazione in denaro che spingeva in molti a sfoggiare apposta prestazione deludenti). Il “Trofeo senza fine” che riporta sulla base l’albo d’oro del Giro è accompagnato da altri riconoscimenti come il Premio della Combattività.
Quale ciclista ha vinto più volte il Giro d’Italia?
Sono ben 3 i ciclisti in testa all’albo d’oro della manifestazione. Si tratta degli italiani Alfredo Binda e Fausto Coppi e del belga Eddy Merckx, tutti a quota 5 successi. Coppi è ancora oggi il vincitore più giovane in assoluto della storia del Giro, avendo trionfato prima ancora di compiere i 21 anni.
Quale ciclista ha vinto più tappe del Giro d’Italia?
Mario Cipollini detiene il record di tappe conquistate al Giro d’Italia, avendone vinte addirittura 42 tra il 1989 e il 2003. È l’unico ciclista ad aver superato quota 40 insieme ad Alfredo Binda, che nel 1933 si è fermato a quota 41.
Qual è la nazione più vincente nel Giro d’Italia?
Il Paese che gode storicamente di più successi al Giro d’Italia è proprio l’Italia, che vanta più di 60 vittorie nella classifica generale e ha portato ad eccellere oltre 40 ciclisti fino ad oggi.