Quote Benfica-Ajax: le migliori scommesse

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Mercoledì 23 febbraio 2022 alle ore 21:00 l'Estadio Da Luz di Lisbona ospiterà Benfica-Ajax, gara di andata valevole per gli ottavi di finale di Champions League. I padroni di casa, due volte vincitori del trofeo (1960-1961 e 1961-1962) quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni, si sono qualificati alla fase a eliminazione diretta della competizione arrivando al secondo posto nel Gruppo E, alle spalle del Bayern Monaco. I lancieri, invece, hanno concluso la fase a gironi a punteggio pieno nel Gruppo C, precedendo lo Sporting Lisbona. Consultando le cifre per le scommesse su Benfica-Ajax offerte su Eurobet si nota subito come la squadra favorita per la vittoria sia quella olandese: il segno 2 potrebbe valere 1,87 volte la puntata iniziale, mentre l'esito 1 che indica un successo dei lusitani viene offerto a 3,85, poco più di quanto proposto per la X. Per quel che riguarda il numero di reti, ci sono buona probabilità di assistere a un match con molte realizzazioni. L'over 2,5 viene proposto a una quota relativamente bassa 1,65. Il gol-gol viene offerto a 1,60.

Precedenti Benfica-Ajax

Nella loro storia Benfica e Ajax si sono incrociate 7 volte, tutte tra Coppa dei Campioni e Champions League. Nel testa a testa sono in vantaggio gli olandesi, vincitori di 4 incontri, mentre i portoghesi hanno vinto 1 sola partita e altre 2 sono finite in parità.

La prima partita tra Benfica e Ajax si disputò nell'edizione 1968-1969 della Coppa dei Campioni, quando le due squadre si ritrovarono di fronte ai quarti di finale. La partita d'andata, giocata all'Olympisch Stadion di Amsterdam il 12 febbraio 1969 terminò con una vittoria dei portoghesi col risultato di 1-3. Superata la mezz'ora di gioco colpirono prima Jacinto e poi José Torres. A inizio ripresa l'Ajax accorciò le distanze con lo svedese Inge Danielsson, ma scoccata l'ora di gioco i lusitani colpirono ancora con José Augusto.

Nella partita di ritorno a Lisbona, una settimana più tardi, furono gli olandesi a vincere con lo stesso risultato. Dopo mezz'ora l'Ajax vinceva già 0-3 con i gol di Inge Danielsson e una doppietta di Johan Cruyff, a 20' dalla fine però arrivò la beffa firmata José Torres, che siglò l'1-3 e mandò l'incontro allo spareggio.

Lo spareggio fu giocato in campo neutro, presso lo stadio Olympique Yves-du-Manoir di Colombe, sobborgo di Parigi e si concluse 3-0 per l'Ajax dopo i tempi supplementari. Mattatori, durante gli extra time, furono ancora Johan Cruyff e Inge Danielsson, autore di una doppietta.

I destini delle due squadre si incrociarono di nuovo in semifinale nell'edizione della Coppa dei Campioni 1971-1972 e anche in quel caso fu l'Ajax a prevalere, vincendo 1-0 la semifinale d'andata ad Amsterdam con un gol di Sjaak Swart e pareggiando 0-0 a Lisbona.

L’ultima partita tra Benfica e Ajax risale alla Champions League 2018-2019, quando entrambe le compagini furono sorteggiate nel Gruppo E. La gara d'andata disputata il 23 ottobre 2018 ad Amsterdam, finì 1-0 e venne decisa da una rete di Noussair Mazraoui, mentre al ritorno, al Da Luz, il match finì 0-0.

 

Benfica

Lo Sport Lisbona e Benfica, più comunemente noto come Benfica è un club calcistico portoghese che fa parte di una più ampia, con sede nella capitale Lisbona. Si tratta del club più titolato della Primeira Liga, la massima divisione portoghese dalla quale non è mai retrocessa e che ha vinto 37 volte, l’ultima delle quali nella stagione 2018-2019. Tana del Benfica è l'Estádio da Luz, che come si capisce abbastanza facilmente, vuol dire "stadio della luce" (il nome ufficiale dell'impianto, soprannominato anche "a Catedral" è però Estádio do Sport Lisboa e Benfica).

Oltre ai 37 campionati nazionali vinti, nella sua bacheca dei trofei può vantare ben 26 coppe di Portogallo, 7 edizioni della Coppa di Lega, e 7 supercoppe portoghesi. In campo internazionale, il Benfica ha giocato 7 finali di Coppa dei Campioni, vincendo le prime 2 in back-to-back nel 1960-1961 e 1961-1962, trascinato dalla leggenda Eusébio. Nel palmares del club, figura inoltre una Coppa Latina. Il Benfica ha anche preso parte a 2 edizioni della Coppa Intercontinentale e vanta anche la partecipazione a 3 finali di Coppa UEFA/UEFA Europa League, dove però è sempre stato sconfitto (fatto che i più scaramantici attribuiscono alla "maledizione di Bela Guttman", tecnico ungherese che dopo aver conquistato la seconda Coppa dei Campioni, chiese un aumento alla società che però glielo negò, provocando il suo celebre anatema secondo cui da quel momento ai prossimi 100 anni, nessuna squadra portoghese sarebbe stata mai più campione d'Europa). A livello nazionale, il Benfica è diviso da un'intensa rivalità con lo Sporting Lisbona, altra squadra della Capitale portoghese, ma anche con il Porto (le tre squadre sono anche note come "Os Três Grandes" le tre grandi del calcio portoghese), con cui dà vita al cosiddetto Clássico.

Durante il calciomercato estivo, l'investimento più oneroso è stato fatto per Roman Yaremchuk, centravanti di nazionalità ucraina prelevato dal Genk per 17 milioni. Altri 6 milioni sono stati investiti per Soualiho Meïté, centrocampista apprezzato in Serie A con le maglie di Torino e Milan. Un milione e mezzo di euro è finito nella casse del Monaco per Gil Dias, mentre dal Marsiglia è arrivato in prestito Nemanja Radonjic. Dall'Inter a parametro zero è arrivato João Mario, mentre sempre dal club nerazzurro è stato preso in prestito Valentino Lazaro. Si è unito alle aquile da svincolato anche l'attaccante Rodrigo Pinho, dopo la conclusione dell'esperienza col Maritimo. A gennaio c’è stata soltanto la promozione in prima squadra del giovane centrocampista centrale Paulo Bernardo dal Benfica B. Le cessioni estive sono fruttate circa una cinquantina di milioni di euro. La più remunerativa è stata quella di Pedrinho allo Shakhtar Donetsk, da cui sono stati incassati 18 milioni. Altri 12 milioni sono finite nelle casse dei portoghesi per la vendita di Luca Waldschmidt al Wolfsburg, poi sono usciti anche Nuno Tavares verso l'Arsenal per 8 milioni e Franco Cervi al Celta Vigo per 4 milioni. Il brasiliano Carlos Vinicius è finito in prestito oneroso al PSV Eindhoven. Ceduti anche Caio Lucas (Sharjah FC), Filip Krovinovic (Hajduk Split) e Alfa Semedo (Vitoria Guimarães). A gennaio sono andati via in prestito Pizzi (Basaksehir), Gedson Fernandes (Caykur Rizespor), Chiquinho (Giresunspor) e Ferro (Hajduk Split).

Ajax

Quattro volte vincitore della Coppa dei Campioni/Champions League, massimo detentore di campionati vinti in Olanda con 35 titoli di massima divisione, a cui vanno sommate 20 coppe nazionali, 9 supercoppe olandesi, una Coppa delle Coppe e una Coppa UEFA, l'Ajax (il cui nome completo è Amsterdamsche Football Club Ajax) è indubbiamente uno dei club con una delle più grandi tradizioni calcistiche al mondo. Basata ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, questa società attraverso figure visionarie come il tecnico Rinus Michels e fuoriclasse di stampo assoluto come Johan Cruyff, ha avuto il merito di produrre enormi rivoluzioni dal punto di vista tattico e tecnico nel gioco del calcio, diventando la massima espressione del "totaalvoetbal", termine che si traduce letteralmente con l'espressione "calcio totale" e che si riferisce a quello stile di gioco per cui ogni calciatore che si muove dalla propria posizione viene immediatamente sostituito da un compagno, consentendo al resto della squadra di mantenere inalterata la propria disposizione tattica. In questa concezione di calcio fluido, nessun giocatore era vincolato al proprio ruolo, nel corso della partita, non era raro vedere attaccanti, centrocampisti o difensori scambiarsi di posizione. È stato inoltre il primo movimento calcistico ad applicare sistematicamente tattiche come il pressing e il fuorigioco. Un altro motivo per cui è celebre l'Ajax è la sua academy e il suo reparto di scouting, risorse che nel corso degli anni hanno consentito alla squadra di sfornare campioni fatti in casa (oltre a Cruyff, in era più moderna si pensi a fuoriclasse del passato come Frankie Rijkaard, Clarence Seedorf o Edgar Davids, fino ad arrivare a giovani di grande talento come Matthijs de Ligt o Frenkie de Jong, rispettivamente in forza a Juventus e Barcellona). 

Campione dei Paesi Bassi in carica, allenato dal coach olandese Erik ten Hag, l'Ajax in estate si è rinforzato con diversi colpi di mercato. La cifra più alta l'ha investita per comprare l'ala sinistra di nazionalità danese ma di origini sierraleonensi, Mohamed Daramy, acquistato dal Copenhagen per 12 milioni di euro. Altri 5,5 milioni di euro sono finiti nelle casse dei rivali del Feyenoord per strappare loro Steven Berghuis, altro profilo offensivo che agisce sul lato destro del campo. Un altro milione è stato pagato al Go Ahead Eagles per il portiere Jay Gorter. Ha guadagnato la promozione in prima squadra anche Danilo, attaccante brasiliano che faceva parte dello Jong Ajax. Durante il mercato invernale è tornato in prestito Bryan Brobbey, attaccante che era di proprietà dell'Ajax ma che in estate aveva firmato a parametro zero con il Lipsia. Con la stessa formula, dalla Juventus, è arrivato Mohamed Ihattaren. Nel mercato invernale è avvenuta anche la cessione più importante dell'Ajax, ossia la vendita di David Neres allo Shakhtar Donetsk da cui sono entrati 12 milioni. In estate erano andati via Razvan Marin al Cagliari, Lassina Traoré, anche lui allo Shakhtar, e Noa Lang al Club Bruges. Nella stessa sessione avevano salutato anche il portiere Kjell Scherpen, venduto agli inglesi del Brighton, e il centrocampista Jurgen Ekkelenkamp, venduto ai tedeschi dell'Herta Berlino.