Chi vincerà la finale di Champions League 2025 tra Paris Saint-Germain e Inter in programma il 31 maggio? Un’indicazione sulle possibilità di successo delle due squadre finaliste nella partita di Wembley arriva dalle quote sulla vincente della finale di Champions disponibili nel palinsesto di Eurobet. I numeri per le scommesse sulla finale della manifestazione attribuiscono maggiori chance di vittoria ai francesi, che vengono indicati come favoriti, ma la differenza tra le quote non è eclatante, il che significa che anche i nerazzurri possono dire la loro.
Iniziamo col dire che sia PSG che Inter a inizio stagione non erano indicate come protagoniste assolute delle quote scommesse sulla Champions League: la formazione nerazzurra era considerata una compagine outsider rispetto alle big. Per quel che concerne le quote sulla vittoria della finale di Champions dopo i tempi regolamentari (90 minuti più recupero), l'esito 1 relativo a un’eventuale vittoria del Paris Saint-Germain può valere 2.20 volte la puntata iniziale, una quota leggermente più bassa se paragonata al segno 2 del successo dell’Inter, bancato a quota 3.15. C’è poi lo scenario del pareggio con il segno X offerto a 3.25. Sul fronte delle quote sulla finale Champions League 2025 relative al numero di gol, i bookmaker ritengono che PSG-Inter possa essere una sfida tirata. I pronostici sulla finale della Champions League non forniscono una indicazione chiara sulla quantità di reti che potrebbero essere messe a segno: l’Under 2,5 (2 o meno reti) viene indicato a 1.80 e sembra essere un’ipotesi leggermente più probabile rispetto all'Over 2,5 (3 o più gol) offerto a 1.90. L’esito Gol-Gol a 1.70, invece, pare costituire un’ipotesi più accreditata del No Gol a 2.05.
Relativamente ai risultati esatti di Paris Saint-Germain-Inter più probabili, per quanto riguarda i punteggi a favore dei francesi troviamo l’1-0 a 8.00, il 2-1 a 9.20 e il 2-0 a 11.00, mentre sulla sponda nerazzurra lo 0-1 è bancato 10.00 volte la puntata, l’1-2 a 11.50 e lo 0-2 a 17.00. Eventuali pareggi nei 90’ regolamentari vedono l’1-1 a 6.20, lo 0-0 a 9.60 e il 2-2 a 13.50.
Per quanto riguarda le quote sull’esito primo tempo/finale nei 90’ regolamentari di PSG-Inter, l’1-1 è dato a 3.50, con la quota più bassa. Seguono l’X-X a 4.80, il 2-2 a 5.20, l’X-1 a 5.60 e l’X-2 a 7.40. Troviamo poi 1-X e 2-X. a 14.00, e infine 2-1 e 1-2 a 25-00 e a 30.00.
Ovviamente per PSG-Inter si può scommettere anche direttamente su quale delle due compagini vincerà la finale e alzerà il trofeo (senza tenere in considerazione un eventuale pareggio al termine dei 90 minuti e di eventuali tempi supplementari o calci di rigore). Ebbene, nelle quote vincente Champions League di Eurobet il successo antepost dei francesi è bancato a 1.70, mentre la quota dei milanesi è pari a 2.05. Se consideriamo le diverse modalità di vittoria il trionfo del PSG dopo i tempi regolamentari è offerto a 2.15 contro il 3.25 dei nerazzurri. Un successo del Paris Saint-Germain ai tempi supplementari viene invece proposto a 8.60 contro l’11.00 della squadra di Inzaghi. Per la vittoria dopo i calci di rigore al PSG viene attribuita una quota di 9.80 contro il 10.50 dell’Inter.
Data: sabato 31 maggio 2025
Orario: 21:00
Il calcio d’inizio della partita più attesa dell’anno nell’ambito del calcio europeo è fissato per le ore 21:00 di sabato 31 maggio. Si gioca in Germania, all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Sarà la 70ª finale nella storia del torneo, la 33ª da quando la manifestazione ha cambiato denominazione da Coppa dei Campioni a UEFA Champions League, la prima dell’edizione con il nuovo format a 36 squadre. Cosa ottiene chi vince la Champions? I vincitori, oltre a laurearsi campioni d'Europa, otterranno il diritto a giocare la finale di Supercoppa UEFA contro la squadra vincente della UEFA Europa League e si qualificheranno di diritto alla fase a gironi della UEFA Champions League 2025-2026.
Ma qual è stato il cammino delle due squadre nella competizione prima di staccare il pass per la finalissima? Il Paris Saint-Germain si è classificato quindicesimo nella fase campionato con soli 13 punti (ottenuti con 4 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte). Non essendo arrivato tra le prime 8, per accedere agli ottavi, è dovuto passare per gli spareggi che tuttavia sono stati una formalità, dato che i connazionali del Brest sono stati annientati con un complessivo 10-0 (successo per 0-3 in trasferta e 7-0 in casa al ritorno). Molto più difficile l’impresa compiuta agli ottavi di finale dove il PSG ha eliminato il Liverpool, sicuramente una delle favorite per la vittoria della competizione. I Reds si erano imposti con il punteggio di 0-1 a Parigi, ma il Paris Saint-Germain si è poi imposto con lo stesso risultato ad Anfield, e poi ha vinto ai rigori. Da allora, sul loro cammino, Luis Enrique e i suoi hanno trovato solo squadre inglesi: ai quarti di finale c’è stata la combattuta doppia sfida con l'Aston Villa, battuto 3-1 al Parco dei Principi. La squadra di Emery ha poi vinto 3-2 al Villa Park, e il PSG è passato per aver segnato più gol. In semifinale, invece, i francesi si sono misurati con l'Arsenal, sconfitto 0-1 a Londra e 2-1 a Parigi.
L’Inter è stata certamente più brillante del PSG nella prima parte di stagione. La squadra nerazzurra ha concluso la fase campionato al quarto posto con 19 punti (frutto di 6 vittorie, un pari e una sconfitta), incassando un solo gol in 8 partite. Qualificata direttamente agli ottavi di finale la compagine nerazzurra guidata da Simone Inzaghi ha eliminato il Feyenoord (sconfitto 0-2 a Rotterdam e 2-1 a San Siro), e successivamente ha eliminato ai quarti di finale il Bayern Monaco dopo essersi imposta 1-2 a Monaco di Baviera e aver pareggiato 2-2 a Milano. Degna di un capitolo a parte la semifinale contro il Barcellona, un confronto che ha regalato agli appassionati due partite destinate a rimanere nella storia. L’Inter ha conquistato il pass per la finale dopo un 3-3 in Catalogna e un emozionante risultato di 4-3 ai supplementari a San Siro.
Tra Paris Saint-Germain e Inter non esistono precedenti in gare ufficiali. Nella loro storia i francesi hanno affrontato 25 volte squadre italiane con un bilancio di 6 vittorie, 9 pareggi e 10 sconfitte. Per quanto riguarda i nerazzurri, invece, sono 24 i precedenti contro formazioni transalpine, con 9 successi, 9 pareggi e 6 ko.
L'Allianz Arena, il cui vero nome è Fußball Arena München, sorge nel quartiere di Fröttmaning, nella periferia Nord di Monaco di Baviera, in Germania. L'impianto, inaugurato il 30 maggio 2005, ospita le gare casalinghe del Bayern Monaco, club che ne è proprietario e che vi gioca dalla stagione 2005-2006. In un primo momento lo stadio era in comproprietà con l'altra squadra cittadina, il Monaco 1860 (le due società si erano divise i 340 milioni di euro di costi di costruzione) ma nel 2006 il Bayern ha acquistato la totalità delle quote per 11 milioni di euro. I naming rights dello stadio sono stati ceduti per 30 anni al gruppo Allianz. Curiosamente lo stadio è stato chiamato FIFA World Cup Stadium Munich durante i Mondiali del 2006, mentre durante le competizioni europee assume il nome di Fußball Arena München come da regolamenti Uefa. L'Allianz Arena è soprannominata Schlauchboot (traducibile letteralmente in gommone), per via della sua caratteristica forma. Proprio il design è considerato molto innovativo, in quanto lungo la sua circonferenza sono incastrati dei led che illuminano la copertura esterna dello stadio, realizzatata in acciaio e politetrafluoroetilene, a seconda dell'evento che lo occupa (ad esempio, quando gioca il Bayern Monaco si colora di rosso). Classificato secondo la categoria UEFA 4, lo stadio progettato dagli architetti Jacques Herzog e Pierre de Meuron può contenere fino a 75mila spettatori che diventano 70mila nelle competizioni UEFA.
La prima finale nella storia della Coppa dei Campioni risale alla stagione 1955-1956. A disputarla furono gli spagnoli del Real Madrid e i francesi dello Stade de Reims allo Parco dei Principi di Parigi. Entrambe le squadre furono al centro di un’annata deludente nei rispettivi campionati ma raggiunsero la finale della neonata Coppa dei Campioni.
I Blancos potevano fregiarsi della presenza in squadra di Alfredo Di Stefano mentre i transalpini arruolavano l’altrettanto celebre Raymond Kopa. Sotto di due reti dopo appena 10 minuti di gioco (goal di Leblond e Templin), il Real accorciò le distanze con Di Stefano e pareggiò con Rial. I francesi si portarono sul 2-3 con la rete di Hidalgo ma furono nuovamente agguantati da Marquitos.
A consacrare campione il Real Madrid fu il secondo goal di Rial che a 10’ dal termine fissò il risultato sul 4-3 per gli spagnoli. Il Real Madrid acquisì presto un grande feeling con la nuova competizione e si aggiudicò le successive 4 finali sconfiggendo Fiorentina, Milan, ancora il Reims e l’Eintracht Francoforte. Ancora oggi i Blancos sono la squadra che può vantare il maggior numero di finali di Champions League vinte avendone sollevate in tutto 13.
La prima squadra italiana a sollevare la Coppa dei Campioni, invece, fu il Milan che trionfò nell’ottava edizione del torneo (stagione 1962-1963). I rossoneri si imposero con il risultato di 2-1 a Wembley sconfiggendo il fortissimo Benfica di Eusebio. Fu proprio il fuoriclasse portoghese nato in Mozambico a iscrivere per primo il suo nome sul tabellino dei marcatori ma nella ripresa salì in cattedra José Altafini che con una doppietta ribaltò il risultato regalando il successo ai milanesi. Era un Milan fortissimo con campioni come Gianni Rivera, Giovanni Trapattoni e Cesare Maldini.
I rossoneri sono la seconda squadra più vittoriosa in finale di Champions League con 7 edizioni vinte complessivamente: oltre al trionfo del 1962-1963, il Milan ha vinto nel 1968-1969, 1988-1989, 1989-1990, 1993-1994, 2002-2003, 2006-2007.
L’anno successivo la gioia di sollevare la Coppa dalle Grandi Orecchie toccò per la prima volta anche ai nerazzurri dell’Internazionale che al Prater di Vienna sconfissero 3-1 i pluricampioni del Real Madrid: a guidare al trionfo la squadra allenata da Helenio Herrera fu il trascinatore Sandro Mazzola, autore di una memorabile doppietta, intervallata dai gol di Felo del Real per la rete del momentaneo 1-1 e dal gol di Aurelio Milani.
I nerazzurri bissarono il successo l’anno seguente sconfiggendo di misura il Benfica con un gol di Jair. Da allora l’Inter raggiunse la finale altre due volte, venendo sconfitta dal Celtic nel 1967 e dall’Ajax nel 1972. Nel 2009-2010, però, i nerazzurri guidati da José Mourinho vinsero nuovamente la Champions League sconfiggendo in finale il Bayern Monaco 2-0 con una doppietta del Principe Milito e realizzando così il celebre triplete con Scudetto e Coppa Italia.
L’unica altra squadra italiana ad aver vinto la Coppa dei Campioni/Champions League è la Juventus. La Vecchia Signora ha alzato il trofeo 2 volte nel corso della sua storia. La prima vittoria in Coppa Campioni risale alla stagione 1984-1985 e cioè alla sciagurata finale dell’Heysel contro il Liverpool vinta 1-0 con un rigore trasformato da Michel Platini.
Il secondo successo della Juventus in Champions League avvenne al termine della stagione 1995-1996 all’Olimpico di Roma: guidati da Marcello Lippi i bianconeri ebbero la meglio contro l’Ajax. L’1-1 maturato nei 90 minuti regolamentari in seguito alle reti di Ravanelli e Litmanen, resisté fino al termine dei supplementari e l’incontro fu deciso ai calci di rigore, dove fu determinante la maggior freddezza degli juventini. In Coppa dei campioni alla Vecchia Signora spetta il poco invidiabile primato di squadra con il maggior numero di finali perse: i bianconeri hanno raggiunto 9 volte la finale ma sono stati sconfitti in ben 7 circostanze, le ultime delle quali nel 2015 e nel 2017 contro Barcellona e Real Madrid.