Chi vincerà la finale di Champions League 2024 tra Borussia Dortmund e Real Madrid in programma il 1° giugno? Un’indicazione sulle possibilità di successo delle due squadre finaliste nella partita di Wembley arriva dalle quote sulla vincente della finale di Champions disponibili nel palinsesto di Eurobet. I numeri per le scommesse sulla finale della manifestazione attribuiscono maggiori chance di vittoria ai Blancos, che vengono indicati come nettamente favoriti. Insomma, il pronostico della sfida decisiva sembrerebbe essere a senso unico.
Nel dettaglio, i pronostici sulla finale della Champions League per quel che concerne le quote sulla vittoria della finale di Champions indicano l'esito 1, risultato relativo a un eventuale successo del Borussia Dortmund a 5.20 volte la puntata iniziale, una quota molto più alta se paragonata al segno 2 che indica la vittoria del Real Madrid, bancato a quota 1.63. C’è poi lo scenario del pareggio con il segno X al termine dei 90 minuti di gioco regolamentari, quotato a 4.20.
Prendendo in considerazione le quote sulla finale Champions League 2024 inerenti al numero di gol, i bookmaker ritengono che Borussia Dortmund-Real Madrid possa essere una sfida in grado di regalare molte reti. Nel vasto panorama delle quote Champions League l'Over 2,5 (3 o più gol) viene indicato a 1.62 e sembra essere l’ipotesi più accreditata rispetto all’Under 2,5 (2 o meno reti), offerto a 2,15. Sembra esserci più incertezza, invece, relativamente agli esiti Gol-Gol e No Gol, offerti rispettivamente a 1.63 e a 2.15.
Su Borussia Dortmund-Real Madrid si può scommettere anche direttamente su quale delle due compagini vincerà la finale e alzerà il trofeo (senza tenere in considerazione un eventuale pareggio al termine dei 90 minuti e di eventuali tempi supplementari o calci di rigore). Nelle quote vincente Champions League di Eurobet il successo antepost dei Blancos è bancato a 1.30, mentre la quota dei gialloneri è di 3.40.
Data: sabato 1° giugno 2024
Orario: 21:00
Dopo aver visto le quote della finale di Champions, andiamo alla scoperta di tutte le informazioni più importanti. Il calcio d’inizio della partita più attesa dell’anno è fissato per le ore 21:00 di sabato 1° giugno, a Wembley, celebre stadio alle porte di Londra. Sarà la 69ª finale nella storia del torneo, la 32ª da quando la manifestazione ha cambiato denominazione da Coppa dei Campioni a UEFA Champions League. Cosa ottiene chi vince la Champions? I vincitori, oltre a laurearsi campioni d'Europa, otterranno il diritto a giocare la finale di Supercoppa UEFA contro la squadra vincente della UEFA Europa League e si qualificheranno di diritto alla fase a gironi della UEFA Champions League 2024-2025.
La finale di Champions League quest’anno vedrà fronteggiarsi Borussia Dortmund e Real Madrid, ripercorriamo qual è stato il cammino delle due squadre nel corso di questa competizione fino a staccare il pass per la finalissima, per avere un’ulteriore parametro da affiancare alle quote sulla vittoria della finale di Champions.
Il Borussia Dortmund è arrivato al primo posto del Gruppo F con 11 punti (3 vittorie e 2 pareggi), precedendo il Paris Saint-Germain (le altre due squadre del girone erano Milan, retrocesso in Europa League, e Newcastle, eliminato). Agli ottavi di finale i tedeschi hanno incontrato il PSV Eindhoven: dopo l’equilibrio della gara di andata finita 1-1 in Olanda, il Borussia ha avuto la meglio in casa vincendo 2-0. Ai quarti i gialloneri hanno fatto fuori un altro avversario quotato come l’Atletico Madrid: dopo aver perso 2-1 al Metropolitano al ritorno al Signal Iduna Park sono riusciti ad ottenere la qualificazione ribaltando il punteggio dell’andata con il 4-2 finale. In semifinale, dove si è incrociato nuovamente con il Paris Saint-Germain, tutti pensavano che il Borussia fosse spacciato, invece è riuscito a vincere 1-0 a Dortmund e 0-1 a Parigi, conquistando l’accesso alla finale.
Il Real Madrid ha dominato il Gruppo C dove si è classificato primo a punteggio pieno, vincendo tutte e sei le partite. Agli ottavi di finale ha eliminato il RB Lipsia dopo aver vinto 0-1 in Sassonia e aver pareggiato 1-1 al Bernabéu. Ai quarti, dunque, si è consumata la rivincita contro il Manchester City, che l’anno scorso ebbe la meglio in semifinale: dopo lo spettacolare 3-3 dell’andata a Madrid e l’1-1 all’Etihad Stadium, sono stati decisivi i calci di rigore dove i Blancos hanno prevalso 4-3. In semifinale c’è stato un altro incrocio di altissimo livello con il Bayern Monaco e anche qui lo spettacolo non è mancato: in Baviera è finita 2-2, mentre a Madrid si è decisa la qualificazione a favore del Real, vittorioso 2-1 e per l’ennesima volta nella sua storia in finale.
Tra Borussia Dortmund e Real Madrid esistono 14 precedenti in gare ufficiali, tutti in Champions League. Il testa a testa vede in vantaggio gli spagnoli con 6 vittorie, mentre i successi dei tedeschi sono 3 e i pareggi sono 5. Le due squadre si sono affrontate la prima volta nel 1997-1998, in semifinale (vittoria 2-0 Real a Madrid, 0-0 a Dortmund). Poi nel 2002-2003 (2-1 Real all’andata, 1-1 al ritorno a Dortmund) e nel 2012-2013 (2-1 per i tedeschi a Dortmund, 2-2 a Madrid) durante la fase a gironi. Un altro precedente in semifinale è avvenuto sempre nel 2012-2013, quando le due squadre si ritrovarono in semifinale: all’andata in casa vinse il Dortmund 4-1 e al ritorno a Madrid prevalse 2-0 il Real (i tedeschi andarono in finale ma persero col Bayern Monaco). Nel 2013-2014 ai quarti di finale passò il Real, vittorioso 3-0 in casa e poi sconfitto 2-0 in casa dei gialloneri. Il duello si è rinnovato durante la fase a gironi delle edizioni 2016-2017 (2-2 sia in Spagna che in Germania) e 2017-2018 (1-3 del Real a Dortmund, e poi altro successo 3-2 a Madrid).
Sono in pochi a non aver mai sentito parlare di Wembley, storico stadio inglese che sorge nei sobborghi di Londra. L'attuale impianto è stato costruito nel 2007 al posto del vecchio Wembley (considerato un autentico tempio del calcio) che fu costruito nel 1922, rimanendo in uso dal 1923 al 2003. Wembley è lo stadio inglese che ospita le partite della nazionale dei Tre Leoni, ed è la sede prescelta per ospitare la maggior parte delle finali delle coppe organizzate dalla Football Association (la federcalcio inglese che è proprietaria dell'impianto) tra cui la FA Cup e la EFL Cup. Wembley è ampiamente riconosciuto come uno degli stadi di calcio più iconici al mondo: con 90.000 posti a sedere è lo stadio più grande del Regno Unito e il secondo più grande d'Europa.
L'attuale impianto è stato progettato dagli studi d'architettura Populous e Foster and Partners ed è incoronato da un arco alto 134 metri, che non è solo il suo segno distintivo, ma che ha anche una funzione strutturale poiché supporta il 75% del peso della copertura. e realizzato dall'australiana Multiplex con un costo di 1.7 miliardi di euro. Due strutture del tetto parzialmente retrattili poste a Est e a Ovest delle estremità dell'impianto possono essere aperte per permettere alla luce solare di entrare e aiutare la crescita del manto erboso.
Wembley è uno stadio certificato con quattro stelle UEFA e ha già ospitato due finali di Champions League nel 2011 e nel 2013. Qui, inoltre, si sono giocate 8 partite di Euro 2020 (incluse le due semifinali e la finale che vide prevalere l'Italia ai rigori sull'Inghilterra).
La prima finale nella storia della Coppa dei Campioni risale alla stagione 1955-1956. A disputarla furono gli spagnoli del Real Madrid e i francesi dello Stade de Reims allo Parco dei Principi di Parigi. Entrambe le squadre furono al centro di un’annata deludente nei rispettivi campionati ma raggiunsero la finale della neonata Coppa dei Campioni.
I Blancos potevano fregiarsi della presenza in squadra di Alfredo Di Stefano mentre i transalpini arruolavano l’altrettanto celebre Raymond Kopa. Sotto di due reti dopo appena 10 minuti di gioco (goal di Leblond e Templin), il Real accorciò le distanze con Di Stefano e pareggiò con Rial. I francesi si portarono sul 2-3 con la rete di Hidalgo ma furono nuovamente agguantati da Marquitos.
A consacrare campione il Real Madrid fu il secondo goal di Rial che a 10’ dal termine fissò il risultato sul 4-3 per gli spagnoli. Il Real Madrid acquisì presto un grande feeling con la nuova competizione e si aggiudicò le successive 4 finali sconfiggendo Fiorentina, Milan, ancora il Reims e l’Eintracht Francoforte. Ancora oggi i Blancos sono la squadra che può vantare il maggior numero di finali di Champions League vinte avendone sollevate in tutto 13.
La prima squadra italiana a sollevare la Coppa dei Campioni, invece, fu il Milan che trionfò nell’ottava edizione del torneo (stagione 1962-1963). I rossoneri si imposero con il risultato di 2-1 a Wembley sconfiggendo il fortissimo Benfica di Eusebio. Fu proprio il fuoriclasse portoghese nato in Mozambico a iscrivere per primo il suo nome sul tabellino dei marcatori ma nella ripresa salì in cattedra José Altafini che con una doppietta ribaltò il risultato regalando il successo ai milanesi. Era un Milan fortissimo con campioni come Gianni Rivera, Giovanni Trapattoni e Cesare Maldini.
I rossoneri sono la seconda squadra più vittoriosa in finale di Champions League con 7 edizioni vinte complessivamente: oltre al trionfo del 1962-1963, il Milan ha vinto nel 1968-1969, 1988-1989, 1989-1990, 1993-1994, 2002-2003, 2006-2007.
L’anno successivo la gioia di sollevare la Coppa dalle Grandi Orecchie toccò per la prima volta anche ai nerazzurri dell’Internazionale che al Prater di Vienna sconfissero 3-1 i pluricampioni del Real Madrid: a guidare al trionfo la squadra allenata da Helenio Herrera fu il trascinatore Sandro Mazzola, autore di una memorabile doppietta, intervallata dai gol di Felo del Real per la rete del momentaneo 1-1 e dal gol di Aurelio Milani.
I nerazzurri bissarono il successo l’anno seguente sconfiggendo di misura il Benfica con un gol di Jair. Da allora l’Inter raggiunse la finale altre due volte, venendo sconfitta dal Celtic nel 1967 e dall’Ajax nel 1972. Nel 2009-2010, però, i nerazzurri guidati da José Mourinho vinsero nuovamente la Champions League sconfiggendo in finale il Bayern Monaco 2-0 con una doppietta del Principe Milito e realizzando così il celebre triplete con Scudetto e Coppa Italia.
L’unica altra squadra italiana ad aver vinto la Coppa dei Campioni/Champions League è la Juventus. La Vecchia Signora ha alzato il trofeo 2 volte nel corso della sua storia. La prima vittoria in Coppa Campioni risale alla stagione 1984-1985 e cioè alla sciagurata finale dell’Heysel contro il Liverpool vinta 1-0 con un rigore trasformato da Michel Platini.
Il secondo successo della Juventus in Champions League avvenne al termine della stagione 1995-1996 all’Olimpico di Roma: guidati da Marcello Lippi i bianconeri ebbero la meglio contro l’Ajax. L’1-1 maturato nei 90 minuti regolamentari in seguito alle reti di Ravanelli e Litmanen, resisté fino al termine dei supplementari e l’incontro fu deciso ai calci di rigore, dove fu determinante la maggior freddezza degli juventini. In Coppa dei campioni alla Vecchia Signora spetta il poco invidiabile primato di squadra con il maggior numero di finali perse: i bianconeri hanno raggiunto 9 volte la finale ma sono stati sconfitti in ben 7 circostanze, le ultime delle quali nel 2015 e nel 2017 contro Barcellona e Real Madrid.