Quote Manchester United-Milan: le migliori scommesse

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Giovedì 11 febbraio alle 18:55 (ora italiana) lo stadio Old Trafford di Manchester ospiterà la gara di andata degli ottavi di finale di UEFA Europa League tra Manchester United e Milan. Le due squadre si sono già affrontate in passato sul più prestigioso palcoscenico della Champions ma in questa edizione sono pronte a infiammare la ‘sorella minore’ della più importante competizione internazionale per club europei. Consultando le quote di Manchester United-Milan offerte su Eurobet si può intuire come i bookmakers considerino favoriti i padroni di casa per la vittoria dell'incontro: l'1 viene offerto a 1,55, una quota sensibilmente inferiore rispetto al 2, bancato a 5,00, e al pari offerto a 3,80. Secondo chi ha stilato le quote di questo affascinante ottavo di finale, esistono discrete possibilità di assistere a un incontro aperto e spettacolare: in quest'ottica, le scelte più probabili per questo match sono l'over 2,5, proposto a 1,75, e il gol-gol bancato a 1,72

Precedenti Manchester United-Milan

Manchester United e Milan si sono affrontati ben sei volte in confronti ufficiali (con 3 vittorie a testa), tutti avvenuti sul palcoscenico della Champions League, mentre si tratta di una sfida inedita per la UEFA Europa League

Il primo incrocio tra le due squadre è avvenuto nella stagione 2004-2005 agli ottavi di finale: nella sfida d'andata a Old Trafford vinse il Milan 0-1 grazie a un gol di Hernan Crespo. Lo stesso risultato, con lo stesso marcatore si verificò anche nel match di ritorno a San Siro e il Milan avanzò al turno successivo (arrivò fino in finale e fu poi rocambolescamente sconfitto dal Liverpool a Istanbul).

Il confronto si ripropose in semifinale di Champions nella stagione 2006-2007. All'andata giocata in casa dei Red Devils furono proprio gli inglesi a prevalere 3-2: subito in vantaggio con Cristiano Ronaldo, gli uomini di Ferguson furono sorpresi da una doppietta di Kakà che portò momentaneamente avanti i rossoneri ma nel secondo tempo salì in cattedra Rooney anche lui a segno con una doppietta (gol vittoria nei minuti di recupero). Nel match di ritorno a San Siro, tuttavia, il Milan travolse lo United con tutta la sua forza, vincendo 3-0 grazie ai gol di Kakà, Seedorf e Gilardino (in quell'edizione, poi la squadra di Ancelotti arrivò nuovamente in finale contro il Liverpool, prendendosi la rivincita ad Atene).

L'ultima partita tra Milan e Manchester United risale agli ottavi di finale di Champions League della stagione 2009-2010. Nella gara d'andata giocata a San Siro, il risultato finale fu di 2-3 per gli inglesi: nonostante il vantaggio quasi immediato di Ronaldinho, gli ospiti pareggiarono con l'infinito Paul Scholes, e nella ripresa si portarono avanti di due reti con una doppietta di Wayne Rooney. Nel finale, Clarence Seedorf accorciò le distanze tenendo aperto il discorso qualificazione in vista del ritorno. A Old Trafford, tuttavia, fu un successo totale del Manchester che s'impose addirittura con un poker: ancora una volta protagonista Rooney con una doppietta, poi i gol di Park Ji-Sung e Darren Fletcher a fissare il risultato sul 4-0 finale.


 

Manchester United

Il Manchester United ha concluso la scorsa stagione senza festeggiare alcun trofeo. Un’annata senza vittorie importanti ad ogni modo, non inficia il prestigioso status di uno dei club più vincenti in assoluto del calcio inglese e internazionale, che conta ben 66 trofei e 13 campionati dal 1992-1993 ad oggi. Certamente è inutile negare che lo United di oggi sia una squadra molto diversa da quelle che in passato si sono alternate agli ordini di Sir Alex Ferguson, rimasto sulla panchina dei Red Devils dal 1986 al 2013, conquistando ben 38 trofei (più della metà dei trofei totali del club!). Tra i propri confini il Manchester United ha vinto 20 campionati di massima divisione (record assoluto 7 in First Division, 13 in Premier), 12 Coppe d'Inghilterra, 5 Coppe di Lega e 21 (di cui quattro condivise) Supercoppe d'Inghilterra (record).

L’ultimo trionfo in Premier dei Red Devils risale all’annata 2012-2013, proprio l'ultima con il leggendario manager scozzese in panchina (tutt’altro che una casualità). Da allora il miglior risultato della squadra è stato il secondo posto ottenuto da Mourinho nella stagione 2017-2018, a cui hanno fatto seguito un sesto e un terzo posto. Con lo Special One in panchina il successo più importante è stata la conquista dell’UEFA Europa League nel 2016-2017. Il compito di riportare lo United nell’elite del calcio inglese oggi spetta a Ole-Gunnar Solskjær, ex calciatore norvegese nonché leggenda del club (che molti ricorderanno per il suo ruolo determinante nella conquista della finale di Champions League nel 1999 contro il Bayern Monaco, in quanto autore di uno dei due gol in rimonta nei minuti di recupero). Attualmente il Manchester United è secondo in campionato a 12 punti dalla vetta ed è ancora in corsa sia in Europa League, dove attende il Milan agli ottavi di finale, sia in FA Cup dove affronterà il Leicester ai quarti. In EFL Cup, invece, è arrivata l’eliminazione in semifinale contro il City.

Le trattative di calciomercato del Manchester United in estate hanno portato in dote pochi ma mirati acquisti: l’investimento più significativo è stato Donny van de Beek, centrocampista olandese prelevato dall'Ajax per quasi 40 milioni di euro. Una cifra simile (comprensiva di bonus) è stata spesa per Amad Diallo (fratello minore di Hamed Traoré del Sassuolo), gioiello dell’Atalanta acquistato in estate e aggregatosi alla squadra a gennaio. Le corsie laterali sono state rinforzate con Alex Telles, brasiliano visto in Serie A con l’Inter, prelevato dal Porto. Lo United ha poi messo a segno un gran colpo a parametro zero tesserando Edinson Cavani, libero dopo la fine del contratto con il Paris Saint-Germain. 

Naturalmente, oltre agli acquisti, ci sono state anche delle cessioni. Tra queste spicca quella Chris Smalling, acquistato a titolo definitivo dalla Roma con cui aveva già disputato in prestito la stagione 2019-2020. Via con destinazione italiana anche Alexis Sanchez, anche lui diventato tutto dell’Inter dopo aver trascorso la scorsa annata in prestito in nerazzurro. Non si tratta degli unici due calciatori dello United finiti in Serie A: nel nostro campionato sono arrivati anche il brasiliano-belga Andreas Pereira, unitosi in prestito alla Lazio, e Diogo Dalot, preso in prestito dal Milan. Nel mercato di gennaio sono andati via a titolo definitivo Timothy Fosu-Mensah, acquistato dal Bayer Leverkusen, e Marcos Rojo, rientrato in Argentina per vestire la maglia del Boca Juniors.

Milan

Dopo aver vissuto stagioni buie il Milan sembra aver intrapreso il percorso giusto per tornare tra le grandi del calcio italiano. Messa alle spalle l’esclusione dalle competizioni UEFA sancita in un primo momento per violazioni del fair-play finanziario e poi revocata grazie al ricorso al TAS di Losanna, la società rossonera è tornata in Europa grazie al sesto posto conquistato nello scorso campionato di Serie A. Il ritorno al calcio internazionale dei Diavoli finora è stato positivo poiché la squadra ha superato la fase a gironi, strappando la qualificazione agli ottavi di finale (battuta la Stella Rossa ai sedicesimi). I rossoneri hanno fatto passi avanti importanti anche in Serie A dove occupano momentaneamente il secondo posto.

Grande merito nell’ascesa della squadra rossonera ai quartieri alti della classifica è dovuto al lavoro di Stefano Pioli che ha rilevato la squadra alla settima giornata della scorsa stagione dopo l’esonero di Marco Giampaolo e che l’ha condotta alla qualificazione in Europa League, vincendo un gran numero di partite e di scontri diretti. Una fetta importante dei progressi del Milan, ad ogni modo, si deve anche al ritorno dopo un decennio di Zlatan Ibrahimovic, rientrato in Italia per vestire la maglia rossonera a gennaio 2020, chiusa l’esperienza in MLS con gli LA Galaxy. Nonostante i quasi 40 anni di età, il fuoriclasse svedese ha confermato di essere un autentico trascinatore, segnando gol decisivi e contribuendo a far maturare i giovani. 

Sul mercato, il Milan ha iniziato riscattando pedine importanti come Simon Kjaer e Alexis Saelemaekers dai rispettivi club di appartenenza e poi ha reso effettivo l’acquisto di Ante Rebic, convertendo il prestito biennale dall’Eintracht Francoforte in un accordo fino al 2025 grazie allo scambio con André Silva. Anche Zlatan Ibrahimovic ha rinnovato per un’altra stagione con il club rossonero dopo settimane di trattative. Dal mercato, però, sono arrivati anche profili più giovani come Sandro Tonali, acquistato dal Brescia per una cifra che comprensiva di bonus si aggira sui 35 milioni. La fantasia in attacco è aumentata con l’arrivo in prestito secco di Brahim Diaz dal Real Madrid. C’è anche un nuovo secondo portiere, Ciprian Tatarusanu, preso dal Lione insieme al giovane terzino destro Pierre Kalulu. Un altro acquisto messo a segno in estate è Jens Petter Hauge, ala sinistra di 20 anni prelevata dal Bodø Glimt. Infine, in prestito secco dal Manchester United è arrivato il laterale portoghese Diogo Dalot.

Hanno lasciato Milano Suso, acquistato a titolo definitivo dal Siviglia, Ricardo Rodriguez, finito al Torino, e Lucas Paquetà, comprato dai francesi del Lione. Sono poi andati via da svincolati Jack Bonaventura (Fiorentina), Pepe Reina (Lazio) e Lucas Biglia (Fatih Karagümrük). Il calciomercato del Milan è stato abbastanza intenso anche nella finestra invernale, con tre acquisti, uno per reparto. In difesa è Fikayo Tomori, giovane promessa proveniente dal Chelsea, a centrocampo è stato preso un altro ragazzo ma già con esperienza in Serie A come Soualiho Meïté del Torino. Il nome più altisonante, ad ogni modo, è arrivato in attacco dove è stato tesserato Mario Manzdukic, ex Juve, svincolato dopo la fine della sua esperienza in Qatar. A gennaio ci sono stante anche alcune partenze: sono stati ceduti Leo Duarte all'Istanbul Başakşehir, Andrea Conti al Parma e Mateo Musacchio alla Lazio.