Prima dell’inizio di questa stagione sono state dette tante cose sul Napoli. Nel giro di pochi mesi si è passati dalle polemiche per l’esonero di Maurizio Sarri, tecnico che aveva ricevuto costanti elogi per il livello di gioco espresso dai suoi ma che nel suo triennio napoletano non è riuscito a conquistare alcun trofeo, fino all’entusiasmo conseguente all’annuncio di Carlo Ancelotti in qualità di nuovo allenatore della prima squadra.
L’arrivo di Re Carlo, come è stato ribattezzato per aver vinto in ogni nazione in cui abbia allenato, ha acceso la fantasia dei tifosi napoletani che hanno visto nell’ingaggio del tecnico vincitore di tre Champions League (due con il Milan e una con il Real Madrid) un segnale forte da parte della società.
Prendere un tecnico abituato a vincere è stato il miglior modo di rinnovare la sfida alla Juventus, prima di tutto in campionato e perché no, anche in Europa. L’euforia ha presto lasciato spazio a un altro momento di depressione da parte dei sostenitori partenopei.
Oltre all’acquisto del Bari da parte di De Laurentiis (i pugliesi sono stati rilevati dopo il fallimento e ora competono nel campionato di Serie D), considerato una fonte di distrazione, molti tifosi hanno manifestato il proprio disappunto per la campagna acquisti condotta dalla dirigenza del Napoli, protestando per il mancato arrivo di almeno un top player.
Qualcuno ha persino accusato Carlo Ancelotti di essere aziendalista ma in pochi si sono soffermati a pensare che il tecnico potesse essere già molto soddisfatto del materiale a disposizione. E allora ecco pochi ma mirati acquisti: rinnovato il parco portieri (out Reina e Gabriel, dentro Meret, Karnezis e Ospina), preso Fabian Ruiz, il nuovo Jorginho (quello vero è finito al Chelsea dal mentore Sarri), e alcune scommesse come Verdi, Malcuit e Younes (anche se attorno a quest’ultimo c’è un velo di mistero).
In questo clima il Napoli si è presentato ai nastri di partenza della Serie A senza troppo badare troppo all’opinione di stampa, tifosi e addetti ai lavori. Nelle prime giornate sono arrivate due esaltanti vittorie in rimonta contro Lazio e Milan, poi un inatteso ko in casa della Samp.
La sconfitta di Marassi, però, è stata subito riscattata dalla serie di vittorie contro Fiorentina, Torino e Parma (in mezzo anche il pari a reti bianche con la Stella Rossa in Champions). A fronte di questi risultati molti si sono dovuti ricredere rispetto al reale valore del Napoli, non più spettacolare come prima ma decisamente più pragmatico rispetto al passato, individuando gli uomini di Ancelotti come unici antagonisti della Juventus.
Contro i bianconeri a Torino non è andata bene ma il Napoli, contrariamente al passato, non ha accusato il colpo e ha subito ripreso a marciare centrando un successo di cruciale importanza contro il Liverpool in casa, continuando a vincere anche in campionato contro il Sassuolo e Udinese. A certificare ulteriormente la nuova dimensione dei partenopei, anche la grande prova in casa del PSG terminata 2-2 dopo aver dominato e aver mancato la vittoria per un soffio.
Per il match di ritorno della fase a gironi di Champions League tra Napoli e Paris Saint-Germain in programma allo Stadio San Paolo martedì 6 novembre 2018, le quote sono molto livellate, anche in virtù di come è andata a finire la partita d’andata.
L’orientamento dei bookmaker, ad ogni modo, sembra propendere a favore della squadra francese il cui successo è quotato a 2,20 nonostante sia chiamata a giocarsi la qualificazione in trasferta. Evidentemente i quotisti tengono conto del maggiore tasso tecnico a disposizione dei parigini e della maggiore esperienza internazionale dei tanti fenomeni in rosa.
La vittoria del Napoli, invece, viene pagata a 2,80, una quota molto interessante per chi intende scommettere sul trionfo dei partenopei. Il pareggio – che potrebbe posticipare ancora il discorso qualificazione – è invece quotato a 4,00. Essendo due squadre che praticano un calcio molto offensivo sorge quasi spontaneo pensare che entrambe le formazioni possano segnare: la quota della giocata goal-goal paga 1,40, mentre l’over 2,5 è bancato a 1,50.
Tra i probabili marcatori per il Napoli gli uomini più in forma sono Insigne (capocannoniere del Napoli con 8 goal stagionali) e Mertens, entrambi a segno all’andata. Nel Paris Saint-Germain, c’è invece l’imbarazzo della scelta riguardo a chi potrebbe iscrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori, potendo vantare la squadra di Tuchel tre grandi attaccanti come Neymar, Cavani e Mbappé.
Prima della sfida del 24 ottobre tra Napoli e Paris Saint-Germain non esistevano precedenti ufficiali. Le due squadre si erano incontrate soltanto in amichevole giocata allo stadio San Paolo nell’estate del 2014: sulla panchina dei partenopei all’epoca c’era lo spagnolo Rafa Benitez, mentre i transalpini erano allenati da Laurent Blanc.
Vestiva ancora la maglia del Napoli il bomber argentino Gonzalo Higuain, che dopo un primo tempo senza reti, sbloccò la gara all’inizio della ripresa. Il vantaggio messo a segno dal Pipita, reduce dalla finale mondiale persa con la Germania, fu però illusorio poiché la formazione francese riuscì a ribaltare la situazione grazie a due vecchie conoscenze della Serie A: a pareggiare i conti fu una rete di Zlatan Ibrahimovic, mentre a siglare il goal del sorpasso ci pensò Javier Pastore detto El Flaco.
Questo precedente, seppur in amichevole, potrebbe essere di buon auspicio per la formazione di Tuchel che se intende passare il turno deve assolutamente cercare di strappare una vittoria. L’atteggiamento, tuttavia, dovrà essere ben diverso da quello visto al Parco dei Principi dove il Napoli ha dominato in lungo e in largo, andando due volte in vantaggio prima con Insigne e poi con Mertens.
Soltanto lo sfortunato autogoal di Mario Rui e la prodezza di Di Maria nel recupero hanno negato ai partenopei una vittoria che sarebbe stata più che meritata.
Il Paris Saint-Germain Football Club, più comunemente noto come Paris Saint-Germain o PSG, è una società di calcio francese con sede a Parigi. Il club è stato fondato nel 1970, ed è il risultato della fusione tra lo Stade de Saint-Germain (società fondata nel 1904) e il Paris Football Club (fondato nel 1970) e milita nella Ligue 1, la massima serie del calcio francese.
Dal 1974 la squadra gioca le sue gare in casa presso l’impianto chiamato Parco dei Principi. Pur essendo stato fondato in tempi relativamente recenti, il Paris Saint-Germain è una delle società più titolate di Francia: nel suo palmares può vantare sette campionati francesi, dodici Coppe di Francia, otto Coppe di Lega e otto Supercoppe nazionali. Per ciò che concerne i successi internazionali, il club parigino ha in bacheca una Coppa delle Coppe e una Coppa Intertoto.
Il PSG è inoltre l'unico club a non aver mai subito una retrocessione dalla massima serie, oltre ad essere uno dei due soli club francesi ad aver vinto una competizione UEFA (l'altra squadra è l'Olympique Marsiglia, club con il quale esiste la più accesa rivalità del calcio francese. La partita tra queste due squadre è denominata Le Classique).
La squadra parigina è quella che attualmente milita da più stagioni consecutive nella massima serie del campionato francese (ininterrottamente dalla stagione 1974-75 ad oggi). Il successo sportivo del PSG si deve principalmente al cambio di proprietà nel 2011, quando il club è stato acquistato dall’Oryx Qatar Sports Investments, fondo che fa capo all’ex emiro qatariota Hamad bin Khalifa al-Thani.
Grazie agli enormi capitali a disposizione il PSG negli ultimi anni è diventata una società regina sul mercato e dispone di alcuni tra i migliori calciatori al mondo. La stagione 2017-2018 per il Paris Saint-Germain è iniziata in maniera trionfale con il 4-0 inflitto al Monaco in Supercoppa di Francia ai primi di agosto.
La squadra allenata da Tomas Tuchel da quel momento non si è più fermata e ha vinto tutte e dieci le partite fin qui disputate in Ligue 1. Come ci ha abituati nelle ultime annate, la formazione parigina sta gettando le basi per un’altra stagione di dominio assoluto. Basti pensare che fino ad ora il PSG ha segnato almeno tre goal in ogni gara giocata (in campionato le reti segnate sono già 37 a fronte di soli 6 goal subiti).
In Champions League, invece, il cammino dei capitolini non è stato così lineare, ma si sa, fuori dai confini francesi la competitività è ben più elevata. Nella prima partita della fase a gironi di Champions League, il Paris Saint-Germain è stato sconfitto di misura in casa del Liverpool (3-2), mentre alla seconda giornata è arrivato un largo successo sulla Stella Rossa, travolta 6-1.
Al Parco dei Principi contro il Napoli il PSG, dopo essere andato in svantaggio due volte, si è salvato nei minuti finali grazie al 2-2 siglato da Di Maria che tiene ancora in bilico la possibilità di strappare la qualificazione agli ottavi di finale. Decisiva potrebbe essere la sfida di ritorno con i partenopei allo stadio San Paolo.
