Martedì 15 febbraio 2022 il Parco dei Principi di Parigi ospiterà la gara d'andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League Paris Saint-Germain-Real Madrid, con fischio d'inizio fissato alle ore 21:00. Si affronteranno due super potenze del calcio europeo, l'ambizioso PSG, che ha raggiunto la finale in una sola occasione, e i detentori del record di vittorie del trofeo, sollevato 13 volte. Consultando i numeri per le scommesse su PSG-Real Madrid proposte su Eurobet si può notare come i bookmaker ritengano favorita la formazione transalpina: l'esito 1 che indica una vittoria degli uomini allenati da Mauricio Pochettino viene infatti offerto a 2,00, mentre il segno 2 favorevole alla formazione guidata da Carlo Ancelotti (grande ex della sfida) viene proposto a 3,40. La quota dell’esito X è 3,75. Trattandosi di due squadre che possono schierare in campo un numero impressionante di stelle non si fa certo fatica a immaginare una partita molto emozionante. Dalle quote di PSG-Real Madrid emerge che un esito come l'over 2,5 è probabile, proposto a 1,57. Il gol-gol viene offerto a 1,52.
Tra Paris Saint-Germain e Real Madrid esistono 10 precedenti ufficiali, tutti nelle coppe europee, in Champions League ma non solo. Nel testa a testa tra le due squadre sono in vantaggio gli spagnoli, vincitori in 4 occasioni contro i 3 successi dei francesi e altri 3 incontri terminati in parità.
La prima partita tra PSG e Real Madrid nelle grandi manifestazioni europee risale ai quarti di finale di Coppa UEFA 1992-1993, una doppia sfida in cui il Real ebbe la meglio all'andata (3-1) ma fu battuto al ritorno (4-1) con passaggio del turno del PSG.
La sfida si ripropose la stagione successiva, questa volta in Coppa delle Coppe, sempre ai quarti di finale: all'andata a Madrid vinse di misura il PSG (0-1), mentre al ritorno nella Ville Lumiere il match finì col punteggio di 1-1.
Da allora PSG e Real Madrid si sono affrontati esclusivamente in Champions League. Nella stagione 2015-2016, quando entrambe le squadre facevano parte del Gruppo A, la gara d'andata a Parigi finì 0-0, mentre a Madrid vi fu la vittoria del Real 1-0 (rete di Nacho Fernandez).
Nell'annata 2017-2018, quando le due formazioni furono sorteggiate contro agli ottavi di finale, gli spagnoli vinsero entrambe le partite, trionfando 3-1 (vantaggio francese con Adrien Rabiot, poi doppietta di Cristiano Ronaldo e gol di Marcelo) in casa e 1-2 (gol di Cristiano Ronaldo e Casemiro, inframezzati dal momentaneo pari di Edinson Cavani) a Parigi.
L'unica vittoria del PSG in Champions League contro il Real Madrid risale alla stagione 2019-2020, con i due club di nuovo sorteggiati nel Gruppo A: in quel caso all'andata i francesi vinsero 3-0 (doppietta di Angel Di Maria e gol di Thomas Meunier), mentre a Madrid finì 2-2 (doppietta di Karim Benzema, poi gol di Kylian Mbappé e Pablo Sarabia).
Beffato dal Lille per un punto, il PSG nella passata stagione ha concluso al secondo posto il campionato di Ligue 1. Una beffa per il ricco club di proprietà del fondo sovrano del Qatar, che ogni anno spende cifre enormi per rendere sempre più competitiva la rosa. Anche in Champions League, quello che è il principale obiettivo del club transalpino, non è andata meglio visto che il PSG è uscito in semifinale, sconfitto nel doppio confronto con il Manchester City (poi a sua volta battuto in finale dal Chelsea di Thomas Tuchel, che era stato allenatore del PSG fino al 29 dicembre 2020). La stagione conclusa da Mauricio Pochettino, tecnico argentino a cui è stata rinnovata la fiducia anche per questa stagione, si è chiusa con la vittoria della Coppa di Francia e della Supercoppa, ma la delusione per aver mancato gli obiettivi principali resta ed è per questo che in estate il club si è scatenato sul mercato.
La sessione di calciomercato estiva del Paris Saint-Germain è stata a dir poco esplosiva e non si può iniziare a parlarne senza partire da Leo Messi, il giocatore di calcio più forte al mondo, che dopo una lunghissima militanza ha lasciato il Barcellona (prevalentemente per motivi economici legati alla sostenibilità delle finanze del club) trasferendosi a titolo gratuito all'ombra del Tour Eiffel. Nonostante l'impatto dell'argentino non sia stato quello che ci si poteva aspettare in virtù di un periodo di adattamento al nuovo campionato che sta durando più del previsto, il passaggio ai francesi del fuoriclasse argentino resta una delle operazioni più clamorose della scorsa estate, specialmente se si pensa che è arrivato in una squadra dove già c'erano Neymar, Angel Di Maria e Kylian Mbappé, giusto per citare qualcuno dei tanti fenomeni nella rosa parigina. Leonardo, uomo mercato del PSG, si è assicurato la palma di re dei parametri zero di lusso tesserando anche altri tre profili di altissimo livello come Sergio Ramos, svincolatosi dopo 16 stagioni vissute con la maglia del Real Mardi. E che dire di Gianluigi Donnarumma, svincolatosi dal Milan e fresco di vittoria degli europei con l'Italia, e Georginio Wijnaldum, centrocampista che ha contribuito in maniera determinante ai successi del Liverpool di Jürgen Klopp.
Un altro acquisto molto importante per la squadra parigina guidata da Mauricio Pochettino è stato quello di Achraf Akimi, esterno del Marocco, che i tifosi interisti hanno apprezzato per una sola stagione in nerazzurro: giusto il tempo di vincere lo Scudetto agli ordini di Antonio Conte, poi l'ex Real Madrid e Borussia è stato acquistato dal PSG per 66,5 milioni di euro. A Parigi sono arrivati anche due calciatori portoghesi, il giovane Nuno Mendes, laterale mancino prelevato dallo Sporting in prestito con diritto di riscatto, e Danilo Pereira dal Porto, centrocampista transitato anche dal Parma nel corso della sua carriera. L'unica cessione a titolo definitivo è stata quella del terzino olandese Mitchel Bakker al Bayer Leverkusen, mentre sono stati ceduti in prestito oneroso il portiere Alphonse Areola al West Ham, Pablo Sarabia allo Sporting Lisbona, Sergio Rico al Mallorca e Rafinha alla Real Sociedad.
La scorsa annata per il Real Madrid si è chiusa con un secondo posto in campionato che ha lasciato l’amaro in bocca, poiché in caso di vittoria per i Blancos si sarebbe trattato del 35° titolo della maggiore serie spagnola. Invece il Real è arrivato alla fine con due punti di ritardo e ha visto festeggiare i rivali dell'Atletico Madrid. A fine stagione, la ventata di delusione dell’ambiente madridista ha portato a una nuova separazione da Zinedine Zidane, uomo simbolo del club a cui ha legato i suoi tanti trionfi sia da calciatore che da allenatore. Sul destino di Zizou hanno pesato anche l’eliminazione in Champions League, in semifinale dopo il doppio confronto con il Chelsea (1-1 a Madrid, 2-0 a Londra) poi vincitore della coppa, e quella in Copa del Rey (ai sedicesimi di finale contro l'Alcoyano, squadra di terza serie spagnola). Al posto del francese, che fu in grado di alzare al cielo tre Champions League consecutive nella sua prima parentesi alla guida dei Blancos, Florentino Perez ha voluto puntare su un altro ritorno, questa volta chiamando Carlo Ancelotti, mister che aveva già allenato i Blancos per due annate tra il 2013 e il 2015, conquistando anche la mitica 'Decima' (così come viene definito il decimo successo del Real in Champions League).
Dopo l’arrivo del tecnico italiano dall’Everton, nei mesi del mercato d’estate, il Real Madrid non è stato particolarmente attivo ma ha messo a segno un paio di innesti mirati. Il primo acquisto ad essere annunciato è stato David Alaba, tuttocampista austriaco che nelle ultime annate è stato elemento fondamentale nei successi del Bayern Monaco, arrivato alla corte di Ancelotti a parametro zero. Un altro colpo in mediana della società madrilena è stato Eduardo Camavinga, 18 anni, che era cercato da tanti top club europei, strappato al Rennes per 31 milioni di euro (un vero e proprio affare visto che il nome di questo ragazzo è sui taccuini degli scout di tutta l’Europa). È rientrato a Madrid per quella che sarà la sua ultima stagione Gareth Bale, dopo la fine del prestito al Tottenham, lo stesso dicasi per Luka Jovic, tornato dall'Eintracht Francoforte, e per Jesus Vallejo, dal Granada.
In estate il Real ha anche detto addio a diversi calciatori. La partenza più importante per i Blancos è quella di Sergio Ramos, difensore che dopo 16 stagioni di cui 6 con la fascia di capitano al braccio, ha lasciato il Madrid per approdare a parametro zero al Paris Saint-Germain. Ceduto anche l’altro difensore centrale, Raphael Varane, ceduto per 40 milioni di euro al Manchester United. Anche Martin Ødegaard è volato in Premier League per tornare a vestire la maglia dell’Arsenal questa volta a titolo definitivo, dopo il prestito della scorsa stagione. Altri calciatori che hanno lasciato il Real in prestito sono Brahim Diaz, finito nuovamente al Milan ma stavolta con diritto di opzione per i rossoneri, Takefusa Kubo, trasferitosi al Mallorca, e Alvaro Odriozola, approdato alla Fiorentina.