Quote Villareal-Juventus: le migliori scommesse

Scommesse Villareal-Juventus: scopri le quote di Eurobet

Martedì 22 febbraio 2022 alle ore 21:00 all’Estadio de la Cerámica di Vila-real andrà in scena uno degli ottavi di finale di Champions League che vede impegnate le squadre italiane, l’incontro tra Villarreal e Juventus. Si tratta della gara d’andata del turno, una partita quindi cruciale per il prosieguo della stagione di entrambe le squadre. Consultando le quote di Villarreal-Juventus appare evidente che i pronostici sono bilanciati e non pendono a favore di nessuna delle due formazioni. Su Eurobet l’esito 1 che indica un successo degli spagnoli è proposto a 2,70 e il segno 2 a 2,75, mentre la quota del pari è bancata a 3,15. Secondo le previsioni dei bookmaker, per quel che riguarda le scommesse su Villarreal-Juventus relative al numero di reti, c’è da considerare che l’over 2,5, proposto a 2,02, non appare così probabile, così come la quota del gol-gol che ammonta a 1,75.

Precedenti Villareal-Juventus

Non esistono precedenti tra Villarreal e Juventus nella storia della Champions League. Non c’è da stupirsi, se si considera che la squadra spagnola non vanta una lunga tradizione sportiva e che solo da un ventennio sta respirando l’aria del grande calcio, sia nazionale sia europeo.

Scavando tra gli annali, è possibile registrare l'ultimo precedente tra Villarreal e Juventus solo prendendo in considerazione una partita amichevole di preparazione estiva, datata agosto 2009. Il match terminò 1-4 a favore degli spagnoli. Santi Cazorla aprì le marcature alla fine del primo tempo, Nilmar raddoppiò all’inizio della ripresa e la doppietta finale di Robert Pirès fu intervallata dal gol della bandiera di Amauri.

 

 

Villareal

Il Villarreal è uno storico club spagnolo, fondato 99 anni fa con il nome di Club Deportivo Villarreal, poi unitosi al Club Atlético Foghetecazil. Il colore sociale della squadra è il giallo, che gli è valso nel tempo il soprannome di “El submarino amarillo”, precisamente quando una promozione nella terza divisione fu celebrata con il celebre pezzo dei Beatles “Yellow Submarine”. Si tratta di una compagine dalla tifoseria molto folkloristica, che ha vissuto più di bassi che di altri, tanto da aver raggiunto i principali palcoscenici del calcio spagnolo solo nel 1997. Nel giro di poco, però, il Villarreal cominciò a raccogliere risultati interessanti nelle competizioni UEFA e nel 2005 era già in Champions League, dove arrivò addirittura in semifinale nel 2006. Un dato storico, se si pensa che molte società più quotate come il Napoli, ad esempio, non hanno mai toccato quel traguardo in tutta la loro storia. In campionato le soddisfazioni sono state altalenanti, ma comunque ottime per la dimensione del club: il Villarreal ha dato spesso fastidio alle superpotenze in corsa per il titolo nazionale. Il Villarreal ha vinto nella sua storia 2 Coppe Intertoto e, proprio l’anno scorso, l’Europa League, battendo ai rigori il Manchester United. Nel 2008, invece, arrivò il secondo posto nella Liga. In Coppa del Re non si è mai andati oltre la semifinale. Insomma, il successo internazionale conquistato dagli spagnoli nel 2021 è da inserire a ragione nel libro delle favole calcistiche.


In Italia il Villarreal balzò agli onori della cronaca intorno al 2010, per via della militanza di Giuseppe Rossi, ma non appena il talento azzurro si infortunò la squadra conobbe un declino repentino che la portò nel 2012 alla retrocessione. 2 anni più tardi, però, la società spagnola si era già qualificata di nuovo in Europa League, ottenendo altri risultati degni di nota. Nella stagione 2019-2020 il Villarreal arrivò quinto in campionato accedendo ancora alla seconda competizione europea per club, che avrebbe vinto da lì a breve. Maccabi Tel Aviv, Sivasspor e Qarabag ebbero la peggio nel girone, mentre dai sedicesimi di finale in poi furono il Salisburgo, la Dinamo Kiev, la Dinamo Zagabria, l’Arsenal e il Manchester United a cadere.

In pochi si sarebbero aspettati che una squadra come il Villarreal potesse addirittura vincere la coppa, il che le ha dato pieno diritto di partecipare alla presente edizione della Champions. Nella fase a gruppi era presente anche il Manchester United, qualificatosi agli ottavi come primo in graduatoria e battendo gli spagnoli in entrambi gli scontri diretti, ma “il sottomarino giallo” si è rifatto tranquillamente con 3 vittorie e un pareggio, eliminando lo Young Boys e spedendo l’Atalanta direttamente ai playoff di Europa League. In campionato, invece, il Villarreal è attualmente settimo in classifica. 

Il mercato del Villarreal non è stato particolarmente ricco negli ultimi tempi. Sicuramente, a fare notizia è stato principalmente l’addio di Santi Cazorla, per due volte campione d’Europa con la Nazionale spagnola, che ha deciso di chiudere la propria carriera con la maglia dell’Al-Sadd. In estate è stato preso dal Reims l’attaccante Boulaye Dia, ma gli investimenti più importanti hanno visto la società spendere 15 milioni di Euro per il riscatto del centrocampista Juan Foyth dal Tottenham e 25 milioni per l’attaccante Arnaut Danjuma, acquistato dal Bournemouth. Via, dopo 4 anni, l’ex Milan Carlos Bacca, finito gratuitamente al Granada, dove a fine gennaio si è accasato anche Daniel Raba Antolín.

 

Juventus

La Juventus non vuole mollare il sogno della Champions, sfiorato già nel 2015 e nel 2017. Allora, in panchina c’era Massimiliano Allegri, proprio colui che è stato richiamato alla guida dei bianconeri per questa stagione. Tanti i problemi sorti negli ultimi anni: la mancanza di un vero e proprio gioco era divenuta palese e Andrea Agnelli aveva provato a correre ai ripari portando a Torino Maurizio Sarri, fresco vincitore dell’Europa League con il Chelsea e ancora ricoperto dell’alone di magnificenza che si trascinava dai tempi di Napoli. I risultati non furono molto soddisfacenti, nonostante la Juve potesse già contare su Cristiano Ronaldo e benché la stagione terminò con la vittoria dello scudetto, ad oggi l’ultimo conquistato dal club piemontese. L’esperimento di Andrea Pirlo andò sicuramente peggio e la Juventus vide interrompersi ufficialmente la sua striscia vincente nell’albo d’oro del campionato, che perdurava dal 2012. La qualificazione in Champions è stata ottenuta per il rotto della cuffia, ma la nuova annata è partita col piede sbagliato, vuoi per il bisogno di un ricambio nella rosa, vuoi per la partenza improvvisa di CR7. Solo da qualche settimana Chiellini & co. sono tornati ad infastidire Inter, Milan e Napoli, chiaramente le protagoniste principali della lotta allo scudetto. A gennaio, però, i bianconeri sono stati costretti a ingoiare la delusione della sconfitta nella Supercoppa Italiana, arrivata a pochi secondi dalla lotteria finale dei rigori. C’è da rialzare la testa e la Champions è la vetrina giusta.

La società bianconera ha una rosa di elevata qualità, potenziata soprattutto di recenti. Anche se per molti addetti ai lavori quella dell’Inter può sembrare ancora superiore, la Juve può dire la sua su tutti i fronti e dar vita a un nuovo ciclo fortunato prima di quanto ci si possa aspettare. L’Atalanta ha subito qualche flessione importante di recente e bisogna approfittarne, dato che anche quest’anno l’accesso alla prossima edizione della massima competizione europea per club è a rischio. Insomma, per tornare quelli di un tempo serve ancora uno sforzo in più. Altri errori non saranno consentiti, perché a inizio stagione troppi sono stati i punti persi contro avversarie abbordabili quali Empoli, Sassuolo o Verona.

La Vecchia Signora ha risentito chiaramente dell’addio di Cristiano Ronaldo e non è riuscita a trovare in Moise Kean ed Alvaro Morata dei degni sostituti. Di conseguenza, qualche big ne ha approfittato per portarsi in alto in classifica. In Champions League, invece, è arrivata la prima posizione nel girone anche grazie a qualche tonfo del Chelsea campione d’Europa in carica. Pesa l’assenza di Federico Chiesa, che poche settimane fa ha riportato la rottura del crociato e non sarà più abile e arruolabile fino alla prossima stagione.

La scorsa estate il calciomercato della società bianconera è stato animato da numerose trattative. Mattia Perin, che era finito in prestito al Genoa, è tornato in bianconero, così come Mattia De Sciglio, Daniele Rugani e Luca Pellegrini, che erano andati rispettivamente in prestito al Lione, al Cagliari e al Genoa. A centrocampo il colpo estivo è stato l’acquisto di Manuel Locatelli, prelevato dal Sassuolo per una quarantina di milioni di euro. Moise Kean è stato preso dall’Everton con la formula del prestito con obbligo di riscatto a 28 milioni. Il giovane Kaio Jorge è stato comprato per 1,5 milioni dal Santos. Gianluigi Buffon, liberatosi a zero è tornato al Parma, mentre Ronaldo ha deciso di tornare al Manchester United, portando a Torino 15 milioni ed altri 8 di bonus. A gennaio è stato Dusan Vlahovic a rimpiazzare il portoghese, al costo di 70 milioni ed oltre 10 di bonus destinati alla Fiorentina. Sempre in inverno, dal Borussia Monchengladbach è arrivato il centrocampista Denis Zakaria per 4,5 milioni. Aaron Ramsey è stato spedito in prestito ai Rangers, mentre Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur sono andati Tottenham. L’attaccante svedese per quasi 40 milioni e il centrocampista uruguaiano per 25 milioni.