quote Italia-Galles | scommesse rugby 6 nazioni

quote scommesse italia-galles

Quote Rugby Italia-Galles: scopri le scommesse sul Sei Nazioni

 

La seconda giornata del Sei Nazioni 2019 vedrà sfidarsi le nazionali di rugby di Italia e Galles sabato 9 febbraio alle 17:45 allo Stadio Olimpico di Roma. Visti i risultati non esattamente esaltanti della rappresentativa azzurra nell’ultimo periodo (gli Azzurri hanno colto risultati positivi soltanto contro nazionali meno quotate come la Georgia e il Giappone), il favore dei pronostici appare nettamente a favore della nazionale gallese.

I dragoni allenati dal commissario tecnico Warren Gatland non perdono da undici partite consecutive: la loro striscia positiva inaugurata durante la scorsa edizione del Sei Nazioni proprio contro l’Italia (Azzurri battuti 38-14) e proseguita nei test match con le squadre dell’Emisfero australe (battute Francia, Sudafrica, due volte l’Argentina, poi Scozia, Australia, Tonga e Sudafrica). L’Italia, invece, viene da due sconfitte contro Australia e Nuova Zelanda e contro il Galles ha perso tutte e dieci le ultime partite disputate.

Sembra invece poco probabile lo scenario del pareggio, risultato bancato per questo motivo con una quota molto alta. A meno di una grande impresa degli Azzurri l’esito dell’incontro tra Italia e Galles dovrebbe concludersi con una vittoria senza troppi problemi per la nazionale britannica.

 

I precedenti di Italia-Galles

I precedenti tra le nazionali di rugby dell’Italia e del Galles sono in totale 26 calcolando le gare disputate dal 1994 a oggi. Nel testa a testa contro i Dragoni, gli Azzurri possono vantare appena due vittorie che risalgono al 2003 e al 2007 (10 marzo 2007, 23-20 per l’Italia). Entrambi i successi dell’Italia sono arrivati tra le mura amiche (nello specifico davanti al pubblico dello Stadio Flaminio di Roma).

L’ultima volta che Italia e Galles si sono affrontate risale all’edizione 2018 del Sei Nazioni: nella gara giocata al Principality Stadium di Cardiff lo scorso 11 marzo 2018 il punteggio è stato di 38 a 14 per i gallesi con tre trasformazioni di Anscombe e mete di Parkes, North e Hill, mentre per gli azzurri una sola meta di Minozzi e una trasformazione di Allan. L’anno precedente, nel Sei Nazioni 2017, la sconfitta per l’Italia era stata ancora più pesante con il Galles che aveva trovato la sua ennesima affermazione contro gli italiani con il punteggio di 7-33 allo Stadio Olimpico di Roma (per gli Azzurri una meta di Gori e una trasformazione di Canna, per i gallesi quattro calci di punizione e una trasformazione realizzati dallo scatenato Halfpenny. La sconfitta con il margine più ridotto degli ultimi tempi è il 23-19 con cui l’Italia ha perso il 5 settembre 2009 in Galles. 

ItalRugby al Sei Nazioni

 

Conosciuta anche come ItalRugby, la nazionale italiana di rugby è la selezione maschile di rugby a 15 che rappresenta l'Italia in ambito internazionale. Fondata nel 1929, al termine del primo campionato di rugby union italiano, opera sotto la giurisdizione della Federazione Italiana Rugby. Dalla sua nascita l’Italia non ha mai ottenuto grandi risultati in questa disciplina. Dagli anni ’30 prese parte alla Torneo Fira cercando di contrastare il dominio della Francia ma finendo per giocarsela più con nazionali come la Romania.

Nel secondo dopoguerra e a seguire negli Anni ’60 e ’70 gli Azzurri rimasero alla periferia del rugby che contava, senza poter affrontare le rappresentative britanniche e la Francia che davano vita al Cinque Nazioni. Il periodo a cavallo della seconda metà degli anni settanta e ottanta è stato uno dei periodi migliori dell’Italia, per risultati e crescita complessiva a livello internazionale. A sancire questi progressi contribuì il primo incontro ufficiale con una nazionale dell'International Rugby Board, il 22 ottobre 1983 l'Australia scese in campo contro gli Azzurri a Rovigo (il match terminò 29-7 per gli australiani). Per il rugby italiano, fu il primo passo mosso verso l'ingresso nel club delle grandi Nazionali dell'IRB. Nel 1987 l’Italia aderì all’International Rugby Union, federazione che radunava le principali realtà mondiali della palla ovale e nello stesso anno fu inclusa tra le nazionali che avrebbero partecipato alla prima edizione della Coppa del Mondo di rugby.

Fino ad oggi, tuttavia, nella kermesse mondiale non è mai riuscita a superare la prima fase a gironi.  Fino al 1997, fu impegnata nel campionato europeo sotto le sue varie denominazioni (Torneo FIRA, Coppa delle Nazioni, Coppa FIRA), torneo del quale vinse proprio l'ultima edizione a cui prese parte, nel biennio 1995-97. Nel 1998 dopo due vittorie di prestigio su Irlanda e Scozia ci fu la svolta più importante per il rugby nazionale: il comitato del Cinque Nazioni, riunitosi a Parigi il 16 gennaio 1998, decise di ammettere l'Italia al torneo a partire dal 2000.

Dall'inizio del nuovo millennio la nazionale italiana di rugby è annualmente impegnata nel Sei Nazioni, torneo che la vede misurarsi contro le migliori compagini nazionali europee: Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia. Ammessa fin dal 2000 nel novero delle Nazioni di prima fascia (gruppo che comprende le squadre del Sei Nazioni e quelle del Rugby Championship), oggi l'Italia occupa il 13º posto nel ranking di World Rugby. L’attuale commissario tecnico della nazionale italiana è il coach 'irlandese Conor O'Shea che è stato ingaggiato dalla Federazione Italiana Rugby lo scorso 25 marzo 2016 per succedere al francese Jacques Brunel. O’Shea ha assunto la carica di commissario tecnico a partire dal mese di maggio dello stesso anno, subito dopo aver terminato il suo vincolo contrattuale con gli Harlequins, compagine che milita nelle English Premiership.

L’Italia ha avuto diversi giocatori rappresentativi: tra questi come non citare l’oriundo Diego Dominguez, miglior marcatore della storia azzurra, o i fratelli Mirco e Mauro Bergamasco e più recentemente Martin Castrogiovanni. L’attuale capitano della nazionale italiana è un altro italo-argentino, Sergio Parisse, terza linea dello Stade Française, che veste la maglia dell’Italrugby ormai dal 2002. 

La nazionale Gallese al 6 Nazioni

 

La Nazionale gallese di rugby a 15 è la squadra che rappresenta il Galles in ambito internazionale. Con Inghilterra, Francia, Irlanda, Scozia e Italia, essa prende parte al torneo del Sei Nazioni, competizione che nel corso della sua storia ha vinto in totale ben 37 volte, la più recente delle quali nel 2012, realizzando il Grande Slam (ossia la vittoria di tutti gli incontri della manifestazione). La nazionale dei Dragoni ha inoltre preso parte a tutte le edizioni della Coppa del Mondo sin dalla sua prima organizzazione nel 1987. La rappresentativa gallese opera sotto la giurisdizione della federazione rugbistica gallese, la Welsh Rugby Union, istituita nel 1881.

In quello stesso anno il Galles disputò il suo primo incontro internazionale misurandosi contro l'Inghilterra. Nella lunga tradizione rugbistica del Galles si possono individuare due periodi particolarmente ricchi di successi: il primo che si può datare tra il 1900 e il 1911, vide i rugbisti gallesi affermare il proprio dominio nell'Home Nations Championship (così com’era chiamato all'epoca quello che è oggi conosciuto come Sei Nazioni). La nazionale gallese, inoltre, ottenne la vittoria per 3-0 contro la Nuova Zelanda al Cardiff Arms Park nella prima partita tra i due Paesi che risale all’anno 1905. Il secondo periodo aureo della nazionale di rugby gallese si può datare tra il 1969 e il 1982: in questo periodo la rappresentativa dei Dragoni registrò ben 8 vittorie nel torneo delle Cinque Nazioni mettendo a segno 4 Grandi Slam.

Nella Coppa del Mondo di rugby 1987, ovvero la prima edizione della storia, il Galles fu in grado di raggiungere la semifinale e poi vinse la finale per il terzo posto e quarto posto, risultato che ancora oggi costituisce il suo miglior piazzamento nella competizione. Nel 1999 il Galles ha ospitato la quarta edizione della Coppa del Mondo di Rugby (la prima dopo l'apertura al professionismo nel rugby a 15), manifestazione poi vinta dall'Australia. Dall’inizio del Torneo, nel 1883, il Galles ha raccolto 26 vittorie, secondo solo all’Inghilterra con 28 successi. Lo stadio interno del Galles è il Millennium Stadium di Cardiff, che dopo il suo completamento nel 1999 ha preso il posto del National Stadium al Cardiff Arms Park. La tenuta tradizionale della nazionale gallese di rugby è costituita da maglia rossa, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi.

L’attuale commissario tecnico del Galles è il neozelandese Warren Gatland in carica dal 2007, mentre il capitano della rappresentativa è Alum Wyn Jones, seconda linea in forza ai gallesi dell’Ospreys. Dieci giocatori gallesi fanno parte dell'International Rugby Hall of Fame e uno di essi, Gareth Edwards, è incluso anche nella World Rugby Hall of Fame. Per il Sei Nazioni 2019 Gatland ha convocato 39 giocatori. Nei giorni scorsi, tuttavia, per il Galles c’è stata una defezione importante a causa dell’infortunio di Taulupe Faletau (rugbista nativo di Tonga, ma che ha giocato in Galles dal 2009 al 2016 e per questo veste la maglia biancorossa) avvenuto nel corso di un match di coppe europee fra la sua squadra di club, il Bath, e i London Wasps. Faleteau era tornato a giocare non da molto, dopo che lo scorso ottobre aveva riportato un altro infortunio. 

Cerchi le migliori quote su Italia-Galles DI RUGBY? Le migliori quote scommesse su ITALIA-GALLES E SUl 6 Nazioni ti aspettano ONLINE su Eurobet.it!