A circa una settimana dall'inizio del Tour de France 2025, l'attenzione degli appassionati è già alta nei confronti di quello che è uno degli appuntamenti ciclistici più attesi dell'anno. La Grand Boucle, com'è soprannominata la corsa (la traduzione letterale sarebbe il Grande Ricciolo, con cui s’intende la forma del percorso che gira attorno al Paese fino a giungere nella capitale francese Parigi) ha ovviamente già una lista di favoriti per la vittoria. I principali indiziati per trionfare quest'anno nei pronostici sul Tour de France basati sulle quote scommesse della corsa francese si possono restringere a una rosa di tre nomi: Tadej Pogačar (la cui vittoria viene quotata a 1.35), tre volte vincitore nel 2020, 2021 e 2024, Jonas Vingegaard (il cui successo viene dato a 3.20), e vincitore delle edizioni 2022 e 2023, e Remco Evenepoel (il cui successo a Parigi in maglia gialla può valere 11.00 volte la puntata iniziale). In successione troviamo poi João Almeida a 18.00, Florian Lipowitz a 31.00, Primož Roglič a 34.00 e Matteo Jorgenson a 51.00.
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Conosciamo meglio quali sono i profili dei favoriti nei pronostici sul Tour de France 2025, passando in rassegna le principali informazioni (età, nazionalità, squadra di appartenenza e palmares).
Nato nel 1998 a Komenda, a 25 km di distanza dalla capitale slovena di Lubiana, Tadej Pogačar è attualmente sotto contratto con l'UAE Team Emirates XRG. Pogi, com'è soprannominato affettuosamente, è diventato professionista dal 2019 e da allora si è imposto all'attenzione della scena mondiale come uno tra i ciclisti più completi nella storia di questo sport (in molti lo paragonano addirittura al leggendario Eddy Merckx). Fortissimo in salita e sul passo, ha spunto e velocità su arrivi ristretti ed è anche un ottimo cronoman. Grazie alle sue caratteristiche Pogačar è validissimo sia nelle corse a tappe come i Grandi Giri sia nelle corse di un giorno come ad esempio le Classiche monumento. Nel 2021 e nel 2022 ha chiuso al primo posto dell’UCI World Ranking, la classifica generale dei ciclisti professionisti. In carriera ha vinto tre volte il Tour de France (2020, 2021 e 2024) dove ha ottenuto il secondo posto nel 2022 e nel 2023, un Giro d’Italia (2024), tre Liegi-Bastogne-Liegi (2021, 2024 e 2025), quattro edizioni del Giro di Lombardia (2021, 2022, 2023 e 2024), due del Giro delle Fiandre (2023 e 2025), una Parigi-Roubaix (2025), due edizioni della Tirreno-Adriatico (2021 e 2022), tre volte la Strade Bianche (2022, 2024 e 2025), tre UAE Tour (2021, 2022 e 2025), due volte la Freccia Vallone (nel 2023 e nel 2025), una Parigi-Nizza (nel 2023), l'Amstel Gold Race (nel 2023) In carriera ha vinto anche un bronzo nella corsa in linea ai Giochi olimpici di Tokyo del 2020.
Jonas Vingegaard Rasmussen, corridore del team Visma-Lease a bike, è nato il 10 dicembre 1996 a Hillerslev, in Danimarca ed è diventato professionista nel 2019. A livello tecnico possiede caratteristiche di passista-scalatore, il che vuol dire che è molto forte sia nei tratti pianeggianti, dov’è capace di mantenere un'andatura sostenuta e regolare mediante una pedalata ritmica e veloce, sia nelle tappe in salita. Le sue abilità si sono viste soprattutto al Tour de France: dopo il secondo posto del 2021, sono arrivate le due vittorie consecutive nel 2022 e nel 2023. Nella stagione 2025 il suo miglior risultato è stato il secondo posto al Criterium du Dauphiné.
Nato nel 2000 ad Aalst, nelle Fiandre orientali, figlio del ciclista Patrick Evenepoel, dopo aver iniziato a fare sport giocando a calcio con le giovanili di Anderlecht e PSV Eindhoven e aver vestito persino la maglia della nazionale belga under 15, Remco Evenepoel ha iniziato la carriera ciclistica nel 2017, dominando da junior con titoli mondiali ed europei in linea e a cronometro nel 2018. Diventato professionista nel 2019 con la Deceuninck-Quick Step, vincendo la Clásica San Sebastián e l’argento mondiale a cronometro. Nel 2020, un grave infortunio al Giro di Lombardia ne ha frenato l'ascesa, ma è tornato nel 2021. Nel 2022 vince la Vuelta a España e il campionato mondiale in linea. Nel 2023 e nel 2024 ha conquistato il mondiale a cronometro e nel 2024 due ori olimpici a Parigi (cronometro e strada), confermandosi tra i fenomeni del ciclismo. Tra le classiche monumento conta due successi consecutivi (2022 e 2023) nella Liegi-Bastogne-Liegi.
Per la prima volta dal 2020, il Tour de France 2025 si svolgerà interamente all’interno dei confini francesi. La 112ª edizione della Grande Boucle prenderà il via il 5 luglio da Lille e si concluderà a Parigi il 27 luglio, dopo aver attraversato 11 regioni e 34 dipartimenti per un totale di 3.338,8 chilometri e 52.500 metri di dislivello positivo. Il percorso si snoderà tra le bellezze paesaggistiche della Normandia, della Bretagna, della Nuova Aquitania e dell'Alvernia-Rodano-Alpi, offrendo agli appassionati un itinerario affascinante e variegato.
Il tracciato comprende 21 tappe: 7 pianeggianti, 6 mosse, 6 di montagna - 5 delle quali con arrivo in quota - e 2 cronometro individuali. Sono previsti due giorni di riposo, martedì 15 luglio e lunedì 21 luglio.
Dopo tre tappe pianeggianti nell’Hauts-de-France, il gruppo entrerà in Normandia, affrontando un primo test sulle colline locali. Il momento chiave potrebbe arrivare già al sesto giorno con la prima cronometro individuale, un percorso poco ondulato adatto agli specialisti come Remco Evenepoel. Nei giorni successivi, la corsa proseguirà tra Normandia e Bretagna con due tappe vallonate pensate per i puncheur, seguite da un fine settimana relativamente tranquillo nella Mayenne e nel Centro-Valle della Loira, favorevole ai velocisti.
La vera svolta arriverà con la decima tappa, quando il Tour entrerà nel Massiccio Centrale, attraversando il parco naturale dei Vulcani dell'Alvernia. Saranno affrontate otto salite classificate, tra cui l’arrivo in quota al Puy de Sancy (3,3 km all’8%). Dopo un giorno di riposo a Tolosa, l’undicesima tappa si svolgerà nelle sue vicinanze e offrirà un’opportunità per le ruote veloci.
La montagna si prenderà definitivamente la scena nella 12ª tappa con l’ingresso nei Pirenei: dopo 100 km pianeggianti, i corridori affronteranno il Col du Soulor (11,9 km al 7,3%) e il terribile Hautacam (13,6 km al 7,8%). La 1eª tappa proporrà una cronometro con arrivo in salita al Peyragudes (8 km al 7,9%). Il giorno successivo, la 14ª tappa sarà una delle più dure dell’intero Tour: si scaleranno il Tourmalet (19 km al 7,4%) e l’arrivo a Luchon-Superbagnères (12,4 km al 7,3%). Dopo una giornata mossa e adatta agli attaccanti, la corsa si fermerà a Montpellier per l’ultimo giorno di riposo.
Il Tour entrerà poi in Provenza con la spettacolare 16ª tappa, caratterizzata dall’arrivo in vetta al Mont Ventoux (15,7 km all’8,8%). La 17ª frazione sarà più agevole, prima che le Alpi si presentino con tutta la loro durezza nella 18ª tappa, che includerà il Col du Glandon, il Col de la Madeleine e il Col de la Loze, tre salite fuori categoria. Anche la 19ª sarà decisiva, con altre cinque salite, tra cui due fuori categoria e un finale selettivo a La Plagne.
L’ultima occasione per i colpi di scena arriverà nella 20ª tappa, vallonata e insidiosa nel Giura. Infine, il 27 luglio, il Tour terminerà a Parigi con l’arrivo nella capitale e un passaggio simbolico sulla collina di Montmartre, in omaggio ai Giochi Olimpici del 2024.