Quote Granada-Napoli: le migliori scommesse

Scommesse Granada-Napoli: scopri le quote di Eurobet

Giovedì 18 febbraio alle ore 21:00 il Nuevo Estadio de Los Carmenes ospiterà l'incontro di andata dei sedicesimi di finale di UEFA Europa League tra i padroni di casa del Granada e il Napoli. Mentre i partenopei sono degli habitué della competizione, per gli andalusi si tratta della prima partecipazione in assoluto al trofeo, per cui essere arrivati alla fase a eliminazione diretta costituisce già un traguardo di cui andare fieri. Consultando le quote di Granada-Napoli offerte su Eurobet si può constatare come per questo match d'andata i bookmakers vedano favorita la squadra italiana allenata da Rino Gattuso: il 2 dei partenopei è quotato a 2,20 mentre l'1 paga a 3,25 e la X è offerta a 3,35.

Guardando le proposte per le scommesse su Granada-Napoli sembra difficile scegliere tra under e over 2,5 (anche se in Liga spesso il Granada è una squadra da under), mentre i bookmakers sembrano essere più convinti del gol-gol, pagato a 1,70, rispetto al no gol offerto a 2,02.

Precedenti Granada-Napoli

Come avranno già potuto osservare gli amanti delle statistiche, tra Granada e Napoli non esiste alcun tipo di precedente, né in Europa League né in altra competizione, neanche in amichevole. Si tratta dunque del primo confronto in assoluto tra le due squadre. Ad ogni modo non è la prima volta che i partenopei incrociano una squadra spagnola (nella loro storia hanno affrontato Villarreal, Real Madrid, Athletic Bilbao, Barcellona, Real Sociedad e Valencia): il bilancio complessivo del Napoli contro club della Liga racconta di 18 partite disputate con 5 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte. 

 

Granada

Il Granada Club de Fútbol, conosciuto più semplicemente come Granada, è un club calcistico che rappresenta l'omonima città spagnola situata nella comunità autonoma dell'Andalusia. Fondato nel 1931 con il nome di Club Recreativo Granada, oggi la società è gestita da una proprietà cinese (Daxian 2009 SL) che ne ha rilevato il controllo nel 2016, mentre in precedenza (dal 2009 al 2016) apparteneva alla famiglia italiana dei Pozzo, già proprietaria di altre due club di calcio, Udinese e Watford. Negli ultimi anni questa squadra, che non può vantare trofei nel suo palmares (i migliori risultati sono un 6° posto in Primera División nel '72 e nel '74, e una finale di Coppa di Spagna nel '58-'59) ha conosciuto un discreto sviluppo passando dalla Segunda División ad essere stabilmente in Liga.

Nella stagione 2019-2020 il Granada è arrivato ad essere semifinalista di Copa del Rey eliminando squadre come il Valencia CF, campione in carica della precedente edizione e si è classificato al settimo posto in campionato. Questo risultato ha consentito al club di qualificarsi per la prima volta nella sua storia alla UEFA Europa League, accedendo alla fase preliminare. Durante l'estate del 2020 i biancorossi hanno eliminato gli albanesi del Teuta, i georgiani della Locomotive Tbilisi e gli svedesi del Malmö. In questo modo la squadra allenata da Diego Martinez ha potuto festeggiare l'ingresso alla fase a gironi, brillantemente superata classificandosi al secondo posto dietro al PSV. Ai sedicesimi di finale il Granada incontrerà il Napoli. 

In estate il club biancorosso ha speso circa una ventina di milioni di euro per rinforzarsi. Il principale colpo di mercato è stato quello che ha portato in Andalusia l'attaccante Luis Suarez (soltanto omonimo del 'pistolero' uruguagio ex Barça, oggi all'Atletico Madrid), bomber colombiano di passaporto spagnolo acquistato per 7. milioni di euro dal Watford. Altri 5 milioni sono stati spesi per Luis Milla, centrocampista spagnolo prelevato dal Tenerife. In mediana è arrivato anche l'ex romanista Maxime Gonalons, acquistato dai giallorossi per poco meno di 3 milioni di euro. Preso anche un rinforzo offensivo di prospettiva come Alberto Soro, ala destra cresciuta nel Real Madrid. Ma la dirigenza dei Nazaríes (così come sono soprannominati il Granada e i suoi tifosi per via delle origini arabe legate alla dinastia dei sultani Nasridi), ha pensato a rinforzare anche le corsie esterne difensive inserendo Dimitri Foulquier, dal Watford e Adrián Marin dall'Alavés.

Oltre allo svincolato Jorge Molina, 38enne attaccante reduce dall'esperienza al Getafe, in attacco alla squadra spagnola è arrivato anche Kenedy, ala sinistra brasiliana in prestito dal Chelsea. Sempre in prestito sono giunti a Granada due difensori centrali di ottime prospettive come Jesus Vallejo del Real Madrid e Nehuen Perez dell'Atletico Madrid. Infine, sempre dal Watford, con cui il Granada continua a mantenere ottimi rapporti nonostante non faccia più capo alla stessa proprietà, è arrivato in prestito il talentuoso fantasista portoghese Domingos Quina. Dal punto di vista delle cessioni, il Granada è riuscito a preservare gli elementi più preziosi in rosa, e ha visto andar via a titolo gratutito elementi come il turco Köybasi (Caykur Riezspor), José Antonio Gonzalez (Recreativo Huelva), Bernardo Cruz (Cordoba) e Alvaro Vadillo (Celta Vigo).

Napoli

L'annata 2019-2020 non verrà certamente ricordata come una delle migliori del passato recente del Napoli. Se non fosse stato per la vittoria della Coppa Italia, che oltre ad impreziosire ulteriormente la bacheca dei partenopei ha consentito al club di qualificarsi direttamente alla fase a gironi dell'UEFA Europa League, infatti, la squadra si sarebbe dovuta accontentare di un settimo posto. E dire che ad un certo punto della stagione, persino questo piazzamento sembrava irraggiungibile. Ma cosa è successo di così significativo da determinare un crollo delle prestazioni della squadra che nelle ultime stagioni aveva rivaleggiato con la Juventus per la lotta al titolo?

La risposta va rintracciata nelle grandi difficoltà manifestate dalla squadra azzurra durante i primi mesi della stagione, la seconda iniziata agli ordini di Carlo Ancelotti. Nonostante il suo background da tecnico vincente, il mister di Reggiolo, diventato una leggenda con il Milan e poi andato a vincere in giro per l'Europa con squadre come Real, Chelsea, PSG e Bayern Monaco, ha inaspettatamente perso il controllo dello spogliatoio. Il Napoli, oltre ad una lunga serie di cattivi risultati, si è trovato a fare i conti con un ammutinamento a seguito di una sconfitta europea, con la squadra che si è rifiutata di andare in ritiro. Da lì è nata una forte querelle tra i giocatori e la società per via delle multe. Ne è nato un tourbillon di polemiche che ha investito squadra e club e che alla fine ha portato all'esonero di Ancelotti nel mese di dicembre.

Al suo posto, Aurelio De Laurentiis ha scelto un ex giocatore di Ancelotti, Ringhio Gattuso, reduce dalla bruciante (poiché in un momento di grande caos societario aveva ottenuto buoni risultati senza essere confermato) esperienza con il suo Milan e desideroso di riscatto. Un riscatto che è arrivato alla guida del Napoli, poiché Rino dal suo avvento sulla panchina azzurra è riuscito a raddrizzare il timone e a riportare in carreggiata la sua nuova squadra, conducendola non solo alla vittoria della Coppa Italia ai rigori contro la Juventus, ma a un insperato settimo posto. Il buon lavoro svolto alla guida dagli azzurri è valso la conferma in panchina per Gattuso e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli in estate ha provato a rinforzare la rosa a sua disposizione.

Il calciomercato del Napoli, tuttavia, è stato monopolizzato dal grosso investimento fatto per acquistare Vitor Osimhen, attaccante nigeriano classe 1998, di bellissime speranze, prelevato a peso d'oro dai francesi del Lille, a cui gli azzurri hanno corrisposto la cifra di ben 70 milioni di euro, che diventeranno 80 al raggiungimento di determinati obiettivi previsti dal contratto. Con un solo acquisto, il Napoli ha raddoppiato i soldi spesi nell’estate del 2019 per Hirving Lozano, costato 40 milioni di euro e fino a quel momento acquisto più costoso della storia del club. Nelle ultime ore del mercato estivo è arrivato a Napoli anche Tiemoué Bakayoko, centrocampista francese preso in prestito dal Chelsea su richiesta di Gattuso con cui aveva già lavorato al Milan.

La cessione più importante del club partenopeo è stata quella di Allan, che ha lasciato Napoli per raggiungere Carlo Ancelotti all'Everton in Premier League a fronte di un esborso di 28 milioni di euro (diventeranno 31 al raggiungimento di alcuni bonus) da parte degli inglesi. Durante il mercato di gennaio, dopo essere rimasto fuori rosa per 7 mesi in contrasto con la società per via del rinnovo, Arek Milik è stato ceduto al Marsiglia per 8 milioni di euro. Nella stessa finestra di mercato è stato venduto anche Fernando Llorente all'Udinese, mentre Kevin Malcuit si è trasferito in prestito secco alla Fiorentina.