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SCOMMESSE NAPOLI - LIVERPOOL

Il Napoli in Champions

È stata un’estate strana quella vissuta dal Napoli. L’atmosfera attorno alla squadra partenopea è stata contraddistinta da due fasi, una di entusiasmo generale per l’arrivo in panchina di Carlo Ancelotti, preso in sostituzione del pur bravo Maurizio Sarri, e l’altra di depressione e malcontento (sfociata anche in una dura contestazione da parte della tifoseria) per il calciomercato condotto dalla società di Aurelio De Laurentiis che non ha comprato alcun top player come sognavano i supporter.

Il mercato ha presto messo in secondo piano l’arrivo di un tecnico vincente come Ancelotti, in quanto l’opinione di parte di stampa, addetti ai lavori e semplici tifosi da bar, era che il club azzurro avrebbe faticato ad esprimersi sui livelli raggiunti nelle scorse stagioni in virtù dell’efficace e prepotente miglioramento delle concorrenti (solo per citarne qualcuno, si pensi alla Juve con Cristiano Ronaldo, Bonucci, Emre Can, al Milan che ha preso Higuain, l’Inter che ha preso de Vrij, Nainggolan, Keita e Lautaro).

L’idea di De Laurentiis e dei suoi uomini mercato, evidentemente condivisa da Ancelotti, è che la squadra a disposizione costituisca una buona, anzi ottima base su cui lavorare. In fondo il Napoli, a parte due pedine importanti come Reina e Jorginho, ha mantenuto tutti i suoi elementi cardine, andando a puntellare quei reparti in cui c’era bisogno di alternative. In porta è stato acquistato Alex Meret, ritenuto unanimemente come uno dei possibili crack per il ruolo di portiere a livello di club e in azzurro. Sfortunatamente il ragazzo si è subito infortunato e per quello sono arrivati anche i due esperti Karnezis (ex Udinese e Watford) e Ospina (portiere dell’Arsenal e della nazionale colombiana).

In difesa è arrivato il giovane terzino Malcuit e c’è stato poi il ritorno di Maksimovic che Ancelotti proverà a recuperare. A centrocampo è stato inserito a peso d’oro lo spagnolo Fabian Ruiz, talento del Betis Siviglia che pian piano sta entrando nei meccanismi di Ancelotti. Per quanto riguarda gli innesti sul fronte offensivo, non è arrivato Cavani come tutti si auguravano, bensì due giocatori che abbinano tecnica e velocità come Simone Verdi e Amin Younes. La volontà della società è evidente: sperare di recuperare al cento per cento il polacco Arek Milik, un attaccante sul quale il Napoli ha puntato tantissimo al momento dell’acquisto dall’Ajax due stagioni fa, ma che è stato bersagliato da infortuni alle ginocchia e per questo motivo non ha avuto la giusta continuità costringendo Sarri a inventarsi Mertens come centravanti mascherato.

A dispetto dei pronostici, il Napoli è partito bene in campionato ed è l’unica squadra che tiene il passo della Juve. In Champions il girone è difficilissimo contro corazzate del calibro di Paris Saint-Germain, Liverpool, senza contare la mina vagante Stella Rossa che ha fermato i partenopei in casa (0-0), l’arma del Napoli però si chiama Carlo Ancelotti, uno che questo torneo l’ha vinto non una, ma tre volte entrando nell’olimpo dei tecnici più vincenti di sempre della competizione. Starà a lui inventarsi qualcosa per alimentare le chance di passare un girone di ferro.  

Quote scommesse Napoli-Liverpool

La partita di Champions League tra Napoli e Liverpool offre moltissimi spunti in ottica scommesse. Nonostante giochi davanti al pubblico di casa, che in questo stadio più che in altri fa maggiormente la differenza, il Napoli non è considerato la squadra favorita per la vittoria del match: il successo dei partenopei paga 3,60, una quota quasi doppia rispetto alla vittoria del Liverpool che invece viene dato a 2,00.

In tal senso potrebbe convenire dare fiducia ai bookmakers, viste la partenza a razzo del Liverpool in Premier League e anche la prova fornita ad Anfield contro il Paris Saint-Germain (3-2 per i reds). Essendo due squadre puntano molto sul gioco offensivo si possono tentare anche delle giocate riguardanti la possibilità che entrambe le formazioni segnino (1,53), oppure che l’incontro abbia parecchi goal (over 2,5 a 1,57).

Un’altra buona scelta per far incrementare il potenziale montepremi della vostra schedina potrebbe essere giocare una combo con il 2 del Liverpool e un over 1,5. Guardando ai risultati esatti, qualora ipotizzaste una vittoria di misura del Napoli l’1-0 paga 13,00 volte la posta, mentre il 2-1 è dato a 11,50. Molto gettonate tra gli scommettitori anche le puntate sullo 0-2, pagato a 13,50 e sull’1-3 bancato a 15,00.

 

I precedenti di Napoli-Liverpool

Non è la prima volta che Napoli e Liverpool incrociano le proprie strade. I precedenti ufficiali tra i partenopei e gli inglesi risalgono alla fase a gironi dell’edizione 2010-2011 dell’Europa League. Il sorteggio di Nyon fece capitare entrambe le squadre nel gruppo K insieme allo Steaua Bucarest e l’FC Utrecht. Nel doppio confronto della fase a gironi il Napoli, che all’epoca era allenato da Walter Mazzarri e poteva contare su Lavezzi e Cavani pareggiò col risultato di 0-0 nella partita d’andata giocata allo Stadio San Paolo. Nella gara di ritorno giocata ad Anfield, invece, ad imporsi fu il Liverpool allenato all’epoca da Roy Hodgson: dopo essere stati colpiti da una rete del Pocho Lavezzi, i reds si affermarono in rimonta con una memorabile tripletta messa a segno dall’eterno capitano degli scouser Steven Gerrard tra il 76’ e il 90’.

Alla fine sia il Liverpool, sia il Napoli, avanzarono ai sedicesimi di finale della competizione. L’ultimo incontro tra le due squadre risale all’estate appena trascorsa, in una gara d’esibizione giocata a Dublino a inizio agosto. All'Aviva Stadium fu travolto 5-0 dai vicecampioni d'Europa allenati da Jurgen Klopp. In quella partita andarono a segno nel primo tempo Milner e Wijnaldum, mentre nella ripresa ci furono un gran goal di Salah e le reti di Sturridge e Alberto Moreno. I precedenti, insomma, non giocano a favore della squadra partenopea che, anche in virtù del pareggio rimediato a Belgrado, dovrà fare il possibile per portarsi a casa i tre punti altrimenti vedrà complicarsi ulteriormente le chance di passare il girone e approdare agli ottavi di finale.

Il Liverpool vicecampione d'Europa

Dopo la finale di Champions League persa 3-1 contro il Real Madrid, il Liverpool vicecampione d’Europa si è rituffato nella nuova stagione con lo spirito giusto per voltare pagina dopo la brutta scoppola rimediata nella partitissima di Kiev. Klopp deve essere riuscito a trovare le parole giuste per motivare i suoi visto che i reds sono attualmente al comando della Premier League a punteggio pieno dopo aver vinto le prime sei partite di campionato e hanno fatto registrare la migliore partenza nel torneo nel corso della loro storia ultracentenaria.

Sospinto dalla velocità e dalla tecnica di due assi come Mané e Salah, dai colpi di genio di Roberto Firmino e dal calore della Kop, il settore più acceso del tifo di Anfield, il Liverpool punta dichiaratamente a sfidare il Manchester City di Pep Guardiola per il titolo di Campione d’Inghilterra. Un’impresa che al club del Merseyside non riesce dalla lontana stagione 1989-1990, quando il campionato si chiamava ancora First Division e non ancora Premier League.

L’ultimo trofeo, invece, è la Coppa di Lega inglese vinta nel 2012 (l’ottava nella storia del Liverpool, un record assoluto nel Regno Unito). Anche per questo motivo, la proprietà americana del Liverpool durante la sessione estiva ha condotto un mercato sopra le righe, contraddistinto da pochi ma costosissimi trasferimenti. Al posto del tedesco Loris Karius (ceduto in prestito al Besiktas) portiere che fu protagonista in negativo della finale contro il Real Madrid con due errori marchiani, è arrivato Alisson dalla Roma. Il brasiliano è unanimemente ritenuto uno dei migliori interpreti mondiali nel ruolo di portiere (è stato pagato 62,5 milioni) oltre ad avere una tecnica da centrocampista col pallone tra i piedi.

Anche il centrocampo, orfano di Alexander Oxlade-Chamberlain ai box per un brutto infortunio, è stato notevolmente rinforzato: la linea mediana si è arricchita con il dinamismo di Naby Keita (centrocampista guineano acquistato già la scorsa stagione ma lasciato in prestito al RB Lipsia, club che ne deteneva il cartellino) e la solidità di Fabinho, mediano brasiliano acquistato dai francesi del Monaco. L’unico rinforzo in un attacco già stellare è stato l’ex interista Xerdan Shaqiri. Lo svizzero-kosovaro è stato acquistato dallo Stoke City, retrocesso in Championship. Inoltre va sottolineato come – ad eccezione di Emre Can, finito alla Juventus a parametro zero – il Liverpool sia riuscito a trattenere tutti i suoi pezzi pregiati a partire da Mohamed Salah, che la scorsa stagione è stato letteralmente imprendibile per chiunque. Oltre a Karius, infatti, gli unici a lasciare il Merseyside sono stati il portiere gallese Danny Ward, ceduto al Leicester City, il centrale difensivo estone Ragnar Klavan, finito al Cagliari, e alcuni giovani ceduti in prestito per fare esperienza. Certamente delle cessioni indolori.  

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