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Quote Napoli-Parma: le migliori scommesse

Napoli e Parma si affronteranno allo stadio San Paolo di Napoli il prossimo 14 dicembre 2019 alle 18:00. La sfida di sabato, in ottica scommesse, non è tra le più equilibrate a giudicare dalle quote Napoli-Parma stilate da Eurobet.it. I quotisti ritengono favorito il Napoli, probabilmente per via del valore della rosa e del fattore casalingo: il segno 1 è quotato a 1,33. Il 2 del Parma, invece, paga a 9,00. Tra le quote Napoli-Parma, l'eventuale pareggio, esito verificatosi non molto spesso quando queste due formazioni s'incontrano, è quotato a 5,25. Gli addetti ai lavori sono abbastanza sicuri del fatto che in relazione alle scommesse Napoli-Parma, il match possa essere da over 2,5, come dimostra la quota di 1,52 per questo scenario. Più bassa rispetto al goal-goal la quota del no-goal, offerto a 1,83.

Precedenti Napoli-Parma

I precedenti totali tra Napoli e Parma in Serie A sono più di 30. Nel testa a testa tra la formazione partenopea e quella emiliana sono in vantaggio gli azzurri con 15 vittorie contro le 12 affermazioni dei gialloblù. In poco meno di 10 occasioni, invece, l'incontro è terminato in parità. La formazione napoletana è in vantaggio anche per ciò che concerne i goal realizzati, ma con pochissime reti di differenza.

Prendendo in considerazione esclusivamente le partite giocate in casa dei partenopei, sono 6 i successi negli ultimi 20 anni, contando anche la Coppa Italia. Non si può parlare di dominio netto, dunque. L'ultima partita tra le due squadre in ordine cronologico è la sfida giocata allo stadio Tardini di Parma lo scorso 24 febbraio 2019. In quell'occasione il match finì con il risultato di 0-4: ad andare in rete furono Zielinski, due volte Milik e Ounas. Nella gara del girone d'andata giocata a Napoli, invece, un goal di Insigne precedette un’altra doppietta di Milik. Il Parma non segna al Napoli dal 2015.

L'ultima vittoria del Parma al San Paolo risale al 2013: fu Antonio Cassano, nella tremenda ricerca dell’ennesimo ritorno in Nazionale per disputare il suo primo Mondiale, a decidere il match con una perla all’81’. Sono passati già 6 anni e considerando l’attuale momento del Napoli, non è escluso un nuovo colpaccio storico dei crociati.

Napoli

Lo scorso campionato è stato il primo di Carlo Ancelotti alla guida del Napoli, con il club che ha raggiunto una tranquilla qualificazione in Champions League, ma abbandonando abbastanza presto la lotta per lo scudetto. I partenopei hanno conservato a lungo lo stile del calcio tramandato dal precedente allenatore, Maurizio Sarri. Attualmente il Napoli è la squadra italiana più longeva in Europa, che vanta da maggiore tempo partecipazioni consecutive alle coppe internazionali. Dopo le esperienze di Edy Reja, Roberto Donadoni e Walter Mazzarri, è stato Rafa Benitez a prendere in mano le redini della squadra nel 2013, aumentando a livello globale l’attenzione mediatica nei confronti della società azzurra. Attualmente, però, i partenopei stanno conoscendo la prima vera flessione importante da allora: la classifica parla di un settimo posto e del rischio di non arrivare nemmeno in Europa League.

Era l’estate del 2004 quando una nuova società, la Napoli Soccer, fu iscritta al campionato di Serie C dal nuovo presidente Aurelio De Laurentiis. Il Napoli storico era fallito e il noto imprenditore cinematografico ne aveva acquistato il titolo sportivo, entrando per la prima volta nel mondo del calcio. Per rispetto nei confronti della tradizione partenopea, il patron decise che la squadra avrebbe riacquisito il nome di Società Sportiva Calcio Napoli solo dopo la promozione in Serie B, ottenuta due anni più tardi. Il primo tecnico della nuova era fu Gian Piero Ventura, ma nel cuore dei tifosi è rimasto inciso il nome di Edy Reja, autore della risalita del Napoli. Solo Walter Mazzarri, però, riuscì a riportare gli azzurri alla vittoria di un trofeo, il primo in assenza di Maradona, grazie al successo in Coppa Italia del 2012. Nella stessa stagione il Napoli era anche tornato a disputare la Champions League, a 21 anni di distanza dall’ultima esperienza nell’allora Coppa dei Campioni. Insomma, nel giro di pochi anni i partenopei hanno conosciuto una dimensione internazionale non indifferente, conservata fino ad oggi.

Il Napoli attuale vanta diversi giocatori di rango mondiale, spesso premiati dalle rispettive federazioni nazionali o addirittura inseriti nelle nomination per il Pallone d’oro. Basti pensare al belga Dries Mertens o al senegalese Kalidou Koulibaly, difensore dalla valutazione di mercato incalcolabile. Anche il centrocampista brasiliano Allan sta suscitando grande interesse negli ultimi anni, mentre lo spagnolo Fabián Ruiz è stato eletto miglior giocatore dell’Europeo Under 21 del 2019. Come se non bastasse, in porta sta esplodendo il talento di Alex Meret, che si è conquistato a suon di prestazioni la maglia della Nazionale prossima a giocare gli attesissimi Europei del 2020. La rosa del Napoli è indubbiamente ben assortita.

Dopo la rocambolesca vittoria contro la Fiorentina alla prima giornata di questa Serie A, il Napoli ha perso in extremis contro la Juventus, per poi vincere contro Sampdoria e Lecce e perdere in casa col Cagliari. Al successo sul Brescia sono seguiti il pari di Torino e la vittoria col Verona, l’ultima arrivata fino ad oggi. Da fine ottobre, infatti, gli azzurri hanno pareggiato con SPAL e Atalanta, perso con la Roma e pareggiato poi con Genoa e Milan, cadendo col Bologna e trovando infine un nuovo pari a Udine. La squadra è finita al centro di un grandissimo caso mediatico sorto in seguito a un ammutinamento dei giocatori maturato dopo un match di Champions di inizio novembre, tanto che si parla di cessioni illustri da qui a breve. In tanti sognano l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic nel mercato di gennaio, così da porre fine a questa crisi.

Parma

Lo scorso campionato si è concluso in maniera piuttosto tranquilla per il Parma, con il club che ha raggiunto la certezza della salvezza chiudendo al quattordicesimo posto in classifica. I ducali hanno dovuto faticare molto per tornare ai livelli di oggi. Nel 2015 la società era fallita e ha dovuto ricominciare il suo percorso calcistico dalla Serie D, non mancando mai una promozione negli anni successivi. Dopo le esperienze di Luigi Apolloni e Stefano Morrone, è stato Roberto D’Aversa a prendere in mano le redini della squadra, che sogna un ritorno in Europa negatole nell’ultima stagione in Serie A. Attualmente i crociati si trovano insieme al Napoli all’ottavo posto della classifica a 21 punti e portano in dote 21 goal realizzati a fronte di 18 incassati.

Era il 27 luglio 2015 quando una nuova società, la S.S.D. Parma Calcio 1913, fu affiliata alla FIGC e ammessa in sovrannumero in Serie D. Inizialmente il club era posseduto addirittura da due società: Nuovo Inizio srl, composta da 7 imprenditori locali, e Parma Partecipazioni Calcistiche spa, costituita dai tifosi più accaniti. Il campionato dilettantistico fu vinto senza ottenere alcuna sconfitta e registrando comunque un grande seguito, mentre nella stagione successiva il Parma non andò oltre il secondo posto nel girone di Lega Pro e conquistò comunque la Serie B vincendo i playoff contro l’Alessandria. In seguito, il 60% delle quote del club è passato al gruppo cinese Desports e le restanti quote sono finite al gruppo imprenditoriale locale Nuovo Inizio e dell'azionariato popolare Parma Partecipazioni Calcistiche. Il 18 maggio 2018, vincendo in trasferta per 2-0 all'ultima giornata contro lo Spezia e grazie al pareggio interno del Frosinone contro il Foggia, il Parma è tornato in Serie A conquistando anche un record di promozioni consecutive. Circa un anno fa, un ultimo scossone della vita societaria ha fatto sì che il gruppo Nuovo Inizio riassumesse il controllo del club col 60% delle azioni, lasciando ai soci cinesi 30% e il 10% alla public company Parma Partecipazioni Calcistiche. Dal 9 novembre Pietro Pizzarotti è il presidente del Parma Calcio 1913.

Il Parma di oggi non vanta di certo giocatori eccelsi come Cassano o Paletta, che nel 2014 conquistarono la qualificazione ai Mondiali grazie alle loro prestazioni con la maglia dei ducali. Tuttavia, ci sono diversi elementi interessanti e pronti a restituire alla tifoseria parte della storia che ha reso grande il Parma in passato. Basti pensare all’ex Roma Gervinho, che è tornato in Italia dopo un’avventura non troppo entusiasmante in Cina. I pali dei gialloblù sono protetti invece da Luigi Sepe, da più di 10 anni nel giro del calcio professionistico, ma che ha iniziato a trovare continuità solo nelle ultime stagioni. Anche Roberto Inglese e Andreas Cornelius sembrano promettere abbastanza bene e hanno conquistato in breve tempo il cuore dei tifosi. Un altro elemento di spicco è sicuramente rappresentato da Andrea Darmian, terzino noto per la sua duttilità e per essere stato per lungo tempo titolare fisso della Nazionale azzurra fino alla mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. Negli ultimi tempi, però, è lo sloveno Dejan Kulusevski a prendersi la scena.

Dopo la sconfitta casalinga contro la Juventus alla prima giornata di questa Serie A, il Parma ha vinto contro l’Udinese, per poi cadere ancora contro Cagliari e Lazio. In seguito, sono arrivati 6 punti contro Torino e Sassuolo, la sconfitta con la SPAL, il successo sul Genoa e il primo pareggio – di prestigio – contro l’Inter in lotta per lo scudetto. I ducali sono stati poi battuti dal Verona e hanno pareggiato con la Fiorentina prima di vincere a sorpresa contro la Roma. Dopo il pareggio col Bologna e la sconfitta col Milan, il Parma è tornato alla vittoria in casa della Sampdoria.