Quote Roma-Brescia: le migliori scommesse

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Roma e Brescia si sfideranno il prossimo 24 novembre 2019 allo Stadio Olimpico di Roma, con calcio d'inizio fissato alle 15:00. Per il match tra giallorossi e rondinelle, valevole per la tredicesima giornata del campionato di Serie A 2019-2020, le quote Roma-Brescia di Eurobet stanno a indicare come il favore dei pronostici sia tutto per la squadra allenata da Paulo Fonseca: l'1 della Roma è quotato appena a 1,35, il 2 del Brescia, invece, paga ben 9,00 volte la posta iniziale. Nel novero delle scommesse Roma-Brescia, si tratta di una differenza di quote importante, che sottolinea il periodo di grande difficoltà che sta attraversando la compagine lombarda, momentaneamente fanalino di coda della classifica di Serie A con appena 7 punti. Le quote Roma-Brescia idenitificano un eventuale finale in parità con una quota di 5,00. Mentre la differenza tra under 2,5 e over 2,5 è abbastanza marcata a favore dell'over, quotato a 1,60, quella tra goal-goal (1,87) e no-goal (1,83) è minima.

 

Precedenti Roma-Brescia

Roma e Brescia si sono affrontate 46 volte in campionato tra Serie A e Serie B. Nel testa a testa tra le due squadre sono in vantaggio i giallorossi che hanno vinto 22 incontri a fronte di 10 vittorie delle rondinelle e 14 pareggi. Se si considerano soltanto le 23 partite giocate in casa dei capitolini, il bilancio è di 16 vittorie per la Roma, 6 pareggi e una sola vittoria del Brescia.

L'ultima partita ufficiale tra le due squadre risale al 2 febbraio 2011. Si giocava allo stadio Olimpico di Roma e il confronto terminò in parità con il risultato di 1-1. Successe tutto nel secondo tempo: la Roma si portò in vantaggio con una rete di Marco Borriello al 68' ma il Brescia trovò la rete del pari appena una decina di minuti più tardi con Eder.

Nel match del girone d'andata, invece, ad avere la meglio erano state le rondinelle, all'epoca allenate da Giuseppe Iachini, imponendosi al Rigamonti col risultato di 2-1. Ad aprire le marcature fu Perparim Hetemaj al 13' e a metà secondo tempo arrivò il raddoppio di Andrea Caracciolo su rigore. La Roma riuscì soltanto ad accorciare le distanze con Borriello a pochi minuti dal 90'.

L'ultima vittoria dei giallorossi contro il Brescia è datata 14 settembre 2003: in quell'occasione i giallorossi si affermarono con un rotondo 5-0 nel match valevole per la seconda giornata del campionato di Serie A 2003/04. A iscrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori furono Vincenzo Montella all’11’, Christian Chivu al 16’, Francesco Totti, autore di una doppietta tra il 23’ e il 58’ ed infine John Carew all’89’.

 

Roma

La scorsa stagione è stata molto deludente per la Roma. I giallorossi - all'inizio del campionato - erano considerati una pretendente per un piazzamento in Champions e qualcuno credeva addirittura potessero inserirsi in una corsa a tre con Juventus e Napoli per lo Scudetto. Dopo poche giornate di campionato contraddistinte da risultati altalenanti, tuttavia, era abbastanza chiaro che la stagione avrebbe preso un'altra piega. Il sodalizio giallorosso, privato di vari giocatori che costituivano la spina dorsale della rosa come Alisson, Strootman e Nainggolan, ha faticato moltissimo e anche l'inserimento dei nuovi non è stato del tutto positivo (se Cristante si è ben adattato, non si può dire lo stesso di N'Zonzi, Pastore e il portiere Olsen).

L'unica nota lieta è stato l'improvviso exploit di Nicolò Zaniolo, ottenuto nell'ambito dello scambio con l'Inter in cui sono stati inseriti anche Nainggolan e Santon. La stagione della Roma è iniziata a precipitare dall'inizio del girone di ritorno in poi: concluso il girone di andata al quinto posto i giallorossi sono stati eliminati ai quarti di finale con un imbarazzante 7-1 rimediato dalla Fiorentina, successivamente le cose si sono complicate anche in Champions League. La Roma che era riuscita a qualificarsi agli ottavi di finale classificandosi seconda dopo il Real Madrid è stata eliminata dal Porto, con i lusitani in grado di ribaltare nel ritorno la sconfitta dell'andata. L'eliminazione dalla Champions è stata fatale per Di Francesco che è stato poi esonerato e rimpiazzato con Claudio Ranieri. L'artefice del miracolo-Leicester, grandissimo tifoso della Roma ha guidato il club fino al termine del campionato chiudendo al sesto posto con la qualificazione ai preliminari di UEFA Europa League, poi tramutata in qualificazione diretta per via della rinuncia alla partecipazione del Milan.

La Roma ad ogni modo non ha vissuto momenti complicati esclusivamente sul campo: quasi nello stesso periodo si è consumato il doppio addio di Totti e De Rossi. Il Pupone, ritiratosi ormai da un paio d'anni ha abbandonato la sua carica di dirigente in aperto contrasto con Pallotta, contestando al club di non avergli mai consentito di dire la propria o avere influenza sui processi decisionali tanto in sede di mercato, quanto nella scelta dell'allenatore. Capitan Futuro, invece, è stato lasciato andar via senza che gli fosse rinnovato il contratto dopo 18 stagioni da professionista con la maglia della Roma e pur di non indossare un'altra maglia ha scelto di ripartire dall'altra parte del mondo, firmando con il Boca Juniors.

In estate, il nuovo ds dei giallorossi Gianluca Petrachi ha operato l'ennesima rivoluzione: oltre a Manolas, protagonista di uno scambio col Napoli in cui è arrivato Diawara, sono stati ceduti Luca Pellegrini alla Juve (in cambio è arrivato Spinazzola), El Shaarawy in Cina e 'pesi morti' come Marcano e Gerson. Via in prestito anche Karsdorp e Nzonzi. I volti nuovi a Trigoria sono quelli del portiere spagnolo Pau Lopez, prelevato dal Betis Siviglia per rimpiazzare Olsen, Gianluca Mancini, centrale difensivo preso dall'Atalanta, e Jordan Veretout dalla Fiorentina. Preso anche il difensore turco Çetin. Resta a Roma Dzeko, che ha rinnovato nonostante il lungo corteggiamento dell'Inter. 

Brescia

Il Brescia è reduce da un’annata memorabile nel campionato di Serie B, vinto per la quarta volta nella storia del club. Il primo posto tra i cadetti ha consentito alle rondinelle di tornare a disputare la Serie A per la 23^ volta nella sua storia dopo ben 8 stagioni di assenza. Il principale artefice dell’impresa della società lombarda è stato Eugenio Corini, tecnico che ha guidato alla promozione la squadra dopo un campionato dominato e al quale è stata giustamente rinnovata la fiducia, anche in virtù delle precedenti esperienze con il Chievo e con Il Palermo (squadre in cui peraltro aveva militato anche da calciatore). Per Corini allenare il Brescia è un qualcosa di speciale: Genio, così come lo chiamavano quando era in attività, sia per l’assonanza col suo nome, sia perché quasi sempre era il ‘cervello’ in campo delle squadre in cui ha giocato, è infatti originario di Bagnolo Mella, comune in provincia di Brescia e proprio con le rondinelle ha iniziato la sua carriera da professionista, esordendo in Serie B nel 1987-1988. Si tratta dunque di un allenatore che oltre ad aver dato una precisa identità alla squadra ha un legame particolare con la piazza.

Anche per questo motivo il direttore generale Cardinaletti, ma soprattutto il presidente e proprietario del club Massimo Cellino, hanno cercato di consegnarli una squadra più competitiva possibile. Il primo passo è stato mantenere in rosa gli elementi più validi, su tutti il giovanissimo e promettente Sandro Tonali, ambito da squadre di Serie A e anche straniere, e il bomber Alfredo Donnarumma. Nel corso dell’estate, poi, sono arrivati diversi calciatori per rinforzare la rosa. A cominciare dalla porta, dove è stato tesserato il colosso finlandese Jesse Joronen, 197 cm, ex portiere del Copenaghen, costato una cifra vicina ai 5 milioni di euro.

Per rinforzare la difesa, oltre al riscatto di Mateju dal Brighton, sono stati presi il giovane Giangiacomo Magnani dal Sassuolo e il venezuelano John Chancellor dall’Al-Alhy Doha. Preso anche l’esterno Bruno Martella dal Crotone.  Il centrocampo si è arricchito con la scommessa ceca Jaromir Zmrhal, acquistato dallo Slavia Praga, e con un calciatore che già conosce bene la Serie A come l’italo-brasiliano Romulo, arrivato dal Genoa dopo il prestito della scorsa stagione alla Lazio. Gli acquisti di maggiore rilievo, tuttavia, sono arrivati in attacco: dai francesi del Clermont Foot, è stato acquistato il classe ’97 Florian Ayé, dal Sassuolo è arrivato in prestito Alessandro Matri, ma il vero colpo è soltanto uno e risponde al nome di Mario Balotelli.

Dopo aver trascorso le ultime tre stagioni in Ligue 1 vestendo le maglie di Nizza e Olympique Marsiglia, Super Mario ha deciso di rimettersi in gioco in Serie A, ripartendo dalla squadra della città in cui è cresciuto e per cui non aveva mai giocato: una mossa che potrebbe rivelarsi fondamentale per rilanciare una carriera le cui promesse non sono state mantenute fino in fondo. E perché no, anche riconquistare la maglia della Nazionale con vista sull’Europeo del 2020. I piani di Cellino, tuttavia, sono cambiati in corso d’opera con Corini esonerato alla 12ª giornata dopo il k.o. in casa del Verona. Al suo posto è stato chiamato Fabio Grosso che ha debuttato perdendo 0-4 in casa contro il Torino. Ora il Brescia occupa l’ultimo posto in classifica con appena 7 punti.