La Souper Ligka Ellada (nota anche come Souroti Super League per ragioni di sponsorizzazione) costituisce la divisione di vertice del campionato greco di calcio. La competizione viene organizzata dall'omonima lega professionistica, ed è gestita e amministrata dalla Federazione Calcistica della Grecia (Elliniki Podosfairiki Omospondia, abbreviata in EPO). La Super League greca si colloca al 14° posto del ranking UEFA per le competizioni nazionali.
A partire dal 1959, anno in cui fu istituita la formula del girone unico, e fino al 2006, la Souper Ligka Ellada era conosciuta con la denominazione di Alpha Ethniki.
L’organizzazione del primo torneo calcistico in Grecia va datata al 1906: all’epoca era in vigore il campionato panellenico, una competizione cui prendevano parte i principali club appartenenti alle prefetture di Atene e del Pireo. Con il passare degli anni la partecipazione al campionato fu estesa anche alle squadre provenienti dalle prefetture di Salonicco e dell'Acaia. In questo periodo le squadre ammesse dovevano prima qualificarsi a livello regionale e in seguito disputavano un play-off che alla fine determinava la squadra campione.
Gli storici del calcio greco, ad ogni modo, tendono a considerare come la prima stagione ufficiale del campionato nazionale quella del 1927-28. Il motivo principale di questa scelta si deve al fatto che questa fu la prima edizione a essere organizzata dalla neonata Federazione calcistica della Grecia, che era stata fondata appena un anno prima, nel 1926. Nonostante ciò, da quel momento in poi non tutte le stagioni verranno regolarmente disputate.
Dopo anni in cui si erano susseguite diverse edizioni di questo campionato disputato solo a livello semi-dilettantistico, nel 1959 la Federazione calcistica ellenica riuscì finalmente a organizzare un torneo che adottasse un format simile a quello attuale e a quello degli altri campionati disputati nei vari stati europei. Nacque così l'Alpha Ethniki, un campionato con un unico girone all'italiana composto da sedici squadre. A partire dall'edizione 1959/60 il campionato fu disputato regolarmente con un numero di squadre che oscillerà spesso tra sedici e diciotto team partecipanti.
Per qualche anno al campionato greco hanno partecipato anche le squadre vincitrici della massima divisione cipriota (tra 1967 e il 1973). Tuttavia, tutte le squadre provenienti dall’isola contesa tra Grecia e Turchia, furono retrocesse e tornarono a far parte del campionato cipriota nella stagione successiva, ad eccezione dell'APOEL nel 1974, il quale però non prese parte alla stagione successiva di Alpha Ethniki.
Dal 1979 in poi il calcio greco ha definitivamente abbandonato il semi-dilettantismo per passare finalmente al professionismo. Nel 2006 è nata la Super League Greca nella forma tale a come la conosciamo oggi.
La squadra ad aver vinto il maggior numero di titoli nel campionato greco è l'Olympiakos Pireo che si è aggiudicato ben 29 edizioni (44 se si contano anche i campionati precedenti al 1959, per questo il club si fregia di quattro stelle sul proprio stemma). Subito dopo i biancorossi ci sono altre due formazioni ateniesi, il Panathinaikos con 17 titoli (20 contando anche quelli precedenti al ’59, due stelle sulla maglia) e l’AEK Atene con 10 (12 inclusi i tornei pre ’59, una stella sulla maglia) campionati vinti.
Per questo motivo queste tre società sono conosciute come le “tre grandi” del calcio greco. Olympiakos, Panathinaikos e AEK hanno vinto quasi tutti i campionati ellenici. Il loro dominio incontrastato è stato interrotto solamente dai due club di Salonicco, l'Aris Salonicco (3 campionati vinti) e il PAOK (2 titoli vinti). L'ultima squadra vincitrice al di fuori del P.O.K è stata l’AE Larissa nella stagione 1987-88. Olympiakos e Panathinaikos e PAOK Salonicco sono inoltre le uniche squadre ad aver presto parte a tutti i e 60 i campionati di massima divisione dal 1959 in poi. Seguono AEK Atene e Panionios con 58 partecipazioni.
Il calciatore con più presenze nella storia della massima divisione del calcio greco è l’ex centrocampista e attaccante Dimitrios “Mimis” Domazos, che in carriera ha vestito le maglie di Panathinaikos e AEK Atene totalizzando 536 gettoni nella massima serie. Dopo di lui ci sono Nikos Nioplias (509), centrocampista di OFI, Panathinaikos e Chalkidona e Giorgios Koudas (504) uomo simbolo del PAOK, soprannominato Alessandro Il Grande per le sue doti da leader.
Il record di goal nella massima serie greca, invece, appartiene a Thomas Mavros, centravanti attivo tra gli Anni ’70 e la fine degli Anni ’90 con le maglie di Panionios e AEK Atene, in grado di mettere a segno ben 260 goal. Subito dopo Mavros c’è il polacco Krzysztof Warzycha, bandiera del Panathinaikos, con 245 goal. Completa il podio l’attaccante ex AEK Atene Dimitris “Mimis” Papaioannou con 234 reti.
Al campionato prendono parte sedici squadre che si sfidano in un unico girone all'italiana. La vincitrice è proclamata Campione di Grecia e accede direttamente alla fase a gironi di Champions League; la seconda classificata disputa i preliminari di Champions League, terza e quarta le eliminatorie di Europa League, mentre le ultime due squadre classificate retrocedono in Football League (la seconda divisione nazionale).
La stagione 2018-2019 del campionato di massima divisione greco è iniziata lo scorso 25 agosto 2018 e terminerà il 5 maggio del 2019. Sarà l’edizione numero 83 nella storia della competizione, la numero 13 da quando il torneo ha cambiato denominazione nel 2006. A difendere il titolo sarà l’AEK di Atene, laureatosi campione nella scorsa edizione (10° titolo, 12° complessivo) alle spese delle inseguitrici PAOK e Olympiakos. Le formazioni neopromosse sono l’Aris Salonicco e l’OFI Creta, mentre sono retrocesse in Football League sono AOK Kerkyra e AO Platanias.
La Super League Greca è un campionato molto imprevedibile in ottica scommesse: se si escludono le tre o quattro squadre che da anni si contendono il campionato, infatti, ogni match può finire con qualsiasi risultato poiché tutte le squadre sono in grado di vincere o perdere con tutte le altre. Negli ultimi anni, inoltre, va posto l’accento su come il Panathinaikos abbia ceduto il posto al PAOK nelle gerarchie della competizione ellenica.
Dal punto di vista della vittoria del campionato le quote mostrano come favoriti i campioni in carica dell’AEK Atene: la squadra allenata da Marinos Ouzounidis è ritenuta la più accreditata per la conquista del titolo. In caso di vittoria la formazione ateniese festeggerebbe il suo 13° titolo, andando a colmare ulteriormente il gap col Panathinaikos che la precede con 20 campionati nella classifica dei club con più titoli vinti (lontani i 44 titoli dell’Olympiakos).
Subito dopo la formazione giallonera, i bookmaker vedono favoriti il PAOK del presidente pistolero Ivan Savvidis, e l’Olympiakos Pireo, la cui egemonia si è interrotta con il titolo della stagione 2016-2017. PAOK e Olympiakos hanno quote più o meno simili, mentre il Panathinaikos è ritenuto senza speranze e viene molto indietro nelle preferenze degli scommettitori. Prima della società il cui simbolo è rappresentato da un trifoglio, infatti, i quotisti individuano come candidate al titolo club meno blasonati del calibro dell’Atromitos, società che rappresenta la municipalità di Peristeri, sobborgo di Atene, e l’Asteras Tripoli (club di Tripoli, cittadina del Peloponneso da non confondere assolutamente con la capitale della Libia).
Il calciomercato greco non è particolarmente animato a causa della mancanza di capitali a disposizione delle società partecipanti. Basti pensare che i campioni in carica dell’AEK Atene abbiano speso soltanto 2,35 milioni di euro per la propria campagna acquisti. Di questi ben 1,80 milioni sono serviti ad acquistare a titolo definitivo Marko Livaja dal Las Palmas. Il bizzoso centravanti croato, che in Italia ha vestito le maglie di Inter e Atalanta, aveva già trascorso la scorsa stagione da protagonista con la maglia del club ateniese e la dirigenza ha fatto di tutto per riconfermarlo. Oltre a Livaja sono arrivati Christos Albanis dall’Apollon Smyrnis, Alef (in prestito dal Braga), Ezequiel Ponce (in prestito dalla Roma) e Marlos Oikonomou (in prestito dal Bologna).
La più alta cifra spesa sul mercato è dell’Olympiakos Pireo: il club biancorosso ha investito 6,69 milioni di euro per acquistare il brasiliano Guilherme (ex Udinese), prelevato dal Deportivo La Coruña e il centrale difensivo Yassine Meriah dai tunisini del CS Sfaxien. Oltre all’egiziano Ahmed Hassan, preso in prestito oneroso dal Braga, sono arrivati i tre giovani Masouras, Randjelovic e Klingopoulos e il fantasista ex Genoa Giannis Fetfazidis.
Interessanti le operazioni condotte dal PAOK: la formazione di Salonicco ha piazzato due rinforzi in attacco. Dall’Arsenal è stato comprato l’attaccante inglese di origini nigeriane Chuba Akpom, mentre dai russi dell’Akhmat Grozny è arrivato il 19enne brasiliano Leo Jabà. Poi tre acquisti d’esperienza: Kacheridi della Dinamo Kiev, Pontus Wernbloom, svincolato dal CSKA Mosca, e infine Karelis, preso in prestito dal Genk.
A dare un’idea del ridimensionamento vissuto dal Panathinaikos (arrivato addirittura 11° nello scorso campionato) una campagna acquisti in cui sono stati spesi 0 euro eccetto quelli per i salari dei calciatori. Presi a parametro zero i difensori Pantelakis (Olympiakos) e Poungouras (PAOK), gli attaccanti Chantzaras (Anagennisi Karditsas), Sifnoa (FC GOA) e Vergos (Olympiakos).