Come avviene per la maggior parte degli eventi televisivi e musicali, sulla piattaforma di Eurobet.it è possibile effettuare anche scommesse sul vincitore dell’Eurovision Song Contest, una delle manifestazioni canore più attese d’Europa. Le quote offerte sul portale riguardano la nazione di provenienza degli artisti in gara per aggiudicarsi la vittoria della manifestazione. La varietà delle scommesse piazzabili, tuttavia, può rinnovarsi da edizione a edizione, arricchendosi dunque ulteriormente nel tempo con altre opportunità di giocata. Le quote sull’ESC nel palinsesto di Eurobet sono disponibili precisamente alla voce “Spettacolo”, nella sezione Musica. Oltre che in relazione al Paese vincitore finale dell’Eurofestival, per l’edizione 2025 è possibile anche piazzare scommesse sui testa a testa con riferimento alla classifica definitiva.
Nel dettaglio, consultando le quote sull’Eurovision 2025 di Eurobet, emerge come le nazioni favorite per il trionfo finale siano la Svezia e l’Austria, bancate rispettivamente a 3.00 e a 3.40. Seguono la Francia a 6.00, Israele a 11.00, l’Olanda a 16.00, la Finlandia a 21.00, il Belgio a 23.00 e l’Estonia a 26.00. Per l’Albania, per San Marino e per l’Italia, rappresentata da Lucio Corsi con il brano Volevo essere un duro, la vittoria viene quotata a 36.00. L’Ucraina è indicata a 41,00, la Repubblica Ceca a 61.00, Malta a 71.00 e l’Australia a 81.00. Minori le chance di successo e di conseguenza più alte le quote di Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda e Lituania, proposte a 101.00. Azerbaigian e Svizzera sono offerte a 121.00, mentre Cipro, Slovenia e Spagna a 151.00. Danimarca, Norvegia e Polonia sono proposte a 201.00. Numerose le nazioni che sono indicate a 301.00: si tratta di Armenia, Croazia, Georgia, Islanda, Lettonia, Lussemburgo, Montenegro, Portogallo e Serbia, che presentano le quote più alte in assoluto e chiudono la lista delle scommesse sull’Eurovision 2025. La quota Altro, infine, ammonta a 61.00.
Dopo la vittoria della Svizzera nel 2024, l'Eurovision Song Contest 2025 è pronto per un ritorno in grande stile. L'edizione di quest'anno, che sarà la 69ª nella storia della manifestazione, avrà luogo il 13, 15 e 17 maggio 2025 presso la St. Jakobshalle, Basilea. Come avviene dal 2008, l'annuale concorso canoro si articolerà in due semifinali e una finale. La prima semifinale avrà luogo il 13 maggio, la seconda semifinale invece è fissata per il 15 maggio alle ore 21:00 e vedrà sfidarsi tutti quei Paesi che non si erano esibiti precedentemente. La finale è prevista per il 17 maggio, sempre alle 21:00. Nella serata conclusiva concorreranno i 10 paesi qualificati durante la prima semifinale e i 10 qualificati durante la seconda semifinale, più i 5 finalisti di diritto (Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Spagna) e la Svizzera padrona di casa, per un totale di 26 Paesi sui quali si scateneranno le ultime scommesse sull’Eurovision.
In questa edizione l'Italia sarà rappresentata da Lucio Corsi, secondo classificato all'ultimo Festival di Sanremo con il brano Volevo essere un duro, complice la rinuncia di Olly, che aveva invece trionfato all’Ariston.
In Italia l'evento sarà trasmesso in tv dalla Rai su Rai 2 (semifinali) e Rai 1 (finale), oltre che in radio tramite l’emittente Rai Radio 2. L'edizione di quest'anno sarà commentata da Gabriele Corsi e BigMama.
Anche quest’anno i riflettori sono pronti ad accendersi sull’Eurovision Song Contest, il seguitissimo contest musicale trasmesso in tutto il mondo. Ogni anno l’evento acquisisce una maggiore popolarità grazie ad una vastissima rappresentanza di artisti provenienti da ogni angolo del globo, nonostante sia stato originariamente concepito come una manifestazione musicale europea.
Ormai da anni l’Eurovision Song Contest, il festival musicale internazionale fondato nel 1956, a Lugano in Svizzera, che da allora si svolge con cadenza annuale, è uno degli eventi più attesi dagli appassionati di musica di tutto il mondo. Questa celebre competizione viene organizzata dai membri dell'Unione europea di radiodiffusione (UER).
Dalla sua prima edizione avvenuta nel 1956, l’Eurovision è stato trasmesso in tutto il mondo ed è forse il più importante tra gli spettacoli televisivi più longevi. Tra i suoi primati vanta anche quello di essere l'evento non sportivo più seguito in tutto il globo con dati d’ascolto a livello internazionale che oscillano tra i 100 e i 600 milioni di persone. A favorire ancora di più la diffusione del festival a livello mondiale contribuisce il fatto che da svariati anni la kermesse viene trasmessa anche via internet.
Inizialmente meno conosciuto rispetto alle competizioni musicali nazionali, l’Eurovision Song Contest è stato ideato negli anni '50, un periodo storico in cui l’Europa stava cercando di rimettersi in piedi dopo la scia di morte e distruzione seminata che si era lasciata dietro la Seconda Guerra Mondiale. In quel periodo, inoltre, si stava assistendo alla nascita e alla diffusione della televisione, un media che avrebbe cambiato per sempre la storia dello spettacolo. Approfittando del nuovo mezzo di comunicazione, l'Unione europea di radiodiffusione si mise alla ricerca di un programma televisivo che potesse coinvolgere e riunire diversi Paesi europei. L’idea di una gara canora, sulla falsariga del popolare Festival di Sanremo, si deve a Sergio Pugliese, drammaturgo e giornalista italiano originario di Ivrea che era stato un funzionario dell’EIAR (l’Ente italiano per le audizioni radiofoniche) durante gli anni del fascismo.
La proposta fu da subito gradita a Marcel Bezençon, allora direttore generale dell'UER, e dopo una serie di incontri il 19 ottobre 1955, a Roma, fu decisa la data in cui avrebbe preso il via l'Eurovision. La prima edizione ebbe luogo a maggio del 1956 presso il Teatro Kursaal di Lugano, in Svizzera. Al primo Eurovision parteciparono appena 7 Paesi: Italia, Olanda, Svizzera, Belgio, Germania Ovest, Francia e Lussemburgo. Ogni Paese portò 2 canzoni in gara. A trionfare nella prima edizione fu la Svizzera con la canzone “Refrain” cantata da Lys Assia. Fatta eccezione per Johnny Logan, che ci riuscì due volte nel 1980 e nel 1987, nessun altro concorrente è riuscito a vincere più di una volta l'Eurovision Song Contest. Generalmente i vincitori dell’Eurofestival si esibiscono anche nell’edizione successiva, cantando sia la canzone vincitrice sia un nuovo singolo. La manifestazione è inoltre da considerarsi anche come una vetrina ideale per cantanti o gruppi presenti da poco sulla scena musicale, di conseguenza non è sempre così facile individuare i nomi dei favoriti all’Eurovision.
Il regolamento dell’Eurovision nel corso degli anni ha conosciuto molte modifiche. Attualmente i cantanti che vi partecipano devono avere almeno 16 anni di età e la performance sul palco può essere eseguita da un numero massimo di 6 persone, ballerini compresi. Il Paese ospitante viene scelto in base alla nazione vincitrice dell’edizione precedente. Per ciò che concerne le canzoni, queste non devono avere una durata maggiore di 3 minuti (un provvedimento che fu preso nel 1957 dopo che l’esibizione del cantante italiano Nunzio Gallo con “Corde della mia chitarra” durò 5 minuti e 9 secondi passando alla storia come l’esibizione più lunga dell’Eurovision Song Contest). I pezzi possono essere di qualunque genere e cantati in qualsiasi lingua, persino inventata. I brani devono essere originali ed inediti, motivo per il quale non sono ammesse cover o canzoni che si ispirino a brani già editi (nello specifico la canzone deve essere pubblicata dev’essere stata pubblicata non prima del 1º settembre dell'anno precedente a quello dello svolgimento della gara). I pezzi devono essere presentati con un video. Le canzoni in gara non devono avere scenografie o coreografie controverse o possedere contenuti politici, pubblicitari o in qualsiasi modo offensivi.
La modalità con cui vengono selezionati i partecipanti all'Eurovision Song Contest compete alle emittenti tv dei singoli Paesi, associati all’Unione europea di radiodiffusione. La scelta del cantante o gruppo può avvenire per mezzo di una selezione interna (in questo caso interpreti e brano vengono scelti dall'emittente stessa), o in alternativa con un festival musicale (il pubblico e/o una giuria scelgono un vincitore che viene invitato a partecipare all'Eurovision), proprio come avviene in Italia con il Festival di Sanremo. Va precisato che il vincitore dell'eventuale competizione a livello nazionale non è obbligato a partecipare all'Eurovision, né deve necessariamente esibirsi con la canzone vincitrice. Un esempio in tal senso è costituito dal precedente di Iva Zanicchi che vinse il Festival di Sanremo nel 1969 in coppia con Bobby Solo con il brano Zingara, ma si presentò da sola all'Eurovision Song Contest interpretando la canzone Due grosse lacrime bianche. Più di recente, precisamente nel 2016 e nel 2025, sono stati invece gli Stadio e Olly a rinunciare, rispettivamente a favore di Francesca Michielin e Lucio Corsi.
La selezione per mezzo di un festival musicale con il passare degli anni è diventata la maniera più utilizzata dalle emittenti dei diversi stati, che stanno via via abbandonando i processi di selezione interna. In ogni caso, i partecipanti non devono obbligatoriamente essere cittadini dello stato che rappresentano (l’esempio in questo caso lo fornisce l’edizione del 1988, quando la Svizzera trionfò grazie alla cantante canadese Céline Dion). Solo nelle prime edizioni veniva richiesto di cantare in una delle lingue ufficiali del proprio Paese.
Scopriamo ora quali sono i 37 artisti che parteciperanno al contest di quest’anno.
NAZIONE ARTISTA BRANO
Albania Shkodra Elektronike Zjerm
Armenia Parg Survivor
Australia Go-Jo Mikshake Man
Austria JJ Wasted Love
Azerbaigian Mamagama Run with U
Belgio Red Sebastian Strobe Lights
Cipro Theo Evan Shh
Croazia Marko Bošnjak Poison Cake
Danimarca Sissal Hallucination
Estonia Tommy Cash Espresso macchiato
Finlandia Erika Vikman Ich komme
Francia Louane Maman
Georgia Mariam Shengelia Freedom
Germania Abor & Tinna Baller
Grecia Klavdia Asteromata
Irlanda Emmy Laika Party
Islanda Væb Róa
Israele Yuval Raphael New Day Will Rise
Italia Lucio Corsi Volevo essere un duro
Lettonia Tautumeitas Bur man laimi
Lituania Katarsis Tavo akys
Lussemburgo Laura Thorn La poupée monte le son
Malta Miriana Conte Serving
Montenegro Nina Žižić Dobrodošli
Norvegia Kyle Alessandro Lighter
Paesi Bassi Claude C'est la vie
Polonia Justyna Steczkowska Gaja
Portogallo Napa Deslocado
Regno Unito Remember Monday What the Hell Just Happened?
Repubbl. Ceca Adonxs Kiss Kiss Goodbye
San Marino Gabry Ponte Tutta l’Italia
Serbia Princ Mila
Slovenia Klemen How Much Time Do We Have Left
Spagna Melody Esa diva
Svezia KAJ Bara bada bastu
Svizzera Zoë Më Voyage
Ucraina Ziferblat Bird of Pray
Nella storia dell’Eurovision Song Contest le nazioni che hanno vinto di più sono l’Irlanda e la Svezia, che hanno ottenuto il primo posto in ben 7 diverse edizioni (1970-1980-1987-1992-1993-1994-1996 per l’Irlanda e 1974-1984-1991-1999-2012-2015-2023 per la Svezia). Sul terzo gradino del podio vi sono invece ben 4 nazioni a pari merito con 5 affermazioni: Paesi Bassi (1957-1959-1969-1975-2019), Regno Unito (1967-1969-1976-1981-1997), Lussemburgo (1961-1965-1972-1973-1983) e Francia (1958-1960-1962-1969-1977).
Nonostante una tradizione canora riconosciuta in tutto il mondo con interpreti che hanno raggiunto la fama globale, l’Italia ha trionfato soltanto in 3 edizioni, ma i pronostici Eurovision 2023 non sembrano suggerire che ci siano buone possibilità di arrivare alla quarta affermazione. Nell’edizione del 1964 a Copenaghen fu la sedicenne Gigliola Cinquetti a vincere con la celebre canzone Non ho l’età. Il secondo successo tricolore, invece, risale al 1990, quando a Zagabria, in Croazia, trionfò Toto Cutugno con il brano Insieme: 1992, una canzone che conobbe una maggiore popolarità fuori dai confini italiani scalando le classifiche di Austria, Svizzera, Francia e Paesi Bassi. Nel 2021 è stato il gruppo italiano dei Måneskin a festeggiare, grazie al pezzo Zitti e buoni. Lo storico dei vari Paesi, in ogni caso, non sembra influenzare le quote sull’Eurovision.
1956 - Lys Assia, “Refrain” (Svizzera)
1957 - Corry Brokken, “Net als toen” (Olanda)
1958 - André Claveau, “Dors, mon amour” (Francia)
1959 - Teddy Scholten, “Een beetje” (Olanda)
1960 - Jacqueline Boyer, “Tom Pillibi” (Francia)
1961 - Jean-Claude Pascal, “Nous les amoureux” (Lussemburgo)
1962 - Isabelle Aubret, “Un premier amour” (Francia)
1963 - Grethe e Jørgen Ingmann, “Dansevise” (Danimarca)
1964 - Gigliola Cinquetti, “Non ho l’età (per amarti)” (Italia)
1965 - France Gall, “Poupée de cire, poupée de son” (Lussemburgo)
1966 - Udo Jürgens, “Merci chérie” (Austria)
1967 - Sandie Shaw, “Puppet on a string” (Regno Unito)
1968 - Massiel, “La, la, la” (Spagna)
1969 - Frida Boccara, “Un jour, un enfant” (Francia) / Lenny Kuhr, “De troubadour” (Olanda) / Lulu, “Boom Bang-a-Bang” (Regno Unito) / Salomé, “Vivo cantando” (Spagna)
1970 - Dana, “All kinds of everything” (Irlanda)
1971 - Séverine, “Un banc, un arbre, une rue” (Principato di Monaco)
1972 - Vicky Léandros, “Après toi” (Lussemburgo)
1973 - Anne-Marie David, “Tu te reconnaîtras” (Lussemburgo)
1974 - ABBA, “Waterloo” (Svezia)
1975 - Teach-In, “Ding-A-Dong” (Olanda)
1976 - Brotherhood of Man, “Save your kisses for me” (Regno Unito)
1977 - Marie Myriam, “L’oiseau et l’enfant” (Francia)
1978 - Izhar Cohen & The Alpha Beta, “A-Ba-Ni-Bi” (Israele)
1979 - Milk & Honey e Gali Atari, “Hallelujah” (Israele)
1980 - Johnny Logan, “What’s another year?” (Irlanda)
1981 - Bucks Fizz, “Making your mind up” (Regno Unito)
1982 - Nicole, “Ein bißchen Frieden” (Germania Ovest)
1983 - Corinne Hermès, “Si la vie est cadeau” (Lussemburgo)
1984 - Herreys, “Diggi-Loo Diggi-Ley” (Svezia)
1985 - Bobbysocks, “La det swinge” (Norvegia)
1986 - Sandra Kim, “J’aime la vie” (Belgio)
1987 - Johnny Logan, “Hold me now” (Irlanda)
1988 - Céline Dion, “Ne partez pas sans moi” (Svizzera)
1989 - Riva, “Rock me” (Jugoslavia)
1990 - Toto Cutugno, “Insieme: 1992” (Italia)
1991 - Carola, “Fångad av en stormvind” (Svezia)
1992 - Linda Martin, “Why me?” (Irlanda)
1993 - Niamh Kavanagh, “In your eyes” (Irlanda)
1994 - Paul Harrington e Charlie McGettigan, “Rock ‘n’ roll kids” (Irlanda)
1995 - Secret Garden, “Nocturne” (Norvegia)
1996 - Eimear Quinn, “The voice” (Irlanda)
1997 - Katrina and the Waves, “Love shine a light” (Regno Unito)
1998 - Dana International, “Diva” (Israele)
1999 - Charlotte Nilsson, “Take me to your heaven” (Svezia)
2000 - Olsen Brothers, “Fly on the wings of love” (Danimarca)
2001 - Tanel Padar, Dave Benton & 2XL, “Everybody” (Estonia)
2002 - Marie N, “I wanna” (Lettonia)
2003 - Sertab Erener, “Every way that I can” (Turchia)
2004 - Ruslana, “Wild dances” (Ucraina)
2005 - Helena Paparizou, “My number one” (Grecia)
2006 - Lordi, “Hard rock Hallelujah” (Finlandia)
2007 - Marija Šerifović, “Molitva” (Serbia)
2008 - Dima Bilan, “Believe” (Russia)
2009 - Alexander Rybak, “Fairytale” (Norvegia)
2010 - Lena, “Satellite” (Germania)
2011 - Ell & Nikki, “Running scared” (Azerbaigian)
2012 - Loreen, “Euphoria” (Svezia)
2013 - Emmelie de Forest, “Only teardrops” (Danimarca)
2014 - Conchita Wurst, “Rise like a phoenix” (Austria)
2015 - Måns Zelmerlöw, “Heroes” (Svezia)
2016 - Jamala, “1944” (Ucraina)
2017 - Salvador Sobral, “Amar pelos dois” (Portogallo)
2018 - Netta, “Toy” (Israele)
2019 - Duncal Laurence, “Arcade” (Olanda)
2020 - edizione annullata
2021 - Måneskin, “Zitti e buoni” (Italia)
2022 - Kalush Orchestra, “Stefania” (Ucraina)
2023 - Loreen, "Tattoo" (Svezia)
2024 - Nemo, "The Code" (Svizzera)