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Olimpiadi 2021: i pronostici sul calcio femminile 

Il torneo di calcio alle Olimpiadi è uno degli eventi più importanti e attesi nel mondo dello sport, anche quando si parla di femminile. A differenza del torneo maschile per le donne non c'è un limite di età, ma è comunque una vetrina molto importante per tutte le atlete che vogliono mettersi in mostra. Non dimentichiamo che partecipano tutte le “Pro” militanti nei migliori campionati europei o nella NSWL statunitense.

Pronostici sul calcio femminile alle Olimpiadi 2021: le migliori quote sulla vincente

Le Olimpiadi 2021 vedranno ai blocchi di partenza 12 nazionali raggruppate in 3 gironi, così come abbiamo visto nella sezione dedicata alle quote e scommesse sul calcio femminile

Quando si parla di calcio femminile, si parte sempre da una sola, super favorita: la nazionale a stelle e strisce degli USA. Le ragazze americane (uniche sempre presenti in tutte le edizioni dei Giochi dal 1996) hanno vinto 4 degli 8 Mondiali disputati a partire dal 1991 in poi (compresi gli ultimi 2 di Canada 2015 e Francia 2019), e 4 delle 6 edizioni del torneo olimpico (Atlanta 1996, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012), perdendo ai supplementari la finale di Sidney 2000 contro la Norvegia e venendo eliminate ai rigori nei quarti dalla Svezia a Rio 2016, prima volta assoluta in cui le americane non sono arrivate comunque sul podio ai Mondiali o alle Olimpiadi, dove vantano appunto un record di 4 medaglie d’Oro e un Argento, oltre a capeggiare la classifica in termini di gol segnati (64) e partite vinte (25) ai Giochi.

Quasi inutile sottolineare che la nazionale USA domina da anni il ranking FIFA, a distanza siderale dalle principali avversarie europee.

Ma non solo USA: da tenere d'occhio anche la Nazionale del Regno Unito, squadra che non esiste nel calcio tradizionale, ma che ai Giochi Olimpici mette insieme atlete e atleti di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord e che ha nel bomber del Manchester City Ellen White (capocannoniere agli ultimi Mondiali - insieme alle statunitensi Alex Morgan e Megan Rapinoe - con 6 gol) il suo punto di riferimento.

Attenzione anche all’Olanda (4° posto nel ranking FIFA), con le due stelle in attacco Vivianne Miedema (in forza all’Arsenal) e Lieke Martens (gioca nel Barcellona fresco campione d’Europa: 4-0 al Chelsea nella finale del 16 maggio scorso), mentre il Brasile, seppur in fase calante rispetto agli anni scorsi, rappresenta pur sempre una garanzia almeno per il passaggio del turno, e possiede la giocatrice capocannoniere di tutti i tempi alle Olimpiadi: Cristiane Rouzera de Souza Silva, con 14 gol (e due triplette realizzate ai Giochi).

Almeno ai quarti di finale possono poi arrivare l’Australia di Sam Kerr (attaccante del Chelsea), il Giappone e la Svezia (5° posto nel ranking FIFA) di capitan Caroline Seger, diventata nei giorni scorsi la giocatrice con più presenze (215) in nazionale della storia.

Supremazia della Nazionale USA alle Olimpiadi

Sin dalla High School, il soccer è lo sport di gran lunga più diffuso tra le ragazze statunitensi. E non è un caso che negli ultimi decenni abbia scalzato dal gradino più alto del podio il basket.

Il campionato professionistico della NWSL (National Women’s Soccer League), composto da 10 squadre, è una fucina inesauribile di talenti, che per maturare definitivamente a volte “emigrano” in Europa per confrontarsi con i top club del vecchio continente e soprattutto con la Champions League. In questa stagione, 3 delle più talentuose rappresentanti della nazionale USA hanno infatti giocato nella Premier League femminile: Abby Dahlkemper nelle file del Manchester City,  mentre Tobin Heath e Christen Press hanno condiviso maglia, vita quotidiana e persino appartamento in quelle del Manchester United.

A livello di nazionale, il maggiore impulso alla definitiva consacrazione della “leggenda USWNT” (l’amato acronimo della squadra USA femminile, perennemente ai vertici delle classifiche dei trend topic sportivi d’oltre oceano...) l’ha dato la svedese Pia Sundhage, C.T. dal 2008 al 2012 (e oggi Commissario Tecnico del Brasile femminile), poi sostituita dall’inglese Jill Ellis, che alla guida della nazionale femminile statunitense ha conquistato il Mondiale 2015 e quello 2019, eguagliando il risultato ottenuto a livello maschile da Vittorio Pozzo, che vinse due mondiali consecutivi con l’Italia nel 1934 e nel 1938.

Dall’ottobre 2019 il selezionatore è Vlatko Andonovski, di origine macedone, che per non sbagliare ha puntato sul gruppo di Francia 2019: ben 17 delle 18 convocate alle Olimpiadi di Tokyo, infatti, facevano parte della vittoriosa spedizione agli ultimi Mondiali.

Per Carli Lloyd e Tobin Heath si tratterà così della loro 4ª Olimpiade, mentre dopo una stagione travagliata e piena di infortuni ha invece dovuto rinunciare ai Giochi Mallory Pugh (3 presenze a Francia 2019), il più giovane talento del movimento calcistico femminile made in USA (è tra l’altro compagna della stella del Baseball di Major League Dansby Swanson, degli Atlanta Braves, con il quale forma una delle coppie sportive più amate d’America), che ha rinunciato a Tokyo proprio per guarire al meglio da un brutto infortunio al flessore destro e prepararsi così per la prossima stagione con i suoi Chicago Red Stars.

Venerata in patria, ricevuta più volte alla Casa Bianca con tutti gli onori dall’ex presidente Barack Obama, la selezione USA ha tutte le intenzioni di ripetere la storica parata di 2 anni fa lungo Canyon of Heroes, il trionfale percorso newyorkese che attraverso Broadway e Lower Manhattan porta fino a Battery Park e a City Hall. E milioni di tifose e di tifosi a stelle e strisce non vedono l’ora di vedere Alex Morgan e compagne conquistare il 5° titolo olimpico della storia.