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Finale Champions League 2023: quote e scommesse

Chi vincerà la finale di Champions League 2023 tra Manchester City e Inter in programma il 10 giugno? Un’indicazione sulle possibilità di successo delle due squadre finaliste nella partita allo Stade de France arriva dalle quote sulla vincente della finale di Champions disponibili nel palinsesto di Eurobet. I numeri per le scommesse sulla finale della manifestazione attribuiscono maggiori chance di vittoria ai Citizens, che vengono indicati come nettamente favoriti. Insomma, il pronostico della sfida decisiva sembra essere a senso unico.

Nel dettaglio, i pronostici sulla finale della Champions League per quel che concerne le quote sulla vittoria della finale di Champions indicano l'esito 1, risultato relativo a un eventuale successo del Manchester City, viene offerto a 1,43 volte la puntata iniziale. Sono molto meno ottimistiche le previsioni per l’Inter, visto che il segno 2 viene bancato a quota 7,20. C’è poi lo scenario del pareggio al termine dei 90 minuti di gioco regolamentari, bancato a 4,70. 

Sul fronte delle quote sulla finale Champions League 2023 inerenti al numero di gol, i bookmaker ritengono che Manchester City-Inter possa essere una sfida in grado di regalare molte reti. Nel vasto panorama delle quote Champions League l'over 2,5 viene indicato a 1,65 e sembra essere l’ipotesi più accreditata. L’under 2,5 è invece offerto a 2,15. Sembra esserci più incertezza, invece, in merito agli esiti gol-gol e no gol, offerti rispettivamente a 1,82 e 1,90.

Su Manchester City-Inter si può scommettere anche direttamente su quale delle due compagini vincerà la finale e alzerà il trofeo (senza tenere in considerazione un eventuale pareggio al termine dei 90 minuti e di eventuali tempi supplementari o calci di rigore). Nelle quote vincente Champions League di Eurobet il successo antepost degli inglesi è bancato a 1,25, mentre la quota dei nerazzurri è di 3,80.

Anche quest’anno la massima competizione europea ha tenuto incollati davanti alla televisione milioni di appassionati di calcio da tutto il mondo con le sue sfide entusiasmanti. Tifosi e amanti di questo sport da ogni lato del globo seguono la più importante competizione calcistica per club che, ogni anno dopo la finale, decreta la squadra più forte d’Europa. Quest’anno il duello riguarderà due club profondamente diversi tra loro. Il Manchester City è diventato una potenza del calcio mondiale a partire dagli Anni 2010 senza però mai riuscire a vincere la Champions. L’Inter nella sua storia è riuscita a conquistare tre volte il prestigioso trofeo per club (due volte di seguito nel 1963-1964 e 1964-1965 e nel 2009-2010).

Champions League 2023: data e orario della finale

Data: sabato 10 giugno 2023
Orario: 21:00

Dopo aver visto le quote della finale di Champions, andiamo alla scoperta di tutte le informazioni più importanti. Il calcio d’inizio della partita più attesa dell’anno è fissato per le ore 21:00 di sabato 10 giugno, allo Stadio olimpico Atatürk di Istanbul. Sarà la 68ª finale nella storia del torneo, la 31ª da quando la manifestazione ha cambiato denominazione da Coppa dei Campioni a UEFA Champions League.  Cosa ottiene chi vince la Champions? I vincitori, oltre a laurearsi campioni d'Europa, otterranno il diritto a giocare la finale di Supercoppa UEFA contro la squadra vincente della UEFA Europa League e si qualificheranno di diritto alla fase a gironi della UEFA Champions League 2023-2024 (nel caso si fossero già qualificati attraverso il campionato, il posto verrà occupato dai vincitori del campionato appartenente alla federazione calcistica che occupa l'undicesimo posto nel ranking UEFA).

Finale Champions 2023: il cammino di Manchester City e Inter

La finale di Champions League quest’anno vedrà fronteggiarsi Manchester City e Inter, ripercorriamo qual è stato il cammino delle due squadre nel corso di questa competizione fino a staccare il pass per la finalissima, per avere un’ulteriore parametro da affiancare alle quote sulla vittoria della finale di Champions.

Il Manchester City è arrivato al primo posto del Gruppo G con 14 punti (4 vittorie e 2 pareggi), precedendo il Borussia Dortmund (le altre due squadre del girone erano Siviglia, retrocesso in Europa League, e Copenaghen, eliminato). Agli ottavi di finale gli inglesi hanno incontrato il Lipsia: dopo l’equilibrio della gara di andata finita 1-1, il City ha dato prova di tutta la sua forza sconfiggendo i sassoni 7-0 in casa con una manita di Erling Haaland. Ai quarti un’altra tedesca ha fatto le spese della forza del club allenato da Pep Guardiola: il Bayern Monaco, ex squadra del manager catalano, è stato battuto 3-0 all’Etihad Stadium e al ritorno all’Allianz Arena la qualificazione è arrivata senza problemi anche con l’1-1 finale. In semifinale il City si è preso la rivincita sul Real Madrid, che nella scorsa competizione lo aveva eliminato andando in finale. Dopo aver pareggiato 1-1 a Madrid, gli Sky Blues hanno offerto un’altra prova di forza battendo i Blancos 4-0 davanti al pubblico di casa.

L’Inter ha avuto un percorso meno lineare non riuscendo a rimanere imbattuta come il City, ma nonostante tutto si è classificata al secondo posto del proprio girone, il Gruppo C, chiudendo la serie di 6 partite a quota 10 punti (3 vittorie, 1 pari e 2 sconfitte), classificandosi alle spalle del Bayern Monaco ma precedendo il Barcellona (quarto il Viktoria Plzen, eliminato). Agli ottavi di finale, Simone Inzaghi e i suoi sono riusciti a superare il Porto, vincendo 1-0 a San Siro e resistendo sullo 0-0 al Dragão. Ai quarti ai nerazzurri è toccata un’altra portoghese, il Benfica, anch’esso regolato con uno 0-2 a Lisbona e un 3-3 a Milano. Per l’Inter si sono così spalancate le porte della semifinale dove ha incontrato il Milan in euroderby come quello dei primi Anni Duemila. Questa volta però, a prevalere sono stati i nerazzurri che hanno vinto 0-2 la gara d’andata andando a segno con Edin Dzeko ed Henrikh Mkhitaryan e 1-0 la sfida di ritorno con un gol di Lautaro Martinez, tornando così in finale dove mancavano dal 2010, l’anno del mitico Triplete.

Tra Manchester City e Inter non ci sono precedenti in gare ufficiali. Le due squadre si sono affrontate in due gare amichevoli, ottenendo una vittoria ciascuna. Il 1° agosto 2010 nella Pirelli Cup fu l’Inter a vincere 3-0 con una doppietta di Victor Obinna (39' e 54') e un gol di Cristiano Biraghi (74'), mentre il 31 luglio 2011 nella finale della Dublin Super Cup vinsero gli inglesi con i gol di Mario Balotelli, Edin Dzeko e Adam Johnson.

Finale di UEFA Champions League 2023: lo stadio olimpico Atatürk

Lo stadio olimpico Atatürk di Istanbul sorge nel distretto occidentale di İkitelli, ed è l'impianto con la maggiore capacità della Turchia. A dargli il nome è Mustafa Kemal Atatürk, fondatore e primo presidente della Repubblica di Turchia. Dal 2020, anno della sua promozione in Süper Lig, il Fatih Karagümrük lo utilizza per le partite in casa. La sua costruzione ebbe inizio nel 1999 e fu conclusa nel 2002 (venne costruito per la candidatura fallita della Turchia per i Giochi Olimpici del 2008) costando circa 140 milioni di dollari. La struttura può contenere 74.753 spettatori e nel 2004 è stato insignito dalla UEFA del titolo di "Complesso sportivo a 5 stelle", potendo così ospitare le finali degli eventi UEFA, tra cui la finale di UEFA Champions League 2005 tra Milan e Liverpool. Lo stadio è anche certificato dalla IAAF e dal CIO come sede di prima classe per l'atletica leggera e ha ospitato diverse competizioni atletiche europee. Lo stadio doveva originariamente ospitare la sua seconda finale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Bayern Monaco il 30 maggio 2020, ma a seguito della pandemia di COVID-19 in Europa la partita fu rinviata e successivamente riprogrammata ad agosto all'Estádio da Luz di Lisbona, Portogallo a porte chiuse; lo stadio doveva quindi ospitare la finale del 2021 tra Manchester City e Chelsea, ma la partita è stata nuovamente spostata in Portogallo, questa volta all'Estádio do Dragão di Porto. Il 2023 è finalmente l'anno buono per ospitare la finale di Champions League che vedrà affrontarsi Manchester City e Inter.

Champions League: le finali che hanno fatto la storia

La prima finale nella storia della Coppa dei Campioni risale alla stagione 1955-1956. A disputarla furono gli spagnoli del Real Madrid e i francesi dello Stade de Reims allo Parco dei Principi di Parigi. Entrambe le squadre furono al centro di un’annata deludente nei rispettivi campionati ma raggiunsero la finale della neonata Coppa dei Campioni.

I Blancos potevano fregiarsi della presenza in squadra di Alfredo Di Stefano mentre i transalpini arruolavano l’altrettanto celebre Raymond Kopa. Sotto di due reti dopo appena 10 minuti di gioco (goal di Leblond e Templin), il Real accorciò le distanze con Di Stefano e pareggiò con Rial. I francesi si portarono sul 2-3 con la rete di Hidalgo ma furono nuovamente agguantati da Marquitos.

A consacrare campione il Real Madrid fu il secondo goal di Rial che a 10’ dal termine fissò il risultato sul 4-3 per gli spagnoli. Il Real Madrid acquisì presto un grande feeling con la nuova competizione e si aggiudicò le successive 4 finali sconfiggendo Fiorentina, Milan, ancora il Reims e l’Eintracht Francoforte. Ancora oggi i Blancos sono la squadra che può vantare il maggior numero di finali di Champions League vinte avendone sollevate in tutto 13.

La prima squadra italiana a sollevare la Coppa dei Campioni, invece, fu il Milan che trionfò nell’ottava edizione del torneo (stagione 1962-1963). I rossoneri si imposero con il risultato di 2-1 a Wembley sconfiggendo il fortissimo Benfica di Eusebio. Fu proprio il fuoriclasse portoghese nato in Mozambico a iscrivere per primo il suo nome sul tabellino dei marcatori ma nella ripresa salì in cattedra José Altafini che con una doppietta ribaltò il risultato regalando il successo ai milanesi. Era un Milan fortissimo con campioni come Gianni Rivera, Giovanni Trapattoni e Cesare Maldini.

I rossoneri sono la seconda squadra più vittoriosa in finale di Champions League con 7 edizioni vinte complessivamente: oltre al trionfo del ’63, il Milan ha vinto nel 1968-1969, 1988-1989, 1989-1990, 1993-1994, 2002-2003, 2006-2007.

L’anno successivo la gioia di sollevare la Coppa dalle Grandi Orecchie toccò per la prima volta anche ai nerazzurri dell’Internazionale che al Prater di Vienna sconfissero 3-1 i pluricampioni del Real Madrid: a guidare al trionfo la squadra allenata da Helenio Herrera fu il trascinatore Sandro Mazzola, autore di una memorabile doppietta, intervallata dai gol di Felo del Real per la rete del momentaneo 1-1 e dal gol di Aurelio Milani.

I nerazzurri bissarono il successo l’anno seguente sconfiggendo di misura il Benfica con un gol di Jair. Da allora l’Inter raggiunse la finale altre due volte, venendo sconfitta dal Celtic nel 1967 e dall’Ajax nel 1972. Nel 2010, però, i nerazzurri guidati da José Mourinho vinsero nuovamente la Champions League sconfiggendo in finale il Bayern Monaco 2-0 con una doppietta del Principe Milito e realizzando così il celebre triplete con Scudetto e Coppa Italia.

L’unica altra squadra italiana ad aver vinto la Coppa dei Campioni/Champions League è la Juventus. La Vecchia Signora ha alzato il trofeo 2 volte nel corso della sua storia. La prima vittoria in Coppa Campioni risale alla stagione 1984-1985 e cioè alla sciagurata finale dell’Heysel contro il Liverpool vinta 1-0 con un rigore trasformato da Michel Platini.

Il secondo successo della Juventus in Champions League avvenne al termine della stagione 1995-1996 all’Olimpico di Roma: guidati da Marcello Lippi i bianconeri ebbero la meglio contro l’Ajax. L’1-1 maturato nei 90 minuti regolamentari in seguito alle reti di Ravanelli e Litmanen, resisté fino al termine dei supplementari e l’incontro fu deciso ai calci di rigore, dove fu determinante la maggior freddezza degli juventini. In Coppa dei campioni alla Juve spetta il poco invidiabile primato di squadra con il maggior numero di finali perse: i bianconeri hanno raggiunto 9 volte la finale ma sono stati sconfitti in ben 7 circostanze, le ultime delle quali nel 2015 e nel 2017 contro Barcellona e Real Madrid.