Dopo 278 partite tra turni preliminari, fase campionato e fase eliminatoria, la Champions League 2024-2025, la prima con il nuovo format a 36 squadre, è finalmente giunta al suo atto conclusivo. La finale di quest’anno vedrà fronteggiarsi il Paris Saint-Germain e l’Inter. I due club si affronteranno sabato 31 maggio all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. I francesi tornano in finale cinque anni dopo l’ultima volta, quando furono sconfitti proprio al Da Luz di Lisbona dal Bayern Monaco, mentre l’Inter non raggiungeva la finale soltanto dal 2022-2023, quando fu sconfitto dal Manchester City a Istanbul. Per scoprire quali sono i possibili scenari della partita più attesa della stagione il nostro consiglio è di consultare il pronostico sulla finale di Champions League 2025 di Eurobet, così da poter approfittare delle migliori quote in ottica scommesse.
La finale della 70ª edizione della Champions League, sarà la numero 33 da quando la manifestazione è stata ribattezzata da Coppa dei Campioni a Champions League. Quest’anno la cornice sarà quella dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera e a contendersi la vittoria saranno due squadre molto diverse tra loro come il Paris Saint-Germain e l’Inter. I vincitori, come di consueto, otterranno il diritto di giocare contro i vincitori dell’Europa League 2024-2025 nella finale di Supercoppa Europea 2025, e allo stesso tempo guadagneranno di diritto la qualificazione diretta alla Champions League del prossimo anno. Come sempre, trattandosi di un incontro in cui si misurano le due migliori squadre d’Europa l’auspicio di tifosi, addetti ai lavori e semplici appassionati di calcio che saranno collegati da tutto il mondo è quello di assistere a una partita di alto livello.
Il pronostico di PSG-Inter osservando i numeri della sezione delle quote sulla Champions League di Eurobet indica come favoriti i francesi ma sembra tuttavia una partita aperta ad ogni scenario. Se consideriamo il risultato di 1X2 relativo ai tempi regolamentari, l’esito 1 che indica la vittoria della squadra guidata da Luis Enrique è quotato a 2.20, mentre il segno 2, che simboleggia il successo dei nerazzurri di Simone Inzaghi, è offerto a 3.15. L'eventuale scenario della X al termine dei 90 minuti di gioco dei tempi regolamentari, invece, è dato a 3.25. Per quel che concerne il numero di gol, il pronostico che si basa sulle quote sulla finale di Champions League dice che ci sono buone probabilità di assistere ad una partita accesa, ma c’è equilibrio tra l’eventualità che vengano siglate più di 2 o fino a 2 reti. L’Under 2.5 (da 0 a 2 gol) viene offerto a 1.80, una quota leggermente più bassa rispetto all'Over 2.5 (tre o più marcature), proposto a 1.90. Buone possibilità di riuscita per il Gol-Gol (entrambe le squadre segnano) a 1.70, mentre la quota per il No Gol (nessuna o solo una delle squadre segna), è data a 2.05.
Se consideriamo solo il successo finale, il pronostico della finale 2025 di Champions League è dunque a favore del PSG con una quota di 1.70. Tra le quote sulla vincente della Champions League di Eurobet la vittoria conclusiva del trofeo da parte dell’Inter può valere invece 2.05 volte la puntata. Entrando nel dettaglio delle modalità di vittoria, un successo del Paris Saint-Germain ai tempo regolamentari viene indicato a 2.15. Un trionfo dei nerazzurri dopo 90 minuti più recupero è indicato a 3.25. Un'eventuale vittoria del PSG ai tempi supplementari è invece segnalata a 8.60 contro l’11.00 dell’Inter. Un successo ai calci di rigore è quotato a 9.80 per il Paris Saint-Germain e a 10.50 per l’Inter.
Nella scorsa stagione che ha segnato l'inizio dell'avventura in panchina di Luis Enrique, il Paris Saint-Germain si è aggiudicato la Ligue 1, Coppa e Supercoppa di Francia, realizzando il triplete domestico. L'avventura in Champions League, invece, si è conclusa in semifinale, dopo un inaspettato doppio ko di misura contro il Borussia Dortmund. Quest'anno, tuttavia, il PSG sembra del tutto determinato a migliorare il percorso fatto nella passata stagione: Luis Enrique e i suoi, infatti, hanno già vinto la Ligue 1 (con ben 6 turni d'anticipo) e la Supercoppa francese e hanno raggiunto la finale nella coppa nazionale, ma soprattutto in Champions League.
Nel caso della massima competizione europea, il cammino non è stato privo di difficoltà, in quanto la fase campionato è stata conclusa al quindicesimo posto con 13 punti totalizzati grazie a 4 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte, che hanno reso necessario il passaggio per gli spareggi per accedere agli ottavi. Dall'inizio della fase eliminatoria, però, il PSG ha iniziato a carburare: distrutti i connazionali del Brest nel playoff con un totale di 10-0 (0-3 in trasferta, 7-0 in casa), agli ottavi di finale i francesi hanno buttato fuori il Liverpool (Reds vincitori 0-1 a Parigi, PSG vittorioso con lo stesso risultato ad Anfield e poi ai rigori). Ai quarti di finale a fare le spese della forza del PSG è stato l'Aston Villa (vittoria 3-1 al Parco dei Principi, ko 3-2 al Villa Park), mentre in semifinale è toccato all'Arsenal (battuto 0-1 a Londra e 2-1 a Parigi).
Qualora dovessero riuscire a vincere entrambi i trofei realizzerebbero un memorabile poker e soprattutto si aggiudicherebbero per la prima volta nella storia del club la Champions League. Finora il sogno è stato solo accarezzato nella stagione 2019-2020, quando in panchina c'era Thomas Tuchel e il PSG fu sconfitto a Lisbona dal Bayern Monaco. Quest'anno, ad ogni modo, sembrerebbe poter essere davvero quello buono, poiché la squadra è stata rinforzata con nomi meno altisonanti ma puntando su elementi che si sono immediatamente inseriti negli schemi di gioco del tecnico spagnolo, come il centrocampista portoghese João Neves proveniente dal Benfica, Désiré Doué, attaccante prelevato dal Rennes e Willian Pacho, difensore acquistato dall'Eintracht Francoforte. Il vero colpo, ad ogni modo, è arrivato nella sessione invernale con l'acquisto dell'ex napoletano Khvicha Kvaratskhelia, arrivato a rinforzare una rosa già estremamente competitiva e a cercare di aiutarla a salire sul tetto d'Europa a suon di giocate funamboliche.
L'Inter nella scorsa stagione è riuscita ad aggiudicarsi il 20° Scudetto della propria storia, cucendosi sul petto la tanto ambita seconda stella, della quale finora si era fregiata esclusivamente la Juventus. I nerazzurri guidati da Simone Inzaghi nella stessa stagione hanno alzato al cielo anche la Supercoppa italiana superando in finale il Napoli. E non a caso, all'inizio della stagione 2024-2025, gli addetti ai lavori hanno collocato il sodalizio nerazzurro in cima alle loro preferenze per la vittoria della Serie A, obiettivo per il quale, effettivamente l'Inter è ancora in corsa, protagonista di un serrato duello contro il Napoli di Antonio Conte. Nelle altre competizioni domestiche, dove pure era favorita, è andata meno bene rispetto al previsto: in Supercoppa italiana, dopo aver conquistato l'accesso alla finale battendo l'Atalanta, è arrivato il ko nel derby con il Milan che si è aggiudicato il trofeo, e anche in Coppa Italia, dopo aver eliminato Udinese e Lazio, è stato fatale il ko nella semifinale di ritorno nel derby con i rossoneri (mai battuti quest'anno, dopo aver perso 1-2 il derby d'andata in Serie A e pareggiato 1-1 nella gara di ritorno). La Beneamata, ad ogni modo, non gode di grande considerazione soltanto tra i confini italiani, ma viene ritenuta una seria concorrente anche in ambito europeo. Parliamo pur sempre di una squadra che negli ultimi anni è stata in grado di raggiungere due finali Uefa, in Europa League nel 2019-2020 (con Conte in panchina), dovendosi arrende al Siviglia, e in Champions League nel 2022-2023, quando fu battuta di misura dal Manchester City. Quest'anno Simone Inzaghi è riuscito nuovamente a guidare la sua squadra in finale di Champions League.
Nella massima competizione per club, quest'anno alla prima edizione con il nuovo format, i nerazzurri hanno chiuso al quarto posto la fase campionato con 19 punti, totalizzando 6 vittorie, un pari e una sconfitta, chiudendo con il dato della difesa meno battuta (1 solo gol subito). Guadagnato l'accesso diretto agli ottavi di finale, l'Inter ha avuto la meglio sul Feyenoord (battuto 0-2 a Rotterdam e 2-1 a San Siro), poi ha eliminato ai quarti di finale un avversario quotato come il Bayern Monaco (vittoria 1-2 a Monaco di Baviera e pari 2-2 a Milano), rendendosi poi protagonista di un'epica battaglia vinta contro il Barcellona in semifinale (3-3 in Catalogna, 4-3 ai supplementari davanti al pubblico nerazzurro).
Ora non gli resta che giocarsi l'ultimo atto contro il Paris Saint-Germain per provare a sollevare quella che sarebbe la quarta Champions della sua storia. Qualora l'impresa riuscisse, sarebbe di grande portata, soprattutto considerando la differenza nella capacità d'investimento: se da un lato, infatti, ci sono i francesi che negli anni, grazie a una proprietà facoltosa hanno speso centinaia di milioni di euro per assicurarsi i migliori giocatori, l'Inter opera entro parametri molto più stretti grazie alla bravura dei suoi dirigenti, Beppe Marotta (diventato presidente) e Piero Ausilio. Non a caso tra la sessione estiva (in cui sono stati tesserati Josep Martinez dal Genoa, Tomas Palacios dall'Independiente Rivadavia, Mehdi Taremi dal Porto e Piotr Zielinski dal Napoli) e quella invernale (in cui è arrivato il solo Nicola Zalewski) a Milano non sono arrivati nomi sensazionali, e le formule d'acquisto sono state perlopiù a parametro zero o in prestito.