Quote Sampdoria-Atalanta: le migliori scommesse

Scommesse Sampdoria-Atalanta: scopri le quote di Eurobet

Sampdoria e Atalanta si affronteranno allo stadio Luigi Ferraris di Genova il prossimo 10 novembre 2019 alle 15:00. La sfida di domenica, in ottica scommesse, non è tra le più equilibrate a giudicare dalle quote Sampdoria-Atalanta stilate da Eurobet.it. I quotisti ritengono favoriti gli ospiti, probabilmente per via delle ultime vittorie importanti dalle quali è reduce, nonostante il tonfo col Cagliari: il 2 è quotato a 1,93. L’1 della Sampdoria, invece, paga a 3,80. Tra le scommesse Sampdoria-Atalanta, l'eventuale pareggio, esito verificatosi non molto spesso quando queste due formazioni s'incontrano, è quotato a 3,70. Gli addetti ai lavori sono abbastanza sicuri del fatto che in relazione alle quote Sampdoria-Atalanta, il match possa essere da goal-goal, come dimostra la quota di 1,52 per questo scenario. Più bassa rispetto all'under, anche la quota dell'over 2,5, offerto a 1,55.

 

Precedenti Sampdoria-Atalanta

I precedenti totali tra Sampdoria e Atalanta in Serie A sono 94. Nel testa a testa tra le due formazioni sono in vantaggio i blucerchiati con 38 vittorie contro le 26 affermazioni dei nerazzurri. In 30 occasioni, invece, l'incontro è terminato in parità. La formazione ligure è in vantaggio anche per ciò che concerne i goal realizzati, con poco più di 20 reti di differenza.

Prendendo in considerazione esclusivamente le partite giocate in casa dei doriani, è netto il predominio della Samp: 28 i successi liguri contro le 6 vittorie dei bergamaschi, mentre i pareggi sono 13.

L'ultima partita tra le due squadre in ordine cronologico è la sfida giocata allo stadio Luigi Ferraris di Genova lo scorso 10 marzo 2019. In quell'occasione il match finì con il risultato 1-2 per gli ospiti e le reti furono segnate tutte nel secondo tempo, portando le firme di Zapata, Quagliarella e Gosens. Nella gara del girone d'andata era stata invece l’Atalanta a soccombere in casa, per via di un goal del difensore Tonelli al 76’.

L'ultima vittoria della Sampdoria a Bergamo fu proprio quella. In generale, i liguri hanno un netto vantaggio sugli orobici per quel che concerne le statistiche. Nonostante l’enorme differenza qualitativa che distanzia le due compagini da qualche anno a questa parte, la Samp è riuscita a rispettare più volte la sua tradizione nei confronti dell’Atalanta, imponendosi 3 volte negli ultimi 6 confronti in casa e fuori. Quella che in passato poteva comunque essere considerata una sfida più bilanciata per i valori espressi in campo, oggi risulta essere invece una gara a senso unico. I doriani sono in piena zona retrocessione, non vincono in casa dal 22 settembre e hanno già ottenuto 7 k.o., mentre i bergamaschi sono a 8 punti dalla vetta e vogliono battere il ferro finché è caldo, sperando che il momento magico non sia già terminato.

Sampdoria

Lo scorso campionato non si è concluso in maniera troppo esaltante per la Sampdoria, con il club che ha raggiunto solo il nono posto in classifica, rinunciando ben presto ad ambizioni europee. I blucerchiati sembravano aver trovato un’identità compatta con la guida tecnica di Marco Giampaolo, che ha attirato spesso l’attenzione nazionale. Tuttavia, non è stata sufficiente per mantenere la continuità e il tanto decantato bel gioco del mister si è sfaldato facilmente. La scorsa annata sarà comunque ricordata per i successi di Fabio Quagliarella, capocannoniere con 26 goal e recordman di reti realizzate in più giornate consecutive di campionato, a pari merito con Batistuta.

La storia recente dell’Unione Calcio Sampdoria ci parla di una qualificazione ai gironi di Champions League sfumata per poco nell’estate del 2010, quando i liguri potevano contare sull’indimenticata coppia d’attacco costituita da Cassano e Pazzini. Mentre il primo si sarebbe dovuto fermare poco dopo per dei problemi cardiaci, il secondo sarebbe stato ceduto clamorosamente all’Inter nella finestra di mercato invernale. Fu solo il preludio al cammino che avrebbe portato la Samp ad un’inaspettata retrocessione in Serie B pochi mesi più tardi. Un altro scossone importante fu rappresentato qualche anno dopo dalla morte del presidente Riccardo Garrone, dal quale il figlio Edoardo prese in eredità il timone blucerchiato fino al termine della stagione 2013-14, per poi lasciare la proprietà del club all'imprenditore romano Massimo Ferrero. Immediata fu la qualificazione per l'Europa League a seguito della rinuncia del Genoa, ma da allora non sono stati ottenuti risultati degni di nota. Al contrario, le tante operazioni di mercato hanno portato a Genova elementi come Milan Skriniar, Patrick Schick, Luis Muriel, Lucas Torreira e Dennis Praet, che hanno goduto di fortune alterne una volta trasferitisi dal capoluogo ligure. Per la stagione 2019-2020 la panchina era stata affidata ad Eusebio Di Francesco, esonerato dalla Roma qualche mese prima e fuori dalla Samp già ad ottobre. Così come nella Roma, il suo posto è stato preso da Claudio Ranieri.

La Sampdoria di oggi si ritrova a lottare per la salvezza e a condividere i bassifondi della classifica con i cugini del Genoa. A spegnersi non è stato solo il gioco della squadra, ma anche la vena realizzativa di Fabio Quagliarella, che finora è andato in goal solo una volta e su rigore. Di conseguenza, il bomber doriano ha anche perso il posto in Nazionale tanto faticosamente riconquistato nella passata stagione. Alle prime tre sconfitte contro Lazio, Sassuolo e Napoli è seguita la vittoria sul Torino, ma poi sono arrivati altri tre insuccessi con Fiorentina, Inter e Verona. Con il passaggio di consegne da Di Francesco a Ranieri è arrivato subito il primo pareggio con uno 0-0 tra le mura amiche di fronte alla Roma, dunque una sconfitta a Bologna e un pari col Lecce. Nell’ultima partita i blucerchiati hanno racimolato 3 punti in extremis, grazie a una prodezza di testa dell’appena subentrato Caprari ai danni della SPAL. Da quando è iniziato il campionato, la Sampdoria non è mai riuscita a segnare più di un goal in una singola partita e le reti incassate sono già 19.

Atalanta

La Atalanta è reduce da un campionato al di sopra delle aspettative che ha fruttato addirittura un terzo posto e la conseguente storica qualificazione in Champions League. Purtroppo per gli orobici, il cammino in Europa non è stato soddisfacente portando solo sconfitte nelle gare d’andata del girone, ma l’esperienza dei bergamaschi ha insegnato a molte squadre della Serie A, anche più blasonate, che alla fine è sempre il campo a determinare il vero valore di un club. Non a caso, i nerazzurri erano arrivati anche in finale di Coppa Italia. Come se non bastasse, la scorsa stagione ha visto sbocciare definitivamente il talento di Duvan Zapata, divenuto ormai a tutti gli effetti un attaccante di riferimento nel campionato italiano.

La fine degli anni 90’ e gli anni duemila hanno visto un'alternanza di categoria tra Serie A e Serie B con tre promozioni e quattro retrocessioni. Dal 2011 il club è stabilmente nella massima serie e nel 2016-2017 ha conquistato l’accesso ai preliminari di Europa League. Oggi l’Atalanta è riconosciuta come una delle realtà più interessanti almeno a livello nazionale. Sotto la guida di Gian Piero Gasperini, tra l’altro, molti giocatori hanno fatto un bel salto di qualità. Gianluca Mancini, protagonista nella passata annata, si è trasferito alla Roma ed è entrato nel giro della Nazionale italiana, mentre il portiere Gollini ha di fatto soffiato il posto a Berisha. Masiello e Ilicic si sono confermati a buoni livelli, ma l’ultima sessione di mercato estiva ha portato a Bergamo un nuovo gioiellino che risponde al nome di Luis Muriel. Il colombiano, spesso frenato dai problemi fisici in passato, ha scoperto una nuova giovinezza ed è attualmente il capocannoniere della squadra.

Nonostante le tante proposte allettanti pervenutegli anche dalle più grandi società italiane, Gasperini è rimasto sulla panchina dell’Atalanta Bergamasca Calcio e sta continuando tranquillamente col suo progetto. Il rendimento della Dea è rimasto notevole nonostante la rosa sia stata un po’ rimaneggiata in estate. Anche se la Champions non è andata benissimo, il campionato sta confermando che l’Atalanta è una delle migliori formazioni di Italia, tanto che alcuni degli addetti ai lavori non escludono che possa lottare persino per lo scudetto. Insomma, se si vuole provare a indicare una formazione che possa fungere da outsider e spaventare le superpotenze della Serie A, questa non può che essere l’Atalanta.

Finora gli orobici hanno raccolto 21 punti arrivando al quarto posto in classifica. Come l’anno scorso, l’attacco va a gonfie vele: sono 30 le reti realizzate a fronte delle 18 incassate in 11 giornate. Dopo la vittoria con la SPAL e la sconfitta con il Torino, sono arrivati il successo col Genoa, il pari con la Fiorentina e i 9 punti racimolati tra Roma, Sassuolo e Lecce. In seguito alla clamorosa rimonta subita dalla Lazio che li ha visti passare dallo 0-3 al 3-3, gli orobici hanno steso l’Udinese con un fragoroso 7-1 e hanno pareggiato in extremis col Napoli al San Paolo. Curiosamente, l’ultima giornata ha visto la Dea cadere tra le mura amiche contro il Cagliari, per quanto anche i sardi stiano conducendo un campionato più che sorprendente.