immagine logo nazionale europei 2024

I convocati della Serbia per gli Europei 2024: le scelte del CT Stojković

La Serbia fa parte delle 24 squadre che partecipano all’Europeo di Germania 2024, sorteggiata all’interno del Gruppo C insieme alla Danimarca, alla Slovenia e all’Inghilterra. Capo spedizione, e naturalmente guida tecnica e coach della squadra, è l’ex bandiera della Stella Rossa di Belgrado, Dragan Stojković, commissario tecnico della nazionale serba dal 20 febbraio del 2021. La Serbia si presenta ai campionati europei di Germania dopo un cammino di qualificazioni nel Gruppo G, dove si è piazzata seconda, alle spalle dell’Ungheria, con 14 punti, frutto di 4 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, realizzando 9 gol e subendone 6. Primo posto mancato proprio per le due sconfitte, arrivate in entrambi gli scontri diretti contro l’Ungheria che in quel raggruppamento è riuscita a qualificarsi come prima classificata.

La nazionale serba veste divise interamente rosse con inserti bianchi e dorati, per richiamare naturalmente lo stemma della federazione calcistica nazionale e dello Stato. Come gli altri paesi dell’ex Jugoslavia, anche la Serbia calcistica ha avuto un passato travagliato, al pari di quello politico, con il passaggio prima all’unione sportiva con il Montenegro (prima con la dicitura di Repubblica Federale di Jugoslavia e poi come Serbia e Montenegro) e poi all’indipendenza totale nel 2006. Fino ad allora la maglia era bianca e blu ma ottenuta l’indipendenza totale si è voluto dare un taglio con il passato e recuperare i colori del proprio passato regale.

Nata quindi da pochi anni, la nazionale della Serbia è alla prima esperienza in un campionato europeo di calcio, la seconda se si considera la partecipazione all’Europeo del 2000 in coabitazione con il Montenegro. In quella occasione la nazionale, allora della Jugoslavia, superò il proprio Girone ma fu sconfitta ai quarti di finale dall’Olanda con un roboante 6-1.

La nazionale serba è famosa per avere una buona tradizione calcistica che ha portato ad esportare un lungo elenco di talenti che hanno fatto la loro fortuna nei più grandi club europei e naturalmente anche della Serie A italiana. Come non ricordare Siniša Mihajlović? Ex calciatore di Lazio, Inter e Bologna e anche allenatore di quest’ultima, oltre che per due anni anche della nazionale serba. Ma anche Predrag Mijatović, stella del Real Madrid con un passaggio anche nella Fiorentina, l’ex Lazio e Fiorentina Dejan Stanković, e Savo Milošević.

Oggi la Serbia continua questa tradizione con una serie di giocatori di alto livello, con l’allenatore che dal punto di vista tattico schiera in campo la propria squadra con un interessante 3-4-3 o a volte 3-4-2-1, che di base cambia solo la posizione dei due trequartisti, ma fondamentalmente richiama gli stessi movimenti tattici e la stessa attitudine in campo. Uno schieramento che permette di avere una buona copertura in fase difensiva, con le ali che scendono ad aiutare i tre centrali permettendo di schierarsi a cinque dietro, ma a dare superiorità in fase offensiva offrendo la stessa copertura quando ci si sposta in attacco, giocando in ampiezza e dando profondità sulle fasce.

Base di partenza: la difesa a tre resta un must per il tecnico Stojković con la scelta che ricade generalmente tra Nikola Milenkovic, Srdan Babic, Strahinja Pavlovic e Milos Veljkovic. A centrocampo la linea dei cinque si compone di Andrija Zivkovic e Filip Kostic, o Filip Mladenovic, sulle due fasce, con Nemanja Gudelj e uno tra Nemanja Maksimovic e Ivan Ilic a chiudere la parte centrale del centrocampo. Davanti la qualità si fa alta perché Aleksandar Mitrovic o Dusan Vlahovic, punte di riferimento dell’attacco di Stojkovic, possono contare alle loro spalle su trequartisti come Sergej Milinkovic-Savic, Dusan Tadic, Filip Duricic o Sasa Lukic.

Convocati Serbia Europei 2024: la rosa delle Aquile Bianche

Ecco quali sono i giocatori convocati della Serbia agli Europei 2024 nella fase di ritiro pre competizione.

Per i portieri la scelta è ricaduta su Vanja Milinkovic-Savic (Torino), Predrag Rajkovic (Maiorca), Đorđe Petrovic (Chelsea), Aleksandar Jovanovic (Partizan).

Ampia scelta tra i difensori, tra i quali hanno fatto capolino Strahinja Pavlovic (Salisburgo), Nikola Milenkovic (Fiorentina), Miloš Veljkovic (Werder Brema), Srđan Babic (Spartak Mosca), Strahinja Erakovic (Zenit), Nemanja Stojic (TSC Bačka Topola), Jan Carlo Simic (Milan).

Per i centrocampisti Stojkovic ha selezionato Saša Lukic (Fulham), Nemanja Gudelj (Siviglia), Nemanja Maksimovic (Getafe), Ivan Ilic (Torino), Saša Zdjelar (CSKA), Srdjan Mijailovi (Stella Rossa), Sergej Milinkovic-Savic (Al-Hilal), Dušan Tadic (Fenerbahce), Samed Bazdar (Partizan), Aleksandar Cirkovic (KS Samara), Lazar Samardzic (Udinese), Veljko Birmancevic (Tolosa), Filip Kostic (Juventus), Filip Mladenovic (Panathinaikos), Matija Gluscevic (FK Radnicki), Andrija Zivkovic (PAOK), Mijat Gacinovic (AEK Atene), Nemanja Radonjic (Maiorca).

Ben più ristretta la scelta degli attaccanti, il cui ventaglio si è limitato ad Aleksandar Mitrović (Al-Hilal), Dušan Vlahović (Juventus), Petar Ratkov (Salisburgo) e Luka Jovic (Milan).

Formazione tipo Serbia

La forza della squadra in divisa rossa fa della transizione veloce e della qualità dei centrocampisti il proprio punto di forza. Sfruttare la difesa a tre per avere compattezza nei momenti in cui si difende e poi ripartire dai piedi di gente come Kostic o Durcic è la chiave del gioco di Stojkovic. Naturalmente tutto il gioco poi deve essere gestito da veri campioni come Milinkovic-Savic e Tadic, ad esempio, che devono cercare il finalizzatore dell’attacco.

Si parte quindi di base dal modulo tattico 3-4-2-1 con un buon portiere come si sta dimostrando Vanja Milinković-Savić del Torino, che si fa forte di una difesa affidabile come la linea composta da Milenkovic, Babic e Veljkovic, oppure Pavlovic

A centrocampo la Serbia sviluppa il gioco grazie alle fasce occupate dallo juventino Kostic da una parte e dall’ala del Paok Salonicco Živković. Indispensabile però il gioco sulla mediana di gente come Lukic e Gudelj, o Mijailovic, che smistano il gioco per arrivare ai trequartisti o, se schierati diversamente, agli esterni d’attacco.

Si arriva quindi in attacco con generalmente una sola punta di riferimento, che può essere Vlahović oppure Mitrovic, supportato dalla qualità di due tra Sergej Milinkovic-Savic, Tadic, Duricic o Lukic.

Probabile formazione Serbia

Serbia (3-4-2-1): V. Milinkovic-Savic; Milenković, Pavlovic, Babić; Zivković, Lukic, Mijailovic, Kostić; S. Milinkovic-Savić, Tadić; Vlahović. CT: Stojkovic.

Serbia agli Europei: palmares e statistiche

La storia della nazionale della Serbia ai campionati europei passa attraverso diverse trasformazioni a causa del passato politico di quella parte di Europa. La Serbia infatti è un Paese che faceva parte della Federazione Jugoslava, e come tale veniva ricompresa anche a livello sportivo all’interno della nazionale della Jugoslavia. Con questa formula ha partecipato a quattro edizioni del campionato europeo raggiungendo due secondi posti, uno in Francia nel 1960 e l’altro in Italia nel 1968. Caduta la dittatura, prima si è unita in Federazione, e poi Confederazione, con il Montenegro (in questo caso troviamo solo la partecipazione agli Europei del 2000 in Belgio e Paesi Bassi dove la nazionale slava arrivò ai quarti di finale) per poi vedersi riconosciuta la totale indipendenza nel 2006. Ed oggi con gli Europei di Germania 2024 la nazionale serba esordisce in un campionato europeo.