La nazionale di calcio della Spagna è tra le rappresentative di calcio più titolate in assoluto al mondo. Basti pensare che assieme alla Germania detiene il record di Europei vinti, con tre titoli in bacheca (1964, 2008, 2012) e un secondo posto (1984), oltre ad aver vinto la Coppa del Mondo nel 2010 in Sudafrica e la UEFA Nations League 2022-2023. La Spagna, inoltre, può fregiarsi di essere l'unica nazionale calcistica capace di aggiudicarsi due titoli continentali e un titolo mondiale di seguito. Nella sua bacheca c'è anche una medaglia d'oro olimpica vinta nel 1992.
La Spagna allenata dal commissario tecnico Luis de la Fuente ha ottenuto il diritto a far parte delle 24 nazionali che prenderanno parte a questa edizione degli Europei in Germania dominando il suo girone di qualificazione (era parte del Gruppo A, chiuso al primo posto con 21 punti precedendo la Scozia). Al momento del sorteggio dei gironi la nazionale spagnola è stata inserita nel tostissimo Gruppo B insieme ad Albania, Croazia e Italia. Pur non essendo più una superpotenza com’era stata nello scorso decennio grazie a una generazione di meravigliosi interpreti del calibro dei vari Casillas, Puyol, Xavi e Iniesta, la Spagna continua ad essere una delle maggiori fucine di talento d’Europa e anche per questo va considerata di diritto tra le favorite secondo i pronostici e le quote sulla vincente degli Europei.
Esaminiamo ora le scelte in materia di convocati del commissario tecnico della Spagna Luis de la Fuente, coach 62enne che ha raccolto il testimone da Luis Enrique dopo l’eliminazione delle Furie Rosse agli ottavi di finale della Coppa del Mondo in Qatar contro il Marocco, scorrendo la lista dei suoi pre-convocati.
Per quanto riguarda i portieri i selezionati sono Unai Simón dell’Athletic Bilbao, titolare della nazionale, David Raya dell’Arsenal e Alex Remiro della Real Sociedad.
La lista dei difensori conterà sui centrali Robin Le Normand (di origini francesi ma naturalizzato spagnolo) della Real Sociedad, Aymeric Laporte dell’Al-Nassr, Dani Vivian dell’Athletic Bilbao, l’esperto Nacho Fernández del Real Madrid e il giovanissimo Pau Cubarsí, 17enne centrale del Barcellona. I laterali saranno Alejandro Grimaldo del Bayer Leverkusen, Marc Cucurella del Valencia, e i due veterani Dani Carvajal del Real Madrid e Jesús Navas del Siviglia.
Tra i centrocampisti presenti Rodri del Manchester City, Pedri e Fermín López del Barcellona, Martín Zubimendi e Mikel Merino, entrambi della Real Sociedad, Marcos Llorente dell'Atlético Madrid, l'ex napoletano Fabián Ruiz, oggi al Paris Saint-Germain e Aleix Garcia del Girona. Presenti anche Dani Olmo del RB Lipsia e Alex Baena del Villarreal.
Il parco attaccanti si avvarrà dell’esperienza di punte come Álvaro Morata dell’Atlético Madrid (nome da tenere d’occhio nelle quote sul capocannoniere dell’Europeo), Joselu, centravanti del Real Madrid e Mikel Oyarzabal della Real Sociedad. Le ali saranno Nico Williams dell’Athletic Bilbao, Ferrán Torres e Lamine Yamal del Barcellona e Ayoze Pérez del Real Betis.
La Spagna si schiera tradizionalmente con il modulo tattico 4-3-3, un sistema di gioco con il quale vengono formati la maggior parte dei calciatori del paese iberico. Non fa eccezione la rappresentativa allenata da Luis de la Fuente. Salvo imprevisti il portiere titolare della Spagna è Unai Simón. Nel caso il basco del Bilbao non fosse arruolabile, si candida David Raya dell'Arsenal. In difesa l'esperto Dani Carvajal e Marc Cucurella sono i due terzini, mentre la coppia centrale è formata da Robin Le Normand e Iñigo Martinez. A centrocampo il play, benché con caratteristiche più da mediano, è Rodri, accanto al quale si muoveranno con grande probabilità l'ex napoletano Fabián Ruiz e uno tra Mikel Merino e Pedri. In attacco Álvaro Morata sarà il centravanti con Ferrán Torres e Nico Williams ad agire nel ruolo di ali.
Spagna (4-3-3): Simón; Carvajal, Le Normand, Martínez, Cucurella; F. Ruiz, Rodri, Pedri; F. Torres, Morata, N. Williams. CT: de la Fuente
La Spagna ha partecipato a 12 edizioni degli Europei di calcio (1960, 1964, 1980, 1984, 1988, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012, 2016, 2020). Nella prima apparizione si ritirò ai quarti di finale, mentre nel 1964, da Paese ospitante, si laureò campione per la prima volta battendo 2-1 l'Unione Sovietica. Dopo aver mancato la qualificazione nel 1968, nel 1972 e nel 1976, nel 1980 in Italia non andò oltre il primo turno. Nel 1984 in Francia dovette arrendersi in finale ai padroni di casa, che ebbero la meglio 2-1 in finale. Seguì un'altra eliminazione al primo turno nel 1988 nell'edizione disputata nell'allora Germania Ovest. Gli spagnoli raggiunsero poi i quarti di finale sia nell'edizione del 1996 in Inghilterra dove uscirono per mano dei padroni di casa ai rigori, sia nel 2000 nell'edizione svolta in Belgio e Olanda dove caddero per mano della Francia. Incassata un'altra eliminazione al primo turno nel 2004 in Portogallo, la selezione delle Furie Rosse si prese una grande rivincita conquistando la vittoria sia nell'edizione del 2008 in Austria e Svizzera battendo in finale per 1-0 la Germania, sia nell'edizione del 2012 in Polonia e Ucraina, sconfiggendo in finale l'Italia di Cesare Prandelli con un netto 4-0. Nel 2016 l'avventura degli spagnoli in Francia si concluse agli ottavi di finale contro l'Italia di Antonio Conte e anche nel torneo 2020 (disputato nel 2021) l'incrocio con gli Azzurri (che poi avrebbero vinto la manifestazione) fu fatale, stavolta con i tiri dal dischetto, in semifinale.