Quote Mondiali di calcio 2022: scopri le migliori quote di Eurobet sul torneo in Qatar

Il 20 novembre 2022 ha preso il via ufficialmente il Campionato Mondiale di calcio con l’esibizione di apertura della manifestazione e la contestuale prima gara ufficiale tra la nazionale del Qatar e quella dell’Ecuador alle 17, ora italiana, allo stadio Al Bayt. Di qui in poi è iniziata la battaglia tra le 32 squadre per tentare di arrivare alla finalissima, fissata per il 18 dicembre 2022 allo stadio iconico di Lusail, mentre il Khalifa International Stadium è stato indicato per lo spareggio per il terzo posto del 17 dicembre.

Su Eurobet sono disponibili le scommesse sui Mondiali 2022 in costante aggiornamento per scommettere sia sulle singole partite del torneo che sulla squadra vincente dei Mondiali. Sul sito di Eurobet allora possiamo trovare un ampio palinsesto: sia la classica giocata 1X2 che indica la squadra vincente di casa, il pareggio o la vittoria della casa “in trasferta”, così come l’Under/Over, ovvero la scommessa sul numero di gol complessivi della gara, Gol/No Gol, dove bisogna indovinare se in una gara una sola o entrambe le squadre segneranno, o ancora il Parziale/Finale, cioè il risultato di 1X2 che si verificherà nel primo e nel secondo tempo come se fossero due gare separate. Ma sulla piattaforma è possibile diversificare la scommessa puntando sui marcatori di una singola gara, se vi sarà uno o più rigori in partita, il risultato esatto o ancora se il risultato totale comporrà una cifra pari o dispari.

Quella in Qatar è la 22esima edizione dei Mondiali di calcio, torneo riservato alle squadre nazionali maggiori maschili di tutto il mondo e organizzato ogni quattro anni. Questa edizione dei Mondiali di calcio è molto particolare perché per la prima volta, nella storia del torneo, questo si svolge nei mesi di novembre e dicembre anziché in quelli tradizionali di giugno e luglio. Una scelta che si è dovuta rendere necessaria vista la location della manifestazione, il Qatar. Se i Mondiali di calcio si fossero svolti nei mesi estivi, infatti, le temperature sarebbero state davvero proibitive e sarebbe stato impossibile tanto giocare una gara quanto assistervi.

Quote e scommesse campionati mondiali di calcio: un ampio palinsesto

Fare dei pronostici sui Mondiali non è mai semplice. In un torneo prestigioso come questo, il massimo obiettivo di qualsiasi calciatore anche il solo parteciparvi, ci sono certamente squadre più favorite rispetto ad altre. Di certo c’è che tutte le squadre qualificate ai Mondiali 2022 in Qatar si daranno battaglia fino alla fine per onorare al massimo la competizione. Ma per avere una certa idea delle squadre possono avere maggiori o minori possibilità di passare i gironi, giungere alle fasi finali e infine alla finalissima e vincere si possono consultare le quote sui Mondiali di Calcio di Eurobet. Per quel che concerne il successo finale, Francia e Argentina sono quotate a 1.90.

Campionati Mondiali di calcio: storia, formula ed edizioni più famose

La prima edizione dei Mondiali di calcio risale al 1930 da un’idea di Jules Rimet e avrebbe dovuto essere disputato ogni quattro anni. La prima edizione ebbe luogo in Uruguay e la formula prevedeva solo la fase finale alla quale presero parte tredici nazioni su invito. La finale si disputò tra Uruguay e Argentina con la vittoria dei padroni di casa per 4-2. Già a partire dall’edizione del 1934, però, si decise di disputare delle fasi di qualificazione, in sei diverse zone del mondo (Europa, Sudamerica, Nord America, Africa, Asia e Oceania) per decidere chi ha diritto a partecipare alla fase finale e stilare così il definitivo calendario dei Mondiali, tanto da arrivare a comprendere circa duecento squadre nazionali in tutto il mondo.

Per quarant’anni, dal 1930 al 1970 la squadra vincitrice della competizione conquistava la Coppa Rimet, trofeo dedicato all’ideatore del torneo, progettata dallo scultore francese Abel Lafleur e realizzato in argento sterling placcato oro su una base impreziosita da lapislazzuli. Il premio rappresentava Nike, la dea greca della vittoria intenta a sostenere una coppa decagonale. Nel 1970 dunque questa coppa è andata in pensione e, come prevedeva il regolamento, è entrata in possesso definitivo della squadra vincitrice del Mondiale 1970, cioè il Brasile. Successivamente è stata sostituita dal trofeo che oggi tutti conosciamo, ideato dal designer italiano Silvio Gazzaniga che descrisse la realizzazione della coppa spiegando che le linee partono dalla base arrivando in cima a cingere il mondo e con delle figure che rappresentano due atleti che esultano per la vittoria.

Il torneo si svolge all'interno di otto stadi, di cui sei nuovi, e in cinque città differenti: il Lusail Iconic Stadium, che come detto sarà quello che ospita la finale, il Al-Bayt Stadium, secondo impianto più grande del Paese, l’Al Janoub Stadium, l’Education City Stadium di Doha, lo stadio Ras Abu Aboud, anch’esso a Doha, l’Ahmed bin Ali Stadium, l’Al Thumama Stadium e il Khalifa International Stadium, entrambi ancora a Doha. Questa edizione dei Mondiali di calcio sarà l’ultima con 32 squadre poiché dal Mondiale 2026, che sarà organizzato in Canada, Stati Uniti e Messico, parteciperanno ben 48 squadre. 

Formula della competizione

In Qatar si gioca l’ultima edizione del Mondiale di calcio a 32 squadre. Fra quattro anni il torneo vedrà la partecipazione di 48 squadre con il numero delle partite complessive che passerà da 64 a 80, con un turno ad eliminazione diretta in più. Con la formula attuale ci sono dunque 8 gironi formati da 4 squadre nei quali solo le prime due potranno passare alla fase successiva, cioè gli ottavi di finale. Da questo punto in poi l’eliminazione è diretta e a passare alla fase successiva è la squadra vincente, così fino alla gara finale. 

Un torneo diventato sempre più iconico negli anni che ha attirato l’attenzione anche dei bookmaker e degli scommettitori che sui maggiori portali di betting come Eurobet possono consultare le quote dei Mondiali in Qatar, tanto delle classiche singole partite quanto delle diverse opzioni come le quote antepost sulla squadra vincitrice finale o le quote sul capocannoniere della competizione.

Le edizioni più famose dei campionati Mondiali

Ogni edizione di un Mondiale di calcio è una storia a sé e, si sa, ciascuno di noi la lega a un momento particolare della propria vita. Ci sono però alcune edizioni, e soprattutto alcune finali che più di altre hanno lasciato il segno nella storia del calcio mondiale. Ne sono un esempio le finali di Spagna ’82, con l’Italia vincitrice nell’epica partita giocata contro la Germania Ovest battuta per 3-1, e quella del 2006 svoltasi in Francia, con l’Italia sempre vincitrice ai rigori contro i padroni di casa, che si distinse per uno degli episodi più gravi mai visti in un campo di calcio e soprattutto in una finale Mondiale. Parliamo della celebre testata che il campione Zinedine Zidane rifilò nel bel mezzo della partita al difensore italiano Marco Materazzi. Un episodio che purtroppo non solo costò la partita al campione francese, e naturalmente alla sua squadra che perse il giocatore più forte in rosa, ma che gli collocò addosso una macchia pesante al termine di una carriera sfavillante.

Impossibile da dimenticare è anche la finale del Mondiale 1950 giocato in Brasile, in una finale che fu ribattezzata Maracanazo e che fu vissuto dal popolo brasiliano come una vera e propria tragedia nazionale. Ai verdeoro bastava un pareggio, visto che all’epoca non prevedeva una finale secca ma un mini girone finale che il Brasile aveva dominato, e al 47’ Friaca portò in vantaggio i suoi. La coppa era ormai cosa certa per i tifosi ma al 66’ Schiaffino pensò di riportare tutti con i piedi per terra e a undici minuti dalla fine Ghiggia portò nello sconforto i quasi 200mila (sì, avete letto bene) spettatori del Maracana, segnando la rete del vantaggio dei Celeste e restituendo la coppa all’Uruguay per la seconda volta. Una sconfitta che portò degli strascichi incredibili tra i tifosi, alcuni dei quali giunsero persino a togliersi la vita per la delusione. Allo stadio neanche risuonò l’inno dell’Uruguay al momento della premiazione e tutte le autorità brasiliane presenti nell’impianto decisero di tornarsene mestamente a casa senza riservare gli onori dovuti ai nuovi campioni del mondo.