Il 20 novembre 2022 parte finalmente il torneo di calcio per nazionali maggiori maschili più atteso e noto al mondo: la Coppa del Mondo, questa volta in programma in Qatar. Le squadre che partecipano ai Mondiali sono 32: 13 europee, 5 africane, 4 del Sud America e 4 del Centro e Nord America, 3 del Medio Oriente, 2 dell’Asia e una dell’Oceania.
Dall'inizio della manifestazione, in questa sezione dedicata di Eurobet, trovate tutti i risultati dei Mondiali in Qatar aggiornati, arricchiti da interessanti statistiche e con dati che potranno risultarvi utili per pronosticare i risultati finali basandosi anche sulle scommesse sui Mondiali delle gare offerte da Eurobet. Rimanere aggiornati sui risultati del Mondiale è importante anche per elaborare al meglio il proprio pronostico, nel caso in cui si decida di scommettere sui vari match o sull’esito della competizione.
Il Mondiale di calcio è un’occasione unica per tanti giocatori. Un’occasione per mettersi in mostra davanti al mondo, per dare uno slancio nuovo alla propria carriera e sicuramente un’occasione per dare tutto se stessi per provare a vincere la Coppa che tutti ambiscono a conquistare. E in un clima di festa, agonismo, sudore e fatica capita di assistere a incredibili ed epiche partite così come a flop clamorosi che vanno così a inserirsi negli almanacchi della storia della competizione.
Perciò tanti risultati di Mondiali di calcio del passato hanno un qualcosa di clamoroso che rendono felici gli amanti delle statistiche: vittorie (o sconfitte se si guarda da un altro punto di vista) larghissime, gare con tanti gol o risultati alla vigilia della gara del tutto imprevedibili. Partiamo allora dagli “affari di casa nostra”, con due risultati incredibili della Nazionale italiana, ed entrambi arrivati dalla stessa parte del globo. Parliamo della Corea (quella del Nord e quella del Sud): nel 1966 il Mondiale si giocava in Inghilterra e per passare il Girone all’Italia bastava un pareggio all’ultima giornata. Di fronte c’era appunto la Corea del Nord che segna nel finale del primo tempo la rete che bastò per mandare a casa gli Azzurri. Sempre di misura i Sud coreani batterono l’Italia nel discusso Mondiale del 2002, con arbitro il famoso Byron Moreno. 2-1 il risultato finale, l’Italia non superò gli ottavi e ci fu uno strascico infinito di polemiche.
Sempre in termini di risultati clamorosi, incredibile fu quello, ancora nel 2002, tra Francia e Senegal. I transalpini erano campioni del mondo in carica ma gli africani (ex colonia francese peraltro) si imposero per 1-0 ribaltando ogni pronostico.
Qualcosa di davvero incredibile fu il “Mineirazo”, l’epocale e drammatica sconfitta per 7-1 che il Brasile subì dalla Germania nel Mondiale del 2014, proprio in Brasile. Un passivo pesantissimo, mai accaduto prima nella storia dei verdeoro che fu paragonato al dramma (sempre sportivo) del Maracanazo del 1950, quando il Brasile superfavorito perse la finale Mondiale contro l’Uruguay, ancora una volta in casa.
Tra 10 gol più importanti nella storia dei risultati dei Mondiali non possiamo non citare, come fatto in precedenza, il gol di Alcides Ghiggia nella finale Mondiale del 1950 tra Brasile e Uruguay, terminata 1-2. Ancora una volta, parliamo del Maracanazo, avvenuto davanti al pubblico di Rio de Janeiro.
Nel 1986, invece, Diego Armando Maradona, nella gara Argentina-Inghilterra valevole per i quarti di finale della Coppa del Mondo in Messico, fu il protagonista assoluto con due gol storici. Prima con la celebre “mano de Dios”, e poi con una cavalcata coast-to-coast che fece fuori tutta la formazione inglese, fino al portiere, e segnò il definitivo 2-1.
Il Mondiale del ’74 in Germania Ovest vide la sfida inedita e mai più ripetuta tra i padroni di casa e i cugini della Germania Est. Entrambi erano stati inseriti nel Girone 1 e le due formazioni erano rivali sia da un punto di vista politico che sportivo. Alla vigilia i pronostici erano tutti in favore dei campioni dell’Ovest ma la partita raccontò ben altro. La gara è vero che fu dominata dalla Germania Ovest ma quella dell’Est si difese strenuamente fino ad approfittare di una delle poche disattenzioni della difesa di casa. Lancio del difensore Kurbjuweit per Sparwasser che controlla di testa e supera in velocità Vogts e Höttges, giunge solo davanti a Maier e segna il gol della vittoria. 1-0 e la gioia immensa di una vittoria epica.
Sempre nel “mundialito” andò in scena uno dei risultati più clamorosi della storia del calcio. L’Algeria, alla sua prima partecipazione ad una Coppa del Mondo, giocarono a testa alta con tutti, anche con la temibile corazzata della Germania Ovest. Passati in vantaggio nel primo tempo, gli algerini si fecero riprendere al 67° minuto da una rete di Karl-Heinz Rummenigge. Ma le volpi del deserto non si rassegnarono e appena un minuto dopo tornarono in vantaggio con Belloumi.
Siamo nel 1998, ai quarti si incontrano Olanda e Argentina. I sudamericani sono favoritissimi anche se anche gli Orange hanno una squadra da paura. Per 73 minuti la gara resta bloccata sull’1-1. Poi Bergkamp si ricorda di essere un campione: lancio di 40 metri di Frank de Boer in area per Bergkamp che stoppa di destro, fa fuori con una finta Ayala e di esterno destro trafigge il portiere.
A Usa ’94 per la prima volta l’Arabia Saudita trovò partecipò a un Mondiale e giunse addirittura fino agli ottavi. Saeed Al-Owairan, in Arabia Saudita-Belgio firmò la rete del definitivo 1-0 in uno dei più incredibili risultati tra le partite dei Mondiali di calcio, permettendo alla sua squadra, appunto, di passare il Girone.
Nelinho: questo nome se lo ricordano i tifosi un po’ più grandicelli. Fu lui che riportò il risultato in parità nella sfida contro l’Italia nel Mondiale del ’78. Un grande gol da posizione defilatissima che aprì poi la strada al vantaggio di Dirceu per il terzo posto dei verdeoro.
Il Mondiale ’82 vide la seconda partecipazione alla competizione di El Salvador. Perciò l’obiettivo della squadra centro-americana era quello di fare almeno un punto visto che nel Mondiale del ’70 fece 0 punti e 0 gol. Riuscì nell’impresa almeno di segnare una rete, nel pesante 10-1 che l’Ungheria rifilò agli avversari.
Forse in pochi se lo ricorderanno ma nel Mondiale dell’86 uno degli ottavi di finale fu quello tra Messico e Bulgaria. Il messicano Manuel Negrete portò in vantaggio i suoi con una incredibile mezza rovesciata dal limite dell’area di rigore al termine di uno scambio, tutto palleggiando al volo, con Aguirre.
Fa ancora male a tutti i tifosi della nazionale italiana ma la cruda realtà è che per la seconda volta consecutiva gli azzurri non partecipano ad un campionato Mondiale di calcio. Per addolcire la pillola, allora, ripercorriamo qualche partita storica dell’Italia che ha riempito il cuore di milioni di tifosi in tutto il mondo. Come la semifinale del Mondiale 2006 in Germania, contro i padroni di casa. Le due squadre terminano i minuti regolamentari sullo 0-0, si va ai supplementari. Su azione di calcio d’angolo Pirlo serve defilato Grosso in area che con una parabola magistrale da destra verso sinistra batte il portiere tedesco e porta in vantaggio i suoi. Il raddoppio di Del Piero, a tempo quasi scaduto, avrebbe certificato l’ingresso in finale della Nazionale italiana che poi avrebbe vinto la sua quarta Coppa del Mondo.
24 anni prima un altro urlo iconico si palesò sulle tv dei tifosi italiani. Quello di Marco Tardelli a Spagna ’82 che marcò il 2-0 sulla Germania Ovest nella finale del torneo. I tedeschi avrebbero poi accorciato le distanze con Breitner, prima del definitivo 3-1 di Altobelli che fece saltare dalla sedia persino l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, in tribuna insieme a tutte le autorità tedesche.
Infine, impossibile non citare la “partita del secolo”, e non a caso ancora contro la Germania. Siamo nel Mondiale di Messico ’70, in semifinale si incontrano appunto Italia e Germania Ovest. Gli azzurri vanno in vantaggio con Boninsegna all’ottavo minuto. Tutto sembra andare per il meglio per gli italiani, fino al novantesimo quando Karl-Heinz Schnellinger segna il gol del pareggio che porta la partita ai tempi supplementari. Con il senno di poi possiamo dire che è stato un bene, perché quello che è successo nei 30 minuti supplementari è stato qualcosa di davvero epico. Al 94’ Muller ribalta la situazione e porta in vantaggio la Germania che però viene raggiunta al 98’ da una rete di Burgnich. Riva fa impazzire un paese intero al 104’ quando segna il gol del 3-2 ma non è ancora finita. Perché al 110’ minuto ancora Muller riporta la partita in equilibrio. Passa un solo minuto e Rivera segna il definitivo 4-3 che abbatte la Germania e permette agli azzurri di approdare in finale contro il Brasile ma soprattutto di mettere il sigillo su una delle partite più belle di tutti i tempi.