Giappone-Spagna, in programma il 1° dicembre alle ore 20:00, vale l'ultimo turno della fase a gironi dei Mondiali di calcio 2022. Il Khalifa International Stadium ospiterà il match che vedrà contrapporsi due squadre del Gruppo E con ambizioni completamente diverse. Il Giappone, infatti, ha come obiettivo minimo quello di raggiungere le fasi finali del torneo, mentre la nazionale allenata dal CT Luis Enrique sogna di replicare la vittoria del trofeo maturata nel 2010. La Spagna occupa attualmente il primo posto con 4 punti, uno in più rispetto a Giappone e Costa Rica, mentre la Germania ha ottenuto un solo punto fin qui.
Sulla carta sembrerebbe non esserci storia: Giappone e Spagna attualmente viaggiano su due lunghezze d'onda completamente differenti. La nazionale iberica, secondo i pronostici sul torneo, non è la strafavorita in assoluto per la vittoria finale, ma rientra senza ombra di dubbio tra le papabili vincitrici. Per questo motivo le quote di Giappone-Spagna vedono le Furie Rosse strafavorite rispetto alla squadra avversaria. Non a caso, il 2 presenta una quota 1,42, mentre l'1, che è quotato anche più alto in confronto al pareggio, è bancato a 7,80. A tal proposito, il segno X viene proposto a 4,60. Considerando lo splendido gioco offerto dalla Spagna e le sue grandi potenzialità offensive, secondo i bookmaker le reti complessive potrebbero essere più di 2, motivo per il quale l'over 2,5, che sta a 1,68, è quotato meno rispetto all'under 2,5, bancato a 2,05. L'esito gol-gol, tuttavia, ha meno probabilità di verificarsi rispetto al no gol, visto che il primo, a differenza del secondo che è quotato 1,82, presenta una quota pari a 1,90. Questo ci fa intendere che gli addetti ai lavori si aspettano una partita di facile amministrazione da parte dei ragazzi di Luis Enrique.
Gli addetti ai lavori, quindi, vedono la Spagna strafavorita nel match che disputerà contro il Giappone. Ora, però, andiamo a scoprire quali saranno le probabili formazioni delle due compagini. Le Furie Rose dispongono di una rosa di altissima qualità, caratterizzata da un mix di veterani e di giovani talentuosi che potrebbe portare ottimi frutti. La squadra di Luis Enrique si disporrà con il suo classico 4-3-3. Con Unai Simón stabilmente titolare tra i pali, la difesa a 4, da destra verso sinistra, sarà formata da Carvajal, Eric García, Pau Torres e Jordi Alba. Mentre a centrocampo agiranno Sergio Busquets, Koke e Pedri, il trio offensivo sarà formato da Ferrán Torres, Morata e Sarabia.
Per il Giappone passare la fase a gironi sarà una vera e propria impresa, considerando che nel proprio gruppo, oltre alla Costa Rica, ha a che fare con Spagna e Germania. Contro le Furie Rosse, tuttavia, la nazionale allenata dal CT Hajime Moriyasu si schiererà con il 4-2-3-1. A proteggere la porta ci sarà Gonda, a loro volta a proteggere l'estremo difensore ci penseranno, da destra verso sinistra, Yamane, Yoshida, Itakura e Itō. La coppia di centrocampo sarà formata da Tanaka ed Endō, mentre alle spalle dell'unica punta, Asano, agiranno Doan, Kamada e Mitoma.
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Il Giappone, la nazionale più titolata in assoluto della Asian Football Confederation, ha nella sua bacheca ben 4 Coppe d'Asia. Dal 1998 ad oggi è sempre riuscita a qualificarsi per il campionato del mondo, riuscendo a superare anche la prima fase in tre occasioni: nell'edizione del 2002 come Paese co-ospitante, nell'edizione del 2010 e in quella del 2018. Insieme al Qatar, è l'unica nazionale non americana ad aver disputato la Copa América, alla quale ha partecipato nel 1999, nel 2011 e nel 2019. Nella classifica mondiale della Federazione Internazionale di calcio, il Giappone attualmente occupa il 24° posto.
Se il Giappone è la nazionale più vincente della Asian Football Confederation, la Spagna è una delle selezioni più titolate al mondo. Non a caso, le Furie Rosse condividono con la Germania il record di campionati europei vinti: tre su quattro finali disputate. Il primo Mondiale, invece, è arrivato nel 2010. Con i successi maturati tra il 2008 ed il 2012 (due campionati europei ed un campionato del mondo), la Spagna di quel periodo è stata etichettata dagli esperti una delle nazionali più forti e vincenti della storia del calcio. Nel ranking della Federazione Internazionale di calcio, la selezione spagnola occupa il 6° posto della graduatoria.