Quote Ajax-Roma: le migliori scommesse

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Giovedì 8 aprile alle ore 21:00 lo Stadio Johan Cruijff Arena di Amsterdam ospiterà l’incontro d’andata dei quarti di finale di Europa League tra Ajax e Roma. Gli olandesi hanno ottenuto numerosissime vittorie di fila negli ultimi tempi e occupano a ragione il primo posto della classifica del campionato dei Paesi Bassi. I giallorossi, invece, sono a caccia del quarto posto in Serie A per qualificarsi alla prossima edizione della Champions League, ma alcuni risultati negativi come la sconfitta casalinga contro il Napoli rischiano di frenare la “Lupa”. Le quote relative alle scommesse su Ajax-Roma su Eurobet attribuiscono maggiori probabilità di vittoria alla squadra di Erik ten Hag: l'1 paga a 2,10, mentre il 2 è bancato a 3,20 e il pareggio viene offerto a 3,65. Secondo gli addetti ai lavori, la sfida di Amsterdam riserverà spettacolo: le quote di Ajax-Roma indicano l’over 2,5 bancato a 1,70, mentre il segno gol-gol è offerto a 1,60.

Precedenti Ajax-Roma

I precedenti totali tra Ajax e Roma sono soltanto 2 e non riguardano l’Europa League ma sono entrambi relativi a confronti di Champions League disputatisi quasi 20 anni fa. Nel testa a testa sono leggermente in vantaggio gli olandesi, vittoriosi nella prima occasione. L’altro match è terminato infatti in parità. Nel complesso, sono stati 3 i gol segnati dall’Ajax e 2 quelli realizzati dalla Roma.

L'ultima partita tra Ajax e Roma risale al 19 marzo 2003, nella gara di ritorno di quella che era allora la seconda fase a gironi della massima competizione europea. Fu di 1-1 il risultato finale con rete di Andy van der Meyde al primo minuto e risposta di Antonio Cassano al 24’. Nell’unico precedente in Olanda, datato 10 dicembre 2002, i padroni di casa ebbero la meglio per 2-1: Zlatan Ibrahimovic aprì le marcature all’11° minuto, nella ripresa Jari Litmanen raddoppiò per l’Ajax e nel finale Gabriel Omar Batistuta accorciò le distanze. Finora, pertanto, le due squadre hanno pareggiato solo una volta e la Roma non ha mai battuto l’Ajax in gare ufficiali.

 

Ajax

L'Ajax è indubbiamente una delle squadre olandesi più importanti e temibili, che nel corso della sua storia ha lasciato il segno anche in Europa. Il massimo del successo internazionale fu raggiunto a metà degli anni ’90 con Louis van Gaal, quando i lancieri vinsero la Champions League ai danni del Milan e il campionato senza subire nemmeno una sconfitta, un risultato mai più raggiunto da altre formazioni dell’Eredivisie. Nei mesi successivi arrivarono anche la seconda Coppa Intercontinentale con il successo sul Grêmio ai rigori, la seconda Supercoppa europea e la terza Supercoppa olandese. Nel 1996 l’Ajax arrivò di nuovo alla finale di Champions League, ma in quell’occasione si dovette arrendere alla Juventus. È quello l’ultimo successo bianconero nella massima competizione europea per club. Van Gaal e molti altri elementi della squadra lasciarono il club dopo l’annata successiva, sfruttando anche la sentenza Bosman. I fasti di quel tempo non sono mai stati ripetuti e il club ha iniziato ad avere seri problemi persino nell’imporsi in campionato, vincendo appena 2 titoli in 10 anni.

Il settore giovanile del club olandese, però, non ha mai smesso di lanciare nel calcio che conta nuove leve in grado d conquistare la scena globale: basti pensare a Zlatan Ibrahimovic e Wesley Sneijder. Con l’avvento in panchina di Frank de Boer, che qualche anno fa ha guidato anche l’Inter, l’Ajax ha vinto il campionato per la trentesima volta, ripetendosi nelle tre stagioni seguenti, per la prima volta nella storia della società. Dopo i due secondi posti delle due annate successive, il tecnico rassegnò le dimissioni. Il successore Peter Bosz arrivò sino alla finale dell’Europa League 2016-2017, ma perse contro il Manchester United di Mourinho e dell’ex Ibrahimovic. Oggi il mister è Erik ten Hag, che nel 2018-2019 è partito dai preliminari di Champions League arrivando a sfiorare la finale dopo più di 20 anni. L’Ajax è tornato a sollevare la Coppa dei Paesi Bassi dopo 9 anni e a vincere l’Eredivisie a distanza di 5 stagioni. Oggi si trova ai quarti di finale di Europa League dopo aver raggiunto il terzo posto nel girone di Champions condiviso con Real Madrid, Atalanta e Midtjylland e aver battuto il Lille ai sedicesimi e lo Young Boys agli ottavi.

Le ultime sessioni di mercato non hanno rimpolpato molto la rosa dell’Ajax. Fra i trasferimenti in entrata salta sicuramente all’occhio il ritorno di Maarten Stekelenburg, ex portiere della Roma e vice-campione del mondo in Sudafrica. Dopo 4 anni, invece, in estate ha lasciato la società olandese Hakim Ziyech, trequartista finito proprio nel mirino della Roma nel 2019 e oggi accasatosi al Chelsea.

 

Roma

Dopo essere arrivata al quinto posto nella stagione 2019-2020, e aver mancato la qualificazione alla Champions League, la Roma e i suoi tifosi hanno dovuto accontentarsi di giocare l’UEFA Europa League. Tutto l’ambiente giallorosso si aspetta un'annata radicalmente diversa rispetto a quella passata e in tal senso le speranze dei sostenitori della “Lupa” sono riposte soprattutto nella nuova proprietà. A inizio agosto del 2020, infatti, è avvenuta la cessione da parte di James Pallotta (diventato azionista di maggioranza del club nel 2014) a Dan Friedkin, imprenditore statunitense a capo del The Friedkin Group. In questa maniera si è concluso il ciclo di uno dei presidenti meno amati nella storia del club giallorosso, che non è riuscito a portare nessun trofeo in quella bacheca che non viene aperta dal 2008. Con l’avvento della nuova proprietà, pur con qualche riserva, è stato confermato in panchina il tecnico portoghese Paulo Fonseca che nella scorsa stagione, a parte alcuni alti e bassi, era riuscito a concludere positivamente, ma soprattutto trasmettendo una filosofia di gioco che è stata ritenuta valida.

All’allenatore lusitano però spetta ora il compito di provare a migliorare i risultati della scorsa annata se intende tenere saldo il suo posto, anche perché la nuova proprietà del club capitolino in caso le cose dovessero andare storte vorrà sicuramente ripartire da un allenatore affermato. L’obiettivo è chiaramente quello di tornare in Champions, ma anche l’Europa League non è da sottovalutare: nella fase a gironi è stato raggiunto il primo posto ai danni di Young Boys, Cluj e CSKA Sofia, mentre ai sedicesimi e agli ottavi di finale sono stati superati rispettivamente lo Sporting Braga e lo Shakhtar Donetsk, ex squadra di Fonseca. Ricordiamo che non sono stati i Friedkin a scegliere il mister portoghese e che se lo sono ritrovato già a Trigoria, pertanto non è da escludere che vogliano dire la loro sulla guida tecnica della squadra. Per ora, comunque, non sembra che il mister rischi più di tanto.

La Roma recentemente ha anche riempito la casella dell’organigramma alla voce “direttore” sportivo e lo ha fatto assumendo l’ex Benfica Tiago Pinto nelle vesti di general manager. Si è conclusa così un’altra questione spinosa, ricoprendo una carica che era rimasta scoperta dopo l’allontanamento di Gianluca Petrachi, che per via di dissapori con Pallotta aveva fatto persino causa alla società. A occuparsi del mercato del club giallorosso in prima persona è stato Guido Fienga, che ha definito come primo acquisto estivo della Roma lo spagnolo Pedro, un attaccante di comprovata esperienza, campione del mondo consacratosi con la maglia del Barcellona e che è stato preso svincolato dopo aver trascorso le ultime cinque stagioni con la maglia del Chelsea. Oltre a Pedro, è stato integrato a titolo definitivo anche Henrik Mkhitaryan, trequartista armeno di cui l’Arsenal si è liberato forse con troppa fretta. Anche lui è stato preso a parametro zero, ma spesso è stato frenato dagli infortuni. 

La società giallorossa, inoltre, ha irrobustito la difesa con l’acquisto del giovane italo-albanese Marash Kumbulla, interessantissimo prospetto messosi in evidenza con l’Hellas Verona nello scorso campionato. Non è stato semplice (si è dovuto aspettare fino alle ultime ore di mercato), ma alla fine è stato completato anche il ritorno di Chris Smalling dal Manchester United (c’è stato un lungo braccio di ferro con gli inglesi). Il difensore è tornato nella capitale e questa volta per restarci. Veniamo poi all’attacco dove è arrivato in prestito dal Real Madrid Borja Mayoral, giocatore che era stato cercato anche dai rivali della Lazio e che ha già sostituito più di una volta Edin Dzeko, con profitto.

Sul fronte delle uscite, invece, la Roma ha fatto cassa cedendo Patrik Schick, calciatore che lo scorso anno era stato in prestito al Lipsia, e Mert Cetin: i due sono finiti rispettivamente al Bayer Leverkusen e all’Hellas Verona. Zappacosta è tornato al Chelsea e Defrel è stato riscattato dal Sassuolo, così come Gonalons dal Granada. Under è stato venduto al Leicester, Perotti al Fenerbahce, Kolarov all’Inter e Florenzi si è trasferito al Paris Saint-Germain dopo l’esperienza al Valencia. Nel corso della finestra estiva di mercato la società capitolina aveva provato anche a far tornare Stephan El Shaarawy: a causa dei tempi ristretti non è stato possibile concludere subito l’operazione, che è andata però tranquillamente in porto nella sessione invernale, durante la quale è stato ingaggiato anche il difensore Bryan Reynolds, in prestito dal Dallas.