Quote Roma-Manchester United: le migliori scommesse

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Giovedì 6 maggio alle 21:00 lo Stadio Olimpico di Roma ospiterà l’incontro di ritorno della semifinale di Europa League tra Roma e Manchester United. I giallorossi hanno perso ormai le speranze di agguantare il quarto posto in Serie A e per qualificarsi alla prossima edizione della Champions dovrebbero vincere proprio l’Europa League, ma le possibilità sono ridotte al lumicino. Gli inglesi sono forti del risultato della partita d’andata e in generale sono i favoriti assoluti della competizione. Le quote relative alle scommesse su Roma-Manchester United su Eurobet sono favorevoli alla squadra guidata dall’allenatore Ole Gunnar Solskjaer: il 2 paga a 1,90, mentre l’1 è bancato a 3,70, il pareggio a 3,80. Secondo gli addetti ai lavori, la sfida della capitale riserverà spettacolo: anche per questo le quote di Roma-Manchester United vedono l’over 2,5 bancato a 1,50, mentre il segno gol-gol è offerto a 1,48.

Precedenti Roma-Manchester United

I precedenti totali tra Roma e Manchester United in gare ufficiali sono 7 e quasi tutti relativi a confronti di Champions League. Nel testa a testa sono in vantaggio gli inglesi, con 5 vittorie.

L'ultimo confronto tra le due squadre risale ovviamente alla gara della settimana scorsa, match di andata della semifinale dell’Europa League 2020-2021, terminata 6-2 a favore dei Red Devils, che avevano chiuso il primo tempo in svantaggio per 2-1. L’ultima partita tra Roma e Manchester United giocata a Roma è datata 1° aprile 2008: allora furono Cristiano Ronaldo e Wayne Rooney a regolare i capitolini, con un gol per tempo in quella che era l’andata dei quarti di finale di Champions League. La Roma ha ottenuto in casa l’unica vittoria della sua storia contro il Manchester United, nel match d’andata dei quarti dell’anno precedente: un 2-1 che precedette lo storico 7-1 ai danni dei giallorossi all’Old Trafford.

Finora, le due squadre hanno pareggiato solo una volta, in occasione della partita di ritorno della fase a gironi della stagione 2007-2008: 1-1 all’Olimpico con gol di Piqué e Mancini.

 

Roma

Dopo aver fallito la qualificazione alla Champions negli ultimi anni, la Roma è stata protagonista in Europa League nel corso di questa stagione. Da circa 12 mesi, ormai, la proprietà del club è passata a Dan Friedkin, imprenditore statunitense a capo del The Friedkin Group. Il ciclo del tanto vituperato Pallotta si è concluso senza alcun trofeo in bacheca. I giallorossi non vincono da più da 10 anni e la speranza è chiaramente che questa maledizione possa interrompersi con quanto prima. Dopo la finale di Coppa Italia del 2013, la squadra capitolina non è mai più andata così vicina a un successo. Francesco Totti e De Rossi appartengono al passato. Il tecnico portoghese Paulo Fonseca non ha mai potuto contare su nessuno dei due e la Roma continua ad apparire in uno stato di fondazione. Fonseca sembrava essere partito bene nella passata stagione, ma ormai il suo cammino a Roma sembra giunto al termine.

Nella prima metà del campionato in corso la squadra giallorossa era vicinissima alla vetta della classifica, poi ha conosciuto un crollo verticale uscendo addirittura dalla zona che vale la qualificazione alla Champions. Persino l’accesso alla prossima edizione dell’Europa League è in bilico. L’obiettivo è chiaramente quello di tornare nell’Europa che più conta. Dopo aver superato Young Boys, Cluj e CSKA Sofia nel girone di Europa League di quest’anno, ai sedicesimi i giallorossi hanno superato lo Sporting Braga e agli ottavi lo Shakhtar Donetsk, ex squadra di Fonseca. Tanti gli elogi ricevuti dopo l’eliminazione dell’Ajax ai quarti, ma il tutto è stato vanificato dal secondo tempo dell’andata contro il Manchester United in semifinale. I Friedkin, che si sono ritrovati Fonseca in casa al momento del loro insediamento, pensano da tempo a un cambio di allenatore. L’alternativa potrebbe essere Maurizio Sarri. Novità anche ai vertici del club. La Roma recentemente ha assunto l’ex Benfica Tiago Pinto nelle vesti di general manager, lasciando relegata al passato la figura di Gianluca Petrachi, che per via di dissapori con Pallotta aveva fatto persino causa alla società.

Negli ultimi tempi, dunque, ad occuparsi del calciomercato della Roma in prima persona è stato Guido Fienga, che ha indicato come primo acquisto estivo lo spagnolo Pedro, campione del mondo consacratosi con la maglia del Barcellona e che era rimasto senza squadra dopo cinque stagioni con il Chelsea. Inoltre, è stato integrato a titolo definitivo anche Henrik Mkhitaryan, trequartista armeno di cui l’Arsenal si è liberato forse con troppa fretta. L’anno scorso era solo in prestito e stavolta è stato ingaggiato a parametro zero, ma più di una volta il giocatore è rimasto ai box a causa di qualche infortunio di troppo che ne ha minato il rendimento. 

Il club giallorosso, inoltre, ha rinforzato la difesa con Marash Kumbulla, che era salito alla ribalta con la maglia dell’Hellas Verona nello scorso campionato. Alla fine è stato ultimato anche il ritorno di Chris Smalling dal Manchester United. Il difensore è tornato nella capitale dopo aver saltato la fase ad eliminazione diretta della scorsa edizione dell’Europa League. C’è voluto un po’ per convincere i Red Devils a mollarlo, ma oggi Smalling è un punto di riferimento essenziale per la retroguardia giallorossa. Per quanto riguarda invece l’attacco in prestito dal Real Madrid è arrivato Borja Mayoral, giocatore che era stato cercato dalla Lazio e che è diventato di fatto il vice di Edin Dzeko, segnando diversi gol importanti.

Sul fronte cessioni la società capitolina ha fatto cassa cedendo Patrik Schick, strapagato alla Sampdoria qualche anno fa. Anche Mert Cetin e Zappacosta sono andati via. Defrel è stato riscattato dal Sassuolo e Gonalons dal Granada. Under è stato ceduto al Leicester e Perotti al Fenerbahce. Non senza polemiche, Kolarov è finito all’Inter con cui si è laureato campione d’Italia proprio in questi giorni. L’ex capitano Alessandro Florenzi si è trasferito al Paris Saint-Germain dopo la breve esperienza al Valencia e probabilmente non tornerà più a vestire la maglia giallorossa, con buona pace dei tifosi più sentimentali. Nel corso della finestra estiva di mercato la Roma aveva provato anche a far tornare Stephan El Shaarawy: il trasferimento è saltato nelle ultime ore dell’ultima giornata utile ed è stato rimandato alla sessione invernale, durante la quale è stato ingaggiato anche il difensore Bryan Reynolds, in prestito dal Dallas. Finora, però, in pochi hanno rispettato le aspettative e il club sente già il bisogno di tornare sul mercato il prima possibile.

 

Manchester United

Il Manchester United vuole tornare a vincere. I tempi di Ferguson sono ormai lontani, ma già nel 2017 i Red Devils avevano trionfato in Europa League dimostrando di essere ancora una realtà temibile in Inghilterra. L’ultima gioia in Premier risale a 8 anni fa. Da quando Sir Alex si è ritirato con tutti gli onori, lo United non è più stato campione d’Inghilterra. Proprio Mourinho ci andò vicino nel 2018, conquistando un secondo posto, al quale ne sono seguiti un sesto e un terzo. Oggi le responsabilità della squadra sono tutte sulle spalle dell’allenatore Ole-Gunnar Solskjær, ex calciatore norvegese nonché leggenda degli stessi Red Devils, protagonista dell’indimenticabile finale di Champions League del 1999 vinta con una clamorosa rimonta ai danni del Bayern Monaco.

Attualmente il Manchester United è secondo in campionato ed è ancora in corsa in Europa League, mentre in FA Cup e in EFL Cup ha avuto meno fortuna. In campo internazionale si fiuta già aria di successo. Come se non bastasse il 6-2 maturato la settimana scorsa, i Red Devils vantano un altro vantaggio non indifferente sulla Roma, in quanto il probante impegno contro il Liverpool in campionato è stato rinviato a causa di disordini e i ragazzi di Solskjær si presenteranno al meglio della forma all’Olimpico. L’Europa League rappresenta chiaramente l’obiettivo stagionale principale dello United. In campionato il Manchester City è irraggiungibile. L’appuntamento con la Premier League, però, sembra solo rimandato.

Le operazioni portate avanti dal Manchester United nell’ultima sessione di mercato estiva hanno visto l’arrivo di Donny van de Beek, centrocampista olandese prelevato dall'Ajax per quasi 40 milioni di euro. Anche per Amad Diallo è stato fatto un investimento importante. Tra i rinforzi del club inglese si registra pure il nome di Alex Telles, ex conoscenza dell’Inter, prelevato dal Porto. Il vero gran colpo risponde però al nome di Edinson Cavani, liberatosi dopo la fine del contratto con il Paris Saint-Germain e ingaggiato dunque a parametro zero. Proprio il Matador è stato decisivo nella semifinale d’andata di Europa League contro i giallorossi.

Naturalmente, oltre che gli acquisti, per la società inglese ci sono state anche delle cessioni. Tra queste spicca quella Chris Smalling, acquistato a titolo definitivo dalla Roma con la quale era stato impegnato per quasi tutta la stagione scorsa, nella quale saltò gli ottavi di finale di Europa League contro il Siviglia. Anche Alexis Sanchez è tornato in Italia ed è stato uno dei protagonisti della cavalcata dell’Inter di Conte verso lo scudetto. Andreas Pereira, invece, è finito in prestito alla Lazio, mentre Diogo Dalot al Milan. Nel mercato di gennaio è stato ceduto a titolo definitivo Timothy Fosu-Mensah al Bayer Leverkusen, mentre Marcos Rojo ha rescisso il contratto a febbraio e si è accasato al Boca Juniors.