Alle ore 14:00 di lunedì 21 novembre 2022 il Khalifa International Stadium nella città qatariota di Al Rayyan ospiterà il match Inghilterra-Iran, gara che avrà validità per la prima giornata della fase a gironi dei Mondiali di calcio 2022. Le due compagini sono inserite nel Gruppo B della competizione qatariota insieme a Stati Uniti e Galles.
I pronostici sui Mondiali 2022 assegnano alla Nazionale inglese chance di vittoria del torneo. La rappresentativa guidata da Gareth Southgate non parte come favoritissima ma è in alto nella lista delle quote sulla vincente del torneo. Quindi il pronostico di Inghilterra-Iran non può che essere favorevole ai britannici. Le quote di Inghilterra-Iran indicano il segno 1 a 1,30, una quota molto bassa. Molto più difficile ipotizzare l’esito 2, che si riferisce ad un eventuale successo iraniano, proposto a una quota che vale 11,00 volte la puntata inziale. La X viene bancata a 5,00. Relativamente al numero di gol sembra emergere una certa fiducia nell’under 2,5, offerto a 1,72 (l'over 2,5, invece, viene bancato a 2,00). Da tenere d’occhio anche il no gol a 1,40 (mentre il gol-gol è bancato a 2,75).
Dalle probabili formazioni di Inghilterra-Iran emerge tutta la differenza di potenziale tra la compagine inglese e gli avversari. Gareth Soutghate dovrebbe schierare l’Inghilterra con il 3-4-2-1: in porta Jordan Pickford dell’Everton dovrebbe vincere la concorrenza di Aaron Ramsdale dell’Arsenal, mentre la difesa dovrebbe annoverare John Stones del Manchester City, Harry Maguire del Manchester United ed Eric Dier del Tottenham. A centrocampo uno tra Trent Alexander-Arnold del Liverpool e Kieran Trippier del Newcastle agirà sulla corsia destra, mentre Luke Shaw del Manchester United giocherà a sinistra e al centro ci saranno Jude Bellingham del Borussia Dortmund e Declan Rice del West Ham. Phil Foden del Manchester City e Raheem Sterling del Chelsea agiranno alle spalle dell'unica punta Harry Kane, in forza al Tottenham.
L'undici del commissario tecnico dell'Iran, Carlos Queiroz, invece, dovrebbe presentarsi in campo con un più accorto 4-5-1: Alireza Beiranvand del Persepolis tra i pali, poi la linea difensiva composta da Sadegh Moharrami della Dinamo Zagabria, Hossein Kanaani dell’Al-Alhi, Majid Hosseini del Kayserispor e il capitano Eshan Hajsafi dell’AEK Atene. In mediana Saeid Ezatolahi del Vejle agirà da vertice basso, mentre qualche metro più avanti ci saranno Ahmad Nurollahi dell’Al-Ahli Dubai e Saman Ghoddos del Brentford. L’attacco potrà contare su due stelle come Mehdi Taremi del Porto e Sardar Azmoun del Bayer Leverkusen che dovrebbero agire a supporto di Karim Ansarifard dell’Omonia Nicosia.
INGHILTERRA (3-4-2-1): Pope; Stones, Maguire, Dier; Trippier, Bellingham, Rice, Shaw; Foden, Sterling; Kane. CT: Gareth Southgate
IRAN (4-1-4-1): H. Hosseini; Moharrami, Kanaani, M. Hosseini; Ezatolhai; Golizadeh, Sarlak, Nourollahi, Taremi; Azmoun. CT: Carlos Queiroz
Con un solo mondiale vinto nella sua lunga storia, la nazionale dell’Inghilterra si può considerare una tra le rappresentative il cui potenziale è rimasto maggiormente inespresso tra quelle che partecipano abitualmente ai mondiali. Gli inglesi, infatti, oltre al successo nella Coppa del Mondo ospitata nel 1966, hanno preso parte ad altre quattordici edizioni dei mondiali ottenendo come miglior risultato il quarto posto, raggiunto in due occasioni, nel 1990 e nel 2018. La selezione dei Tre Leoni non ha mai vinto un europeo, rassegna in cui il miglior risultato è stato il secondo posto di Euro 2020, e che ne fa l’unica squadra tra quelle che hanno vinto almeno un mondiale, a non aver mai vinto il trofeo della manifestazione continentale. La squadra a disposizione di Gareth Southgate in questa edizione è una tra quelle che possiede alcuni tra i più grandi talenti: ciò che si chiedono tutti è se riuscirà a giocare da squadra e a regalare finalmente una soddisfazione ai suoi tifosi.
A livello mondiale la nazionale dell’Iran non ha mai conosciuto chissà quale gloria, partecipando alla fase finale di una Coppa del Mondo in ben cinque occasioni senza mai superare il primo turno. Se invece si prende in esame il palmares dei persiani a livello continentale, ci si trova davanti ad una delle rappresentative di maggiore successo del continente asiatico con ben tre edizioni della Coppa d’Asia vinte, per giunte di fila.