Pronostico e probabili formazioni di Argentina-Cile

Lo stadio olimpico Nilton Santos sarà teatro di un nuovo emozionante confronto calcistico, Argentina-Cile, in programma lunedì 14 giugno., partita della fase a gironi della Coppa America. L’edizione 2021 del prestigioso torneo sudamericano si giocherà in contemporanea con gli Europei, da giugno a luglio. Non sono stati pochi i problemi organizzativi legati al torneo. Fino a qualche tempo fa, intatti, sarebbero dovute essere Colombia e Argentina a ospitare le partite. A cavallo tra maggio e giugno, però, la situazione è drasticamente cambiata e di conseguenza si giocherà di nuovo in Brasile, come nel 2019, quando furono proprio i verdeoro a trionfare.

Argentina e Cile sono inserite nel gruppo A, quello della cosiddetta “Zona Nord”, insieme a Bolivia, Uruguay e Paraguay. I gironi contano una squadra in meno in seguito al ritiro di Qatar e Australia, che non hanno accettato l’eccessiva vicinanza con gli impegni per le qualificazioni mondiali. 4 città e 5 stadi: potrebbe sembrare che sia stato messo tutto in piedi in fretta e furia, invece questa edizione della Coppa America promette già spettacolo. Già, perché la prima partita dell’Argentina, una delle big favorite per la vittoria finale, sarà contro il Cile, ormai diventato una spina nel fianco per l’Albiceleste, battuta due volte in finale dalla Roja negli ultimi anni. Il girone B, che oltre al Brasile vede la presenza di Colombia, Venezuela, Ecuador e Perù, sembra molto meno equilibrato e avvincente del gruppo dell’Argentina.

Dopo la fase a gironi, che eliminerà solo una squadra per gruppo, si procederà con i quarti di finale, sino a giungere alla finalissima. Qualora due squadre dovessero terminare a pari punti la fase a gironi, saranno determinanti, in ordine, la differenza reti generale, i gol all’attivo e agli scontri diretti. L’ultima ipotesi è quella di un’estrazione a sorte, ma se a giocarsi il passaggio del turno sono due Nazionali che si scontreranno alla terza partita, le stesse saranno invitate a presentarsi dal dischetto per giocarsi la qualificazione ai rigori. I tempi supplementari saranno disputati eventualmente solo in caso di parità nella finale del 10 luglio. Sia l’Argentina sia il Cile hanno tutte le carte in regola per arrivarci. Nel 2019 entrambe le compagini si sono fermate in semifinale, ma la fame di vittorie è sempre notevole. Le motivazioni non mancano.

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Anche in considerazione della migliore tradizione, l’Argentina gode del favore dei pronostici per questa prima gara. Non si può negare, però, che il Cile abbia rappresentato la vera sorpresa delle passate edizioni.

Il primo dei pronostici Coppa America che andiamo a vedere è quello di Argentina-Cile. La quota dell’1 che indica il successo della nazionale albiceleste è bancata a 1,62 ed è inferiore rispetto a quella relativa all’esito 2, offerta a 5,20. Il segno X viene pagato invece 3,70 volte la posta. Interessante è anche il segno under 2,5, pari a 1,68. La quota del gol-gol, infine, ammonta a 2,00. Gli ultimi precedenti si sono tradotti spesso e volentieri con un pareggio. Trattandosi della prima frase e considerando che ad andare avanti nel torneo saranno 4 squadre su 5, nessuna squadra è costretta a vincere, almeno per il momento. L’Argentina, però, ha un molteplice conto in sospeso nei confronti di questo avversario.

Probabili formazioni Argentina-Cile

Argentina e Cile si sono scontrati più volte negli ultimi tempi, ma chi scenderà in campo questa volta? La scelta dovrà essere ponderata soprattutto per l’Albiceleste, che ha faticato parecchie nell’ultimo decennio, volendo prendere in esame tutte le competizioni. Diamo dunque uno sguardo alle probabili formazioni. Il modulo di Scaloni sarà il 4-3-3. Il portiere sarà Armani, in difesa ci saranno Acuna, Otamendi, Foyth e Tagliafico. De Paul, Paredes e Lo Celso avranno invece il compito di rifornire i vari Messi, Aguero e Lautaro Martinez. La qualità c’è tutta, nonostante grandi attaccanti come Higuain e Tevez siano ormai fuori dal giro della Nazionale.

Il Cile di Martin Lasarte adotterà invece un 4-4-2. Bravo tra i pali, Isla, Medel, Maripan e Mena comporranno la retroguardia. A centrocampo agiranno Galdames, Pulgar, Aranguiz, Meneses, in attacco Sanchez e Vargas, uno dei pochissimi giocatori ancora in attività che ha la possibilità di diventare il capocannoniere assoluto della storia della manifestazione.

 

Argentina

Il movimento calcistico argentino sembrava poter conoscere una svolta interessante dopo aver cinto le Olimpiadi di Pechino 2008, ma il Mondiale del 2010 non fu particolarmente fortunato. Nel 2014, invece, l’Albiceleste ha avuto la meglio su Bosnia, Iran e Nigeria, con un Messi in stato di grazia. Dagli ottavi in poi, a far spazio agli uomini di Sabella furono la Svizzera, il Belgio e l’Olanda, superata ai rigori. L’Argentina giunse dunque in finale al Maracanã, nella terra degli eterni rivali verdeoro, dopo 24 anni. Come nel 1990, la Germania ha spezzato il sogno dei sudamericani, stavolta con un gol di Mario Götze ai supplementari. E pensare che durante i tempi regolamentari Gonzalo Higuain si era ritrovato a tu per tu con Manuel Neuer, sparando clamorosamente fuori.

Dopo l’era di Sabella iniziò quindi quella di Gerardo Martino, noto come “El Tata”. Fu lui a guidare l’Argentina nelle due edizioni della Coppa America perse contro il Cile per due anni di seguito, sempre ai rigori. L’Argentina ha dovuto fare i conti con un bilancio molto triste: 3 sconfitte consecutive in una finale nel giro di 3 anni e 4 di fila nella finale della Coppa America, per un totale di 7 finali perse consecutivamente dagli argentini in 21 anni, contando tutte le manifestazioni rivolte alla Nazionale maggiore. 

Nel 2016 il ct Edgardo Bauza ebbe il merito di convincere Lioenl Messi a non abbandonare la Nazionale, ma il suo mandato durò poco in quanto la situazione della Selección nella strada verso i Mondiali si stava compromettendo. Jorge Sampaoli, ct del Cile nella Coppa America del 2015, ha risollevato così le sorti della squadra, che alla fase finale in Russia ha pareggiato contro l'Islanda, perso contro la Croazia e vinto contro la Nigeria, per la terza volta di fila inserita nel girone degli argentini. Agli ottavi, però, la Francia poi campione ha avuto ragione dell’Albiceleste con il risultato di 4-3, portando all’esonero di Sampaoli, già criticato per la scarsa gestione del gruppo.

Dall’agosto del 2018 è Lionel Scaloni a guidare l’Argentina, che alla Coppa America del 2019 ha trovato la medaglia di bronzo battendo il solito Cile nella finalina. Troppe le delusioni subite di recente. L’Argentina vuole riscattarsi anche perché la Coppa America di quest’anno potrebbe rappresentare uno degli ultimissimi palcoscenici di Messi in ambito internazionale. La “Pulce” vive ancora il duello a distanza con Cristiano Ronaldo, che con il suo Portogallo ha già alzato due trofei, mentre l’argentino è ancora a digiuno. Messi è stato più volte accusato di mancanza di leadership in patria e ad oggi non è ancora riuscito a scrollarsi di dosso i suoi fantasmi. Anche con il club sono stati attraversati un paio di periodi poco sereni, eppure l’attaccante è sempre rimasto al suo posto. Basterebbe anche solo un unico successo con l’Argentina per non essere ricordato come l’eterno erede mancato di Maradona.

 

Cile

La storia e la tradizione della Nazionale cilena non sono di certo paragonabili a quelle dell’Argentina. Tuttavia, stiamo parlando di una compagine che ha costruito le proprie gioie proprio sulle sfortune dell’Albiceleste. La Coppa America del 2015 disputata in casa ha regalato il primo vero trofeo al Cile, dopo la vittoria sull'Ecuador, il pareggio con il Messico e i successi sulla Bolivia, sull’Uruguay, sul Perù e sull’Argentina. Nell’edizione del 2016, dedicata al centenario della manifestazione e giocata negli Stati Uniti, il Cile di Juan Antonio Pizzi perse con l'Argentina ai gironi, poi superò Bolivia e Panamà per arrivare ai quarti, dove si distinse con un pesante 7-0 ai danni del Messico. Dopo la semifinale con la Colombia, un nuovo successo contro l’Argentina.

In virtù della vittoria in Coppa America del 2015, la Roja ha preso poi parte alla Confederations Cup nel 2017, arrendendosi in finale solo alla Germania, peraltro sprovvista di tantissimi titolari. Il ritorno in Russia per il Mondiale, però, non è avvenuto in quanto la Nazionale di Sanchez non è riuscita a qualificarsi alla fase finale. La cavalcata nella Confederations Cup ha conservato comunque un’importanza storica: si trattava della prima volta del Cile in questa competizione, che proprio nel 2017 ha visto disputarsi la sua ultimissima edizione prima di venire soppressa. La Roja ha fatto dunque appena in tempo a strappare una medaglia, seppur d’argento, che ha arricchito ad ogni modo la bacheca non troppo ricca della Nazionale. Nella Coppa America del 2019, invece, è arrivato un quarto posto, stavolta frutto di una sconfitta con l’Argentina, al termine di un match disputato in 10 contro 10 nel secondo tempo, a causa della doppia espulsione di Messi e Medel al 37’. Proprio l’Albiceleste è stata avversaria del Cile pochi giorni fa, in un match valido per le qualificazioni al Mondiale di Qatar 2022, terminato 1-1. Le strade delle due Nazionali sono destinate a incrociarsi per l’ennesima volta.